L’Associazione Museo Nazionale del Cinema (AMNC) collabora nell’ambito delle iniziative a ingresso libero del Salone OFF ospitate presso Antro in Largo Saluzzo 34/E a Torino. In particolare segnaliamo l’appuntamento in programma mercoledì 14 maggio alle 21.00 con la presentazione e proiezione della videoinstallazione su tre schermi di BOLOGNA con la regia al montaggio di Alberto Ruffino alla presenza dell’autore in sala. Un film montato su tre schermi che ripercorre la cronaca fedele del 2 agosto 1980, a partire dalle immagini girate alla Stazione di Bologna venti minuti dopo l’esplosione, fino a tarda notte, con il ritrovamento del cratere. Le immagini documentaristiche sono integrate da molteplici materiali d’archivio composte da stralci dei telegiornali dell’epoca, immagini di costume, filmini familiari in formato Super8, ma anche da frammenti della programmazione televisiva di quel periodo. La videoinstallazione sarà visibile in loop negli spazi di Antro mercoledì 7 maggio dalle 18.00 alle 20.00 e poi dal 9 al 18 maggio dalle 15.30 alle 20.00.
Venerdì 16 maggio alle 18.45 è in programma la presentazione del libro Pietro Germi. Un maledetto imbroglio (Profondo Rosso edizioni) alla presenza in sala degli autori Roberto Lasagna e Alessandro Amato. Il genovese Pietro Germi è stato uno dei registi italiani più apprezzati e amati nel mondo, un autore centrale tanto nella stagione neorealista quanto in quella della commedia all’italiana; è stato regista, sceneggiatore, attore e sin dall’esordio nel 1946 con Il testimone ha saputo rivelare un talento originale, che ha affinato nel tempo affrontando temi di vasta portata. Germi conduce infatti le sue indagini sociali manifestando sempre uno spiccato gusto per lo spettacolo intelligente, e il suo stile, costantemente alla ricerca di un linguaggio in grado di cambiare ed evolversi, si arricchisce di notazioni realistiche, psicologiche e drammatiche grazie a titoli come Il ferroviere (1956) e L’uomo di paglia (1957) dei quali è anche interprete, così come lui stesso recita nel ruolo del commissario protagonista anche nello splendido Un maledetto imbroglio (1957), che è forse il miglior giallo all’italiana di sempre, tanto ammirato persino dallo stesso Dario Argento. Nella seconda parte della carriera Germi è stato poi l’autore di commedie ferocemente satiriche in cui ha rappresentato con una forte dose di cinismo le arretratezze psicologiche e culturali del nostro paese, in particolare con film di enorme successo quali Divorzio all’italiana (1961), Sedotta e abbandonata (1964), Signore & signori (1966), Serafino (1968) e l’ultima pellicola da lui preparata ma non girata per l’aggravarsi della malattia che l’aveva colto, il mitico Amici miei (1975).
Infine dal 9 al 18 maggio 2025 dalle 15.30 alle 20.00 sarà possibile visitare la mostra fotografica SCRITTORI IN P(r)OSA curata da Mauro Raffini; l’inaugurazione della mostra è in programma mercoledì 7 maggio alle 18.00 presso Antro in Largo Saluzzo 34/E a Torino. Per maggiori informazioni: lorenzo.pia@antropo.it – 3516393667 – www.antropo.it
La sezione torinese dell’Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare (UILDM) OdV e Fondazione Telethon, in collaborazione con l’Associazione Museo Nazionale del Cinema promuovono una proiezione speciale rivolta a tutte le famiglie del film d’animazione Buffalo Kids di Juan Jesús García Galocha e Pedro SolísGarcía (Spagna 2023, 78’) in programma domenica 11 maggio alle ore 11.00 presso la Sala Gabriella Poli del Centro Studi Sereno Regis (Via Garibaldi 13, Torino); l’ingresso è libero con la possibilità di prenotarsi gratuitamente attraverso questo link di Eventbrite:
Il film racconta la storia di Mary e Tom, due fratelli irlandesi orfani che arrivano a New York City nel 1886 attraverso un transatlantico e si ritrovano rapidamente in un itinerario attraverso il paese a bordo di un treno transcontinentale dove incontrano Nick, un nuovo straordinario amico sulla sedia a rotelle che cambierà per sempre le loro vite. Guidati dalla curiosità, amicizia e lavoro di squadra, il loro viaggio pieno di scoperte li introdurrà a subdoli villain, alleati sorprendenti, eroi inaspettati e avventure inimmaginabili in una ricerca esilarante e commovente della loro casa.
“L’appuntamento nasce per promuovere la terza edizione della Walk Of Life Torino in programma domenica 25 maggio presso il Parco del Valentino, – dichiara la Presidente Enrica Rolle – una manifestazione podistica non competitiva aperta e accessibile a chiunque. Da diversi anni la Fondazione Telethon promuove la Walk Of Life, oltre che in Piemonte, anche nel Lazio, in Campania e in Sicilia con lo scopo di raccogliere fondi per sostenere la ricerca scientifica sulle malattie genetiche rare. Dopo le prime due fortunate edizioni del 2023 e 2024 che hanno coinvolto circa 1.000 partecipanti, organizzate da Uildm Torino con la collaborazione di Fondazione Telethon, vorremmo che questa manifestazione diventasse una realtà consolidata anche in Piemonte come rappresentante del Nord Italia: un’occasione d’incontro tra adulti, bambini, atleti, tra sport e divertimento che unirà i cittadini all’insegna dell’inclusività”.
È possibile iscriversi alla Walk Of Life a questo indirizzo: www.retedeldono.it/walk-life-3-edizione oppure comprando direttamente le sacche negli store Decathlon del territorio.
L’obiettivo della manifestazione è creare uno spazio pubblico accessibile che possa coinvolgere la cittadinanza, fare rete con altre associazioni del territorio e promuovere l’inclusività sia a livello sportivo che sociale. L’intero ricavato della manifestazione sarà suddiviso tra Fondazione Telethon che finanzierà progetti di ricerca sulle malattie neuromuscolari e la UILDM Torino che sosterrà le attività di fisioterapia, logopedia, idroterapia, psicologia e nutrizione rivolte ai soci miodistrofici della sezione.
Novità dell’edizione 2025 sarà la presenza di un villaggio Fondazione Telethon-Uildm, durante il quale sarà data a chiunque la possibilità di provare alcuni sport accessibili per poter scoprire risorse di sé che non si conoscevano e apprezzare il valore della partecipazione e della condivisione. Sarà inoltre possibile dialogare con i responsabili di Fondazione Telethon e della Uildm per conoscere il mondo della ricerca scientifica. Inoltre, durante la manifestazione, adulti e bambini potranno apprezzare musica e intrattenimento con i VIP (ViviamoInPositivo), con il Circolo Amici della Magia. La Walk Of life partirà con la corsa non competitiva per i bambini e relativa premiazione; seguirà la corsa non competitiva per adulti di 10km e la camminata accessibile a tutti di 5 km con ristoro finale. Dopo il grande successo della scorsa edizione, saranno presenti anche alcuni stand con cibo e bevande tipici piemontesi per un pranzo conviviale.
L’Associazione di Idee Onlus, in rete con molteplici realtà socio-culturali del territorio, promuove una giornata speciale dedicata al cinema e alla condivisione in programma sabato 10 maggio dalle 15.00 alle 21.00 presso i Laboratori di Barriera in Via Baltea 3 a Torino con ingresso libero. L’appuntamento, inserito nel programma OFF del Salone Internazionale del Libro, vedrà l’incontro tra due esperienze molto importanti nell’ambito dell’inclusione: il progetto Aspiebicerin curato dal Gruppo Asperger Piemonte e la Cooperativa sociale Lavoriamo Insieme dell’Aquila che gestisce il progetto La casa di Michele – centro per l’autismo che animeranno il primo pomeriggio dalle ore 15.00.
Alle ore 18,00 è in programma la proiezione di Io ci provo di Francesco Paolucci, prodotto Kerato film e dalla Cooperativa sociale Lavoriamo insieme: il regista, già autore de La mano nel cappello, e lo psicologo Rosario Sabelli condividono da anni un percorso professionale e umano con l’obiettivo di mettere al centro una narrazione autentica della vita delle persone con disabilità. La loro sinergia con la Comunità XXIV Luglio dell’Aquila ha dato vita a progetti che raccontano, senza retorica, la quotidianità, i sogni e le sfide di chi troppo spesso viene relegato ai margini. Io ci provo porta sullo schermo la determinazione di un gruppo di ragazzi nello spettro autistico, mostrando come amicizia e aspirazioni possano fiorire al di là degli stereotipi. Il film ci invita a guardare oltre i pregiudizi, restituendo una visione dell’autismo che non è solo difficoltà, ma anche desiderio di indipendenza, relazioni e futuro.
“Questi percorsi si intrecciano profondamente con la Comunità XXIV Luglio, che non è solo un luogo di accoglienza, ma un punto di riferimento, un’ispirazione, una guida nella costruzione di percorsi di condivisone. La sua esperienza – dichiara Cinzia Cavaglià dell’Associazione d’Idee Onlus – ha tracciato una via che la nostra realtà ha fatto propria, condividendone la filosofia e portandola avanti con progettualità ed esperienze concrete. L’incontro tra queste realtà ha dato vita a una relazione solida, in cui scambio, confronto e collaborazione sono stati resi possibili anche a distanza, che si realizzano in un’amicizia che dura da oltre vent’anni, fatta di incontri, di vacanze condivise, di vita vissuta insieme. Non è solo la progettualità a unire queste realtà, ma le persone. I volontari che, nel tempo, hanno intrecciato relazioni profonde, diventando una grande comunità allargata in cui affetto, rispetto e condivisione sono le basi su cui si costruisce ogni iniziativa”.
“Dove vanno a finire tutte queste storie? Ci si affeziona un po’ a ognuna di loro e ognuno sceglie quella nella quale più si riconosce; – prosegue il regista Francesco Paolucci – si entra lentamente in questo gruppo di amici e, alla fine, ci si accorge di esserne diventato parte. Nessuna storia, nessuna personalità prevale sulle altre, ma è un continuum fluido di sentimenti ed emozioni. Si parla di solitudine, di amicizia, di responsabilità, di amore, di famiglia, di difficoltà quotidiane. C’è chi si sente un fantasma per gli altri, chi vuole dimostrare alle persone normali che gli autistici qualcosa di decente nella vita la riescono a fare. Si fa parlare l’autismo senza parlare di autismo”.
La proiezione di Io ci provo è realizzata in collaborazione con l’Associazione Museo Nazionale del Cinema che dal 2009 cura il progetto cinemAutismo e da tempo fa parte della rete Motore di Ricerca coordinata dal Comune di Torino. La giornata si concluderà con un aperitivo che coinvolgerà il pubblico, i protagonisti del film e i ragazzi di Aspiebicerin in programma alle ore 19.30 alle 21.00. L’aperitivo ha un costo di 5 € su prenotazione telefonando al numero 011 2074514.
Il film: Antonello sente il peso delle responsabilità, va in palestra e sa bene quali siano i suoi obiettivi. Uno di questi è prendere la patente, che poi vuol dire anche diventare grandi agli occhi di tutti. Francesco conosce bene la sua voce e la usa per doppiare i suoi personaggi preferiti, vorrebbe fare il doppiatore. Denis si tatua la pelle, ha una passione per la cucina e suona la chitarra elettrica e Adis sa riparare computer e gli piace fare il fonico in una piccola web radio. C’è un altro Francesco, poi, che dice sempre: «Il mio corpo è fatto del cento per cento di acqua salata». Sa guidare la barca e spesso lo fa andando incontro alle onde. Forse, lui è il mare. Cosa hanno in comune questi ragazzi? Sicuramente la voglia di realizzare i propri sogni nonostante tutto.
Le principali realtà coinvolte:
Associazione di Idee Onlus nasce nel 2011 in seguito a questo lungo cammino, iniziato nell’anno 2000, compiuto dai suoi fondatori. Un insieme di operatori con professionalità diverse, tra cui psicologi, educatori, insegnanti, logopedisti e medici che, lavorando insieme con i medesimi passione e impegno, hanno scoperto di condividere, oltre alle competenze, anche ideali, filosofia di pensiero per ciò che riguarda l’autismo, la disabilità e i diritti delle persone in difficoltà e delle loro famiglie.
Aspiebicerin è un progetto nato per rendere il community hub di via Baltea 3 più accessibile, per creare un nuovo senso di comunità, basato sulla convivenza e sulla cooperazione fra differenze, con un particolare focus sulla “neurovarietà”. Promosso da Fondazione Time2, all’interno del bando Cambiamenti, con un partenariato composto da Sumisura APS, Gruppo Asperger Piemonte, Giuliaparla, Radio Banda Larga e L’Aleph. Il progetto prevede attività volte a sperimentare modalità di modifica e abilitazione dei contesti perché diventino capaci di cogliere e accogliere le differenze, non interpretandone i “bisogni”, ma costruendo insieme il Cambiamento attraverso attività di coprogettazione di spazi, eventi, comunicazione e radio-podcast. Info: www.viabaltea.it/aspiebicerin
La Cooperativa sociale Lavoriamo Insieme dell’Aquila nasce per volontà di un gruppo di operatori e volontari impegnati nel processo di deistituzionalizzazione dell’Ex Ospedale Psichiatrico Santa Maria di Collemaggio dell’Aquila. La cooperativa gestisce, in forma mista, i servizi di Riabilitazione Psichiatrica e Psicosociale presso strutture residenziali e semiresidenziali afferenti al Dipartimento di Salute Mentale della ASL 1 Avezzano Sulmona L’aquila. Da Gennaio 2014 la Cooperativa gestisce il servizio per la riabilitazione ed il trattamento dei dei disturbi dello spettro autistico presso il Centro di Riabilitazione per l’autismo “La Casa di Michele” ha disponibilità per la presa in carico di 25 utenti in regime semiresidenziale e altri 25 in progetti extramurali, sotto la direzione del Centro di Riferimento Regionale per l’Autismo (C.R.R.A.).
L’Associazione Museo Nazionale del Cinema (AMNC) apre la Call nazionale ad artiste e artisti under35 per il progetto ENIGMA RESIDENTE sostenuto dal bando Per Chi Crea edizione 2024, promosso dal Ministero della Cultura e SIAE nell’ambito della linea dedicata alla Professionalizzazione degli artisti Creatività Under35 per il settore Cinema.
La call resterà aperta fino al 30 maggio 2025; saranno valutate favorevolmente e con particolare attenzione le candidature che arriveranno entro le metà di maggio e non a ridosso della scadenza.
La proposta progettuale curata dall’AMNC intende individuare un massimo di ventuno persone artiste under35 italiane o straniere residenti in Italia a cui offrire un percorso formativo cinematografico gratuito, dalle masterclass e incontri, alla parte teorica, alla realizzazione di tre opere con un continuativo tutoraggiodi sei artisti formatori.
La call è su base nazionalee rispetterà nella selezione principi di equità di genere e sarà improntata a un’attenta selezione di profili artistici nel campo cinematografico spaziando su tutti i reparti e qualifiche nel settore e quindi non limitandosi esclusivamente a registe/i e autori/autrici, ma potrà includere – a titolo di esempio non esaustivo – direttori e direttrici della fotografia, montatori/montatrici, scenografi/e, fonici e foniche, sound designer, operatrici e operatori di ripresa, costumisti/e, organizzatori di produzione, art director.
Questo aspetto che vogliamo includere nella nostra proposta rappresenta un elemento di unicità nell’alta formazione delle residenze artistiche cinematografiche che solitamente sono appannaggio esclusivo di autori, registi ed eventualmente produttori.
A nostro parere, è un elemento estremamente innovativo quello di aprire questo tipo di residenze a tutte le maestranze cinematografiche poiché obiettivo primario di qualsiasi formazione d’eccellenza è quello di ridurre la distanza tra l’esperienza vissuta in ambito accademico e quella reale che si sperimenterà sul campo del lavoro quotidiano, concretamente ridurre quindi la distanza tra mondo della formazione e mondo del lavoro.
Il percorso residenziale porterà alla realizzazione di 3 opere cinematografiche da parte di 3 gruppi composti da artisti under35 selezionati con la call nazionale che potranno seguire un minimo di 60 ore per il percorso di residenza artistica cinematografica a Torino; di questo monte ore, 21 ore saranno di masterclass aperte anche al pubblico con prenotazione obbligatoria.
Queste le coppie di sei tutor per le tre opere cinematografiche che saranno realizzate durante la residenza dai tre gruppi:
Hleb Papou – Giulia Scintu;
Dunja Lavecchia – Giuseppe Garau;
Virginia Bellizzi – Vieri Brini.
A supporto delle troupe, monitorerà i progetti un’organizzatrice di produzione.
In caso di selezione il progetto si svolgerà a Torino tra la seconda metà di giugno e la prima metà di luglio e l’autunno in cui si svolgeranno anche le riprese delle opere, oltre a una giornata di presentazione dei rough cut da parte dei partecipanti – pitching day – a produttori e distributori del settore che si svolgerà sempre a Torino.
I sei tutor prenderanno parte insieme agli organizzatori dell’AMNC alla selezione delle artiste e artisti under35. La presentazione online della candidatura avviene attraverso l’invio dei seguenti materiali alla mail:
Biografia e/o cv professionale e/o formativo ed eventualmente portfolio;
Lettera di motivazione contenente obbligatoriamente a) le aspettative verso il percorso di residenza, b) quello che si ritiene sia possibile apportare personalmente alla residenza, c) il cinema di riferimento con indicazione di tre figure chiave preferite, d) le tematiche che stanno a cuore nel proprio o nel cinema di riferimento; saranno apprezzate lettere coerenti con le indicazioni richieste, concise ed efficaci.
Dichiarazione di data e luogo di nascita e residenza anagrafica (in caso di selezione, per la partecipazione sarà richiesta obbligatoriamente la carta d’identità per appurare che la persona partecipante non abbia compiuto 36 anni alla data del 30 ottobre 2024) e il/i pronomi in cui ci si riconosce;
Esclusivamente per chi si candida come regista o autrice/autore: un soggetto di una pagina preceduto da una log-line di tre righe dell’opera, corto o breve documentario che si auspica realizzare all’interno della residenza.
La call resterà aperta fino al 30 maggio 2025.
Saranno valutate favorevolmente e con particolare attenzione le candidature che arriveranno entro le metà di maggio e non a ridosso della scadenza.
ENIGMA RESIDENTE si ispira al progetto multidisciplinare L’Occhio, La Macchina, La Città coordinato da Gianfranco Barberi, Alberto Chiantaretto, Daniele Pianciola e condotto da uno dei padri del cinema verité, Jean Rouch che quarant’anni fa condusse un workshop intensivo a Torino. Il regista francese lavorò con giovani cineasti come Mimmo Calopresti, Alberto Signetto, Pier Milanese, Tina Castrovilli e Mario Miyakawa che al termine del percorso realizzarono il lungometraggio Enigma che coinvolse anche figure come lo scrittore Primo Levi, il responsabile delle relazioni esterne della Fiat Oddone Camerana e l’istituzione museale d’arte contemporanea del Castello di Rivoli. Questa esperienza è stata raccontata da un recente documentario del 2017 prodotto da Alejandro de la Fuente per Atacama film: L’Enigma di Jean Rouch a Torino – Cronaca di un film raté sostenuto da Film Commission Torino Piemonte che è stato presentato in anteprima a Venezia Classici.
L’Associazione Museo Nazionale del Cinema (AMNC), in occasione dell’80° anniversario della Liberazione, oltre alla proiezione per le scuole di Non aver paura! Donne che non si sono arrese di Cristina Monti, promuove due incontri a ingresso libero nell’ambito di Parole&cinema.
Il primo appuntamento è in programma giovedì 17 aprile alle 18:30 presso il Circolo dei lettori di Torino (Via Gianbattista Bogino 9) con la presentazione del libro C’eravamo tanto amati di Ettore Scola scritto da Paolo Speranza per Gremese. Con un cast eccezionale composto da Nino Manfredi, Vittorio Gassman, Stefania Sandrelli, Stefano Satta Flores, Giovanna Ralli e Aldo Fabrizi, C’eravamo tanto amati abbraccia trent’anni di storia del nostro Paese, dalla Resistenza ai primi anni ’70, intrecciando momenti di comicità e riflessione grazie alla brillante sceneggiatura frutto della collaborazione di Scola con Age & Scarpelli e alla colonna sonora firmata da Armando Trovajoli.“Questo volume rappresenta un omaggio all’eccellenza del cinema italiano, celebrando un’opera che ha lasciato un’impronta indelebile nella memoria collettiva”, spiega l’autore Paolo Speranza, direttore della rivista «Cinemasud» e della collana editoriale Quaderni di Cinemasud, oltre a collaborare con «Cinecritica», «la Repubblica» e diverse riviste europee. Per Gremese ha pubblicato le monografie Dante e il cinema, Il Vangelo secondo Matteo (con Marika Iannuzziello) e Riso amaro. Insieme all’autore interviene Daniele Marseglia, modera Edoardo Peretti, curatore di Parole&cinema, progetto realizzato grazie alla preziosa collaborazione di Film Commission Torino Piemonte.
Il secondo appuntamento è fissato per mercoledì 23 aprile alle 18:00 presso lo Spazio MoMag (Corso Palermo 93/G, Torino) con la presentazione del libro Plasmare le coscienze. Cinema e infanzia nell’Italia fascista (1923-1943) di Stefano Campagna, Carocci editore. Popolare forma di intrattenimento e al tempo stesso strumento di propaganda asservito ai progetti di pedagogia di massa del regime fascista, il cinema giocò un ruolo di primo piano nella formazione delle giovani generazioni cresciute in Italia a cavallo tra gli anni ‘20 e ‘40. Il volume fa luce sul contributo di questo mezzo di comunicazione all’educazione etica e politica dei bambini e degli adolescenti nel corso del Ventennio, interrogandosi sulle modalità attraverso cui fu integrato nella vita della scuola e tra le attività culturali promosse dalle organizzazioni giovanili fasciste. Intervengono l’autore Stefano Campagna, Micaela Veronesi dell’Archivio Nazionale Cinematografico della Resistenza, Silvio Alovisio dell’Università degli Studi di Torino, Claudio Panella dell’Unione culturale Franco Antonicelli e Andrea Lupi della Fondazione Montessori; modera Edoardo Peretti dell’Associazione Museo Nazionale del Cinema. L’ingresso è libero con la possibilità di prenotare attraverso QUESTO LINK di Eventbrite.
“Durante l’incontro – dichiara Andrea Lupi della Fondazione Montessori – discuteremo non solo del cinema fascista per l’infanzia, ma anche del ruolo che i media audiovisivi giocano oggi nella formazione degli stili di vita, dei modelli di pensiero e dei valori dei più giovani. Particolare attenzione sarà rivolta al rapporto tra educazione, infanzia e schermi, nella consapevolezza che il potere formativo delle immagini non è mai neutro e che, ancora oggi, assistiamo a fenomeni diffusi di propaganda, più o meno esplicita, che influenzano profondamente l’immaginario collettivo”.
L’Associazione Museo Nazionale del Cinema, con il patrocinio del Comune di Lavagna e in collaborazione con Associazione A Porte Aperte Aps, Angsa Liguria Tigullio ODV, Associazione Futuro Insieme e Gruppo Asperger Liguria Onlus, in occasione del mese dedicato alla Consapevolezza sull’Autismo, organizza una doppia proiezione gratuita del film Simple Simon di Andreas Öhman nella città di Lavagna in provincia di Genova.
Dopo il grande successo delle due proiezioni genovesi di mercoledì 2 aprile, cinemautismo, la rassegna cinematografica torinese che dal 2009 propone film, documentari e cortometraggi incentrati sul tema dell’autismo e della neurodivergenza, sbarca sabato 26 aprile a Lavagna per una doppia proiezione gratuita. L’obiettivo del progetto è quello di dare visibilità a un mondo ancora poco conosciuto attraverso il cinema, proponendo agli spettatori nuovi punti di vista su una realtà solo apparentemente lontana da quella cosiddetta “normale”.
Simple Simon, pellicola candidata agli Oscar nel 2010 per il miglior film straniero e mai distribuita in Italia, è una commedia svedese che affronta con ironia la ricerca da parte di Simon, ragazzo autistico, della fidanzata perfetta per il fratello Sam. Il film, che ha come protagonista l’attore Bill Skarsgård, noto al pubblico italiano per il ruolo del Conte Orlok in Nosferatu di Robert Eggers, verrà introdotto e commentato da esperti e da persone all’interno dello spettro dell’autismo. Il pubblico potrà scegliere di recarsi presso l’auditorium G.B. Campodonico (Galleria di Via Cavour, Lavagna (GE) alle 16.30 o alle 20.30. L’ingresso è libero fino all’esaurimento dei posti disponibili.
La commemorazione per il 50° anniversario della morte di Tonino Miccichè è stata posticipata a venerdì 9 maggio alle ore 17:30 presso la targa situata in Via degli Ulivi 20 a Torino; alle 18:00 è previsto l’evento conclusivo presso il Centro d’incontro Falchera in Via delle Querce 23 bis a Torino.
L’Archivio Armando Ceste e l’Associazione Museo Nazionale del Cinema aderiscono all’iniziativa Tonino Miccichè, il sindaco senza palazzo, nata per ricordare il cinquantesimo anniversario dalla morte del giovane operaio e militante siciliano; la manifestazione, sempre a ingresso libero, si svolgerà a Torino tra il 10 e il 17 aprile 2025 presso diversi spazi della città tra i quartieri di Mirafiori, Barriera di Milano e della Falchera.
In particolare segnaliamo l’appuntamento di sabato 12 aprile alle ore 18:30 presso i Bagni pubblici di Via Aglié 9 a Torino con la proiezione di Marzo 1973 – I giorni della FIAT di Armando Ceste, film del 1993 dedicato a Tonino Micciché. Alla fine degli anni Sessanta, il Collettivo Cinema Militante di Torino iniziava la sua attività di controinformazione con la produzione e distribuzione di materiale audiovisivo sulle lotte politiche e sociali di quegli anni. Nel marzo 1973, durante i giorni dell’occupazione della Fiat, furono realizzate molte ore di riprese: cortei operai all’esterno della fabbrica, comizi, presidi ai cancelli, interviste a operai, impiegati e delegati sindacali. Parte di questo materiale è stato montato in un film dal titolo Mirafiori ’73, l’occupazione della Fiat. Tra le testimonianze raccolte anche quella di Riccardo Braghin, delegato sindacale che in quei giorni aveva ventitré anni. A venti anni di distanza Braghin rivede quelle immagini e le commenta. Introducono il film Giorgio Bono ed Eugenio Gruppi che sono stati amici di Riccardo Braghin oltre ad aver animato per tanti anni l’associazione a lui dedicata.
Si è pensato, riutilizzando e rimontando il materiale girato nel marzo ’73, di fare un nuovo video-documentario su quei giorni alla Fiat. Naturalmente non potrà più essere uno strumento di propaganda e di controinformazione come era stato all’epoca, ma il suo taglio dovrebbe aiutarci ad approfondire e ricordare un momento centrale, anche se difficile e complesso, della storia del movimento operaio e delle sue lotte. Per questo si ipotizza di “riprendere” in un’intervista filmata uno di quegli stessi operai che vent’anni fa erano stati intervistati durante quelle giornate di lotta. Realizzando così – attraverso – la sua memoria e testimonianza di protagonista di quell’occupazione – il “commento” di quei fatti e di quelle immagini del marzo 1973. Armando Ceste
Porta delle culture, la rete di associazioni nata per promuovere l’istituzione di un museo delle migrazioni a Torino, organizza venerdì 4 aprile 2025 alle 18:30 l’inaugurazione a ingresso libero della mostra fotografica Marocco felice presso il centro di cultura Italo-Araba Dar Al Hikma (via Fiochetto 15, Torino).
I fotografi Alberto Bertone, Michele D’Ottavio, Giulio Lapone e Marco Marucci hanno documentato con i loro bellissimi scatti momenti di tripudio nella comunità marocchina torinese durante i festeggiamenti per le vittorie della nazionale del Marocco in occasione dell’ultima edizione dei Mondiali di calcio. La serata, allietata da un concerto di musica tradizionale Gnawa del gruppo Gnawa Koyo, sarà un momento di festa e insieme di riflessione sulla città che cambia attraverso l’apporto delle migrazioni. La mostra sarà visitabile gratuitamente fino al 9 maggio dal lunedì al sabato dalle 11:00 alle 18:00; per maggiori informazioni scrivere a info@portadelleculture.it
Venerdì 11 aprile alle 21:00 la festa continua al Dar Al Hikma (via Fiochetto 15, Torino), in collaborazione con Associazione Museo Nazionale del Cinema, con la proiezione di PIL – Perché immigrazione è lavoro di Stefano Di Polito (Italia 2024, 48′), alla presenza del regista in sala. Il film è nato dalla collaborazione con la Scuola Media Aristide Gabelli di Torino: un’inchiesta che affronta il contrasto tra la percezione negativa dell’immigrazione e l’importante contributo che gli immigrati danno alla nostra società. Attraverso dati e testimonianze dirette di nove attivisti immigrati in Italia, il film mira a ribaltare la narrazione dominante mostrando che “gli immigrati ci aiutano a casa nostra”, nonostante le difficoltà causate dalle crescenti discriminazioni e diseguaglianze sociali. Al film hanno partecipato: Suad Omar, formatrice e scrittrice, Lamine Sow, sindacalista CGIL, Jacob Bamba “Muso”, musicista, Karim Metref, giornalista indipendente, Ana Cecilia Ponce, mediatrice interculturale, Faouzi Haj Sassi,titolare di un CAF, Mirela Aurora Rau, mediatrice in un ambulatorio, Omar Sillah, responsabile di un progetto contro la povertà e Souad Maddahi, mediatrice con le famiglie. L’ingresso alla proiezione è libero fino a esaurimento posti disponibili in sala.
Potremmo richiedere che i cookie siano attivi sul tuo dispositivo. Utilizziamo i cookie per farci sapere quando visitate i nostri siti web, come interagite con noi, per arricchire la vostra esperienza utente e per personalizzare il vostro rapporto con il nostro sito web.
Clicca sulle diverse rubriche delle categorie per saperne di più. Puoi anche modificare alcune delle tue preferenze. Tieni presente che il blocco di alcuni tipi di cookie potrebbe influire sulla tua esperienza sui nostri siti Web e sui servizi che siamo in grado di offrire.
Cookie essenziali del sito Web
Questi cookie sono strettamente necessari per fornirti i servizi disponibili attraverso il nostro sito web e per utilizzare alcune delle sue funzionalità.
Poiché questi cookie sono strettamente necessari per la fruizione del sito web, non è possibile rifiutarli senza influire sul funzionamento del nostro sito. È possibile bloccarli o eliminarli modificando le impostazioni del browser e imporre il blocco di tutti i cookie su questo sito web.
Cookie di Google Analytics
Questi cookie raccolgono informazioni che vengono utilizzate in forma aggregata per aiutarci a capire come viene utilizzato il nostro sito web o l'efficacia delle nostre campagne di marketing o per aiutarci a personalizzare il nostro sito web e la vostra applicazione al fine di migliorare la vostra esperienza.
Se non vuoi che monitoriamo le tue visite sul nostro sito puoi disabilitare il monitoraggio nel tuo browser qui:
Altri servizi esterni
Usiamo anche diversi servizi esterni come Google Webfonts, Google Maps e fornitori di video esterni. Poiché questi fornitori possono raccogliere dati personali come il tuo indirizzo IP, ti consentiamo di bloccarli qui. Si prega di essere consapevoli del fatto che questo potrebbe ridurre pesantemente la funzionalità e l'aspetto del nostro sito. Le modifiche avranno effetto una volta ricaricata la pagina.
Impostazioni per Google Webfont:
Impostazioni per Google Maps:
Vimeo and YouTube video embeds:
Privacy Policy
Puoi leggere i nostri cookie e le nostre impostazioni sulla privacy in dettaglio nella nostra pagina sulla privacy.