Lavori in corto – Gli occhiali di Gandhi: il lancio del bando di concorso con la proiezione di “Sarura”

L’Associazione Museo Nazionale del Cinema e il Centro Studi Sereno Regis presentano la nuova edizione di Lavori in Corto, concorso cinematografico per cortometraggi e documentari rivolto a giovani registi italiani e stranieri operanti sul territorio nazionale. Gli occhiali di Gandhi è il titolo scelto per questa edizione segnata dalla terribile attualità della guerra in Ucraina e da tutti i conflitti dimenticati in giro per il mondo. La nona edizione pone lo sguardo anche al passato in un anno in cui ricorrono importanti anniversari come i 50 anni dall’approvazione della Legge sull’obiezione di coscienza in Italia, i 40 anni dalla fondazione del Centro Studi Sereno Regis e i 30 anni dall’inizio dell’assedio di Sarajevo.

La presentazione del bando di concorso è in programma lunedì 21 marzo 2022 alle ore 20,45 presso il Cinema Massimo (Via Verdi 18, Torino) dove per l’occasione sarà proiettato in anteprima regionale Sarura di Nicola Zambelli prodotto da SMK Factory e distribuito da Open DDB alla presenza in sala dell’autore, dei rappresentanti della produzione e dei promotori di Lavori in Corto – gli occhiali di Gandhi.

Sarura ha ricevuto il patrocinio di Amnesty International – Italia: “Questo documentario descrive, con la drammaticità e la potenza delle immagini spesso in presa diretta, il clima di spossessamento e di oppressione dello stato di Israele contro la popolazione palestinese. Amnesty International lo ha denunciato nel suo rapporto del febbraio 2022: un clima volutamente esasperato dal rifiuto dell’occupante di parlare la lingua dell’occupato, la risposta al quale si basa sul linguaggio della documentazione e della resistenza non violenta“, queste le motivazioni a firma Riccardo Noury, portavoce di Amnesty International Italia.

La speranza è quella di stimolare le autrici e gli autori – dichiara Dario Cambiano del Centro Studi Sereno Regis – a condividere opere audiovisive dedicate a storie di nonviolenza che raccontino pratiche creative nella soluzione dei conflitti. Oggi, più che mai, è necessario riconoscere che solo attraverso una costante educazione alla pace sarà possibile garantire alle future generazioni una società realmente inclusiva per tuttə”.

Come per l’ultima edizione del concorso dedicata a Vittorio Arrigoni riteniamo necessario continuare a porre l’attenzione ai più fragili, agli ultimi e ai penultimi come i migranti, i minori, le donne, i detenuti, i poveri, le persone con disabilità, le persone LGBTQUIA+ e tutti coloro che chiedono maggiori diritti in ambito politico, civile, sociale, educativo, culturale, lavorativo, religioso e ambientale, senza dimenticare che anche la Natura ci sta chiedendoci con urgenza di rispettare i suoi diritti”.

Il bando resta aperto fino al 10 giugno 2022 ed è rivolto a tutte le registe e i registi under35 italiani e stranieri operanti sul territorio nazionale. Saranno accolti film, cortometraggi, documentari brevi, animazioni, docu fiction, ecc. non superiori ai 30 minuti, realizzati in una data non antecedente al 1° gennaio 2020. I film che non rispettano questi parametri potranno essere valutati come opere Fuori concorso. L’iscrizione è gratuita per tutt* i partecipanti. La selezione sarà curata dai promotori del concorso e nel corso dell’estate 2022 avverrà la restituzione con la premiazione dei vincitori decretati da una giuria composta da professionisti del settore cinematografico, da attivisti dei diritti umani e dai rappresentanti delle realtà partner del progetto. Il presidente di Giuria sarà l’artista, filmaker ed ex operaio Pietro Perotti.

Tre sono i Premi in palio:

>il Primo Premio Armando Ceste con un valore di 1.000 Euro, offerto dal Convitto Nazionale Umberto I di Torino,


>il Gran Premio della Giuria, dedicato per il secondo anno a Vittorio Arrigoni, con un valore di 600 Euro sostenuto dall’Associazione Museo Nazionale del Cinema

>il Premio assegnato e sostenuto dalla Fondazione Montessori Italia al miglior film che tratterà i diritti dell’infanzia, con un valore di 600 Euro

> Una giuria composta dai redattori del quotidiano indipendente online eHabitat assegnerà una menzione speciale al miglior film che tratta le tematiche ambientali.

Il film documentario Sarura – The future is an unknown place di Nicola Zambelli (Italia 2022, 80′)

Dieci anni fa, per la prima volta come attivisti, la troupe andò nel territorio di At-Tuwani, nelle grotte alle porte del deserto del Negev in Cisgiordania. Sarura è il nome di antico villaggio ricavato nella terra: è stato abitato fino a metà degli anni ‘90 da pastori palestinesi per poi essere abbandonato a seguito della costruzione di due avamposti israeliani e dei ripetuti attacchi dei coloni con la complicità dell’esercito. Oggi le grotte di Sarura sono state ripristinate da un gruppo di giovani palestinesi, riuniti in un collettivo chiamato Youth of Sumud (La gioventù della perseveranza): sono i figli e le figlie degli attivisti nonviolenti del Comitato di Resistenza Popolare delle colline a sud di Hebron, che per più di 20 anni sono riusciti a resistere sulla loro terra ai tentativi di evacuazione grazie ad azioni nonviolente e alla solidarietà degli attivisti pacifisti israeliani e internazionali. Qui i palestinesi affrontano l’occupazione israeliana ogni giorno, resistendo grazie a pratiche nonviolente e al mediattivismo fornito dai nuovi strumenti digitali. Cercano di riprendere possesso dei luoghi abitati dai loro genitori e nonni. Le riprese di oggi vedono come protagonisti gli stessi bambini conosciuti 13 anni fa (insieme ai loro materiali d’archivio) ormai divenuti ragazzi, che sognano una vita tranquilla e un’educazione ideale. I ragazzi e le ragazze di YOS stanno cercando di riportare la vita a Sarura, piantando alberi di ulivo, scortando con le loro telecamere i pastori dell’area e aiutando con la propria presenza altri villaggi minacciati di sgombero dal governo israeliano. Una lotta fragile ma potente, in grado di scardinare i piani di espansione israeliana che vorrebbe allontanare tutti i pastori dell’area.

Lavori in Corto – gli occhiali di Gandhi è un progetto realizzato con il sostegno e la collaborazione di Fondazione CRT, Convitto Nazionale Umberto I, Fondazione Montessori Italia, Fondazione Vittorio Arrigoni – Vik Utopia Onlus, Agenda del Cinema a Torino, eHabitat e Border Radio.

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