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News

Enigma Residente: tre corti d’esordio di giovani promesse

Tra la primavera e l’autunno 2025 l’Associazione Museo Nazionale del Cinema (AMNC) ha curato il percorso formativo Enigma Residente sostenuto dal bando Per Chi Crea edizione 2024, promosso dal Ministero della Cultura e SIAE. Il progetto ha visto la partecipazione di oltre settanta giovani professionisti che hanno realizzato tre cortometraggi grazie alla coproduzione con Notte Americana e il sostegno di Film Commission Torino Piemonte; le versioni rough cut di questi lavori saranno presentate sabato 22 novembre alle ore 19.00 presso il Cinema Lux (Galleria San Federico 33, Torino) ospiti del Torino Film Industry. Per partecipare è possibile prenotare gratuitamente un posto in sala attraverso QUESTO LINK

Torino interrotta di Radhe Gallardo Ibanez

Nella periferia di una Torino grigia Stefano (Tommaso Gaglianone), ragazzo diciottenne dallo sguardo pieno di rabbia, vive con sua madre e la sorellina piccola Sophie. A casa le cose non vanno bene: i soldi mancano, la madre ha problemi di alcolismo e Stefano deve crescere più in fretta del dovuto. Tra giorni vuoti e notti passate con amici, alcol e fumo, la vita scorre senza speranza. Quando arriva una lettera di sfratto Stefano si ritrova davanti a una scelta importante: il confine tra giusto e sbagliato si fa sempre più sottile.

La terza prova di Francesca Lepone

Una figura androgina (Ondina Quadri) appare misteriosamente in una piazza e attraversa la città con passo austero. Giunta sulla riva di un fiume di provincia, si addormenta tra i cespugli. All’alba, tre adolescenti inquieti la scoprono e, attratti dalla sua stranezza, la coinvolgono in un gioco crudele fatto di prove di coraggio; ma la natura occulta della protagonista ribalterà la sfida, trasformando il gioco in una rivelazione inattesa.

Una notte di Margherita Bagnara e Oleksandra Izotova

Dopo l’invasione dell’Ucraina nel 2022 due giovani ragazze intraprendono un lungo viaggio che le porterà in Italia in cerca di un futuro migliore, abbandonando famiglia, affetti e tutto ciò che conoscevano. Milano però non è la terra promessa che speravano, si sentono straniere ovunque, a lavoro, all’accademia di danza e con le loro esistenze. L’unico luogo in cui trovano rifugio e comprensione è l’appartamento milanese che condividono, diventando un microcosmo capace di far rifiorire i loro sogni.

Prenota QUI per partecipare

12 Novembre 2025
News

L’AMNC al 43TFF

L’Associazione Museo Nazionale del Cinema (AMNC) ha un radicato sguardo alla storia e al patrimonio cinematografico del nostro territorio, come è nella sua mission, ma anche un’attenzione continua al nuovo cinema e ai giovani autori attraverso l’organizzazione di concorsi, festival, proiezioni, rassegne e laboratori. L’AMNC valorizza il rapporto tra il cinema e le altre arti e promuove progetti culturali di inclusione sociale. Negli ultimi anni l’AMNC ha rinnovato la sua base associativa e ha curato molteplici linee progettuali, partendo dalla memoria storica audiovisiva, attraverso il Premio Maria Adriana Prolo consegnato dal 2022 in occasione della Giornata mondiale dei diritti umani in collaborazione con Amnesty International, la pubblicazione di «Mondo Niovo 18-24 ft/s», la cura dell’Archivio Armando Ceste e dei Fondi Cerrato-Cantone, Perotti, Ruffino e Iannelli in sinergia con Rewind Digital. Dal 2023, quando l’AMNC ha compiuto settant’anni, il regista Davide Ferrario è stato nominato Presidente onorario.

In quest’ambito siamo onorati della selezione di Souvenir de Paris di Claudio Paletto nel Concorso Cortometraggi Internazionali del 43°TFF che sarà proiettato in anteprima assoluta giovedì 27 novembre ore 15.00 presso la sala 1 del Cinema Romano. Souvenir de Paris rappresenta un grande ritorno del regista al festival che lo ha visto partecipare in oltre dieci occasioni tra il 1984 e oggi; in questo arco temporale ricordiamo la vittoria di Spazio Italia nel 1993 con Massimo rispetto e il progetto collettivo Walls and Borders nel 2009. Il film parte dal ritrovamento di un’audiocassetta con un’intervista inedita fatta a inizio anni ‘90 a un esule italiano a Parigi; Claudio Paletto rielabora questa storia personale attraverso l’utilizzo di immagini girate da Armando Ceste, filmini in formato ridotto provenienti da Home Movies e l’intarsio composto da altri frammenti di muri e cartelloni strappati della Torino contemporanea. Souvenir de Paris sarà proiettato in replica, sempre presso la stessa sala, venerdì 28 novembre alle 12.15 e sabato 29 novembre alle 15.30.

Le attività dell’AMNC sono caratterizzate da numerosi progetti sociali, a partire da cinemAutismo, una rassegna gratuita nata nel 2009 volta a sensibilizzare il pubblico sul tema dello spettro autistico, azione che negli ultimi anni è stata condivisa insieme ai Servizi educativi del Museo del Cinema. Dal 2012 organizza il concorso Lavori in Corto, dal 2016 si occupa di tematiche carcerarie attraverso l’organizzazione del festival biennale LiberAzioni: un ampio programma di proiezioni, laboratori e spettacoli dentro e fuori il carcere. L’AMNC nel 2019 ha prodotto il documentario in VR girato nel carcere di Torino, VR FREE di Milad Tangshir; il film è stato selezionato in concorso come unico film italiano in VR alla 76a Mostra del Cinema di Venezia, ha vinto Bogoshorts, Kaohsiung ed è stato selezionato al Sundance Film Festival.

In ambito formativo sono organizzati progetti dedicati al documentario e al video partecipativo; con il sostegno della Casa dell’Affidamento, di Emergency, di Mosaico Refugees, della Fondazione Montessori Italia e altre Ong sono condotti laboratori per la prevenzione alla povertà educativa e l’alfabetizzazione al cinema. Nel 2025 l’AMNC ha curato il percorso formativo Enigma Residente sostenuto dal bando Per Chi Crea edizione 2024, promosso dal Ministero della Cultura e SIAE. Il progetto ha visto la partecipazione di oltre 50 giovani professionisti che hanno realizzato tre cortometraggi grazie al sostegno di Film Commission Torino Piemonte; le versioni rough cut di questi lavori saranno presentate sabato 22 novembre al Cinema Lux ospiti del Torino Film Industry.

Infine invitiamo il pubblico del TFF a visitare dal 17 al 28 novembre 2025, presso la Main Hall del Campus Luigi Einaudi (Lungo Dora Siena 100, Torino), la mostra di immagini dal carcere prodotte all’interno del laboratorio di fotografia analogica condotto da Giovanni C. Lorusso con i detenuti del Liceo Primo della Casa Circondariale di Torino; il progetto è realizzato nell’ambito della quinta edizione di LiberAzioni festival grazie al sostegno dell’Otto per Mille Battista e alla collaborazione con il Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università degli Studi di Torino.

7 Novembre 2025
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Decimo Movie Seminario a Vicoforte

Arriva alla sua decima edizione il Movie Seminario “Dino Robaldo” ideato da Ugo Parenti – alias lo Gnomo ASPirino – che quest’anno avrà come titolo E ora? Diagnosi e post diagnosi: risorse, emozioni, paure. Nella giornata di sabato 8 novembre, presso la Casa Regina Montis Regalis (Piazza Carlo Emanuele 4, Vicoforte (CN), si alterneranno vari interventi di esperti di autismo oltre ad alcuni cortometraggi provenienti da cinemAutismo, la prima rassegna italiana dedicata a tale tematica che collabora con l’iniziativa fin dalla sua prima edizione. In calce troverete il programma completo; iscrizioni gratuite scrivendo a segreteria@autismohelp.it oppure attraverso QUESTO FORM ONLINE

29 Ottobre 2025
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Cineforum di Piossasco, autunno 2025

Mulino ad Arte, in collaborazione con l’Associazione Museo Nazionale del Cinema di Torino, propone una nuova rassegna cinematografica con cadenza settimanale: un mix di film drammatici, commedie e documentari per far divertire, riflettere e sognare. Sette titoli da scoprire, un programma variegato che vi accompagnerà dal 22 ottobre al 3 dicembre, tutti i mercoledì, come sempre, con doppia proiezione alle 17.00 e alle 21.00. presso il Cinema Teatro Il Mulino in Via Riva Po 9 a Piossasco.

Mercoledì 22 ottobre ore 17 e 21 – Diamanti di Ferzan Özpetek (Italia 2024, 135’). Un racconto corale ambientato in una sartoria femminile alla fine degli anni ’70 prende vita grazie a un cast straordinario che comprende 18 attrici italiane.

Mercoledì 29 ottobre ore 17 e 21 – Itaca – Il Ritorno di Uberto Pasolini (Francia, Grecia, Italia, Gran Bretagna 2024, 116’). Un cast stellare e internazionale per una rilettura potente di una storia antichissima che oggi diventa una denuncia verso tutte le guerre.

Mercoledì 5 novembre ore 17 e 21 – Vermiglio di Maura Delpero (Italia 2024 119’). Tre sorelle, Lucia, Ada e Flavia: non più bambine, non ancora donne, nell’ultimo anno del conflitto mondiale, un unico sparo segna la fine della loro innocenza.

Mercoledì 12 novembre ore 17 e 21 – La gazza ladra di Robert Guédiguian (Francia 2024 (101’). Una badante ruba i soldi ai suoi assistiti per aiutare il nipote. Quando viene scoperta, si genererà il caos. Un dramma giocoso, solare e morale.

Mercoledì 19 novembre ore 17 e 21 – Anywhere Anytime di Milad Tangshir (Italia 2024, 85’) INCONTRO CON L’AUTORE IN SALA “Un regista iraniano, un rider a Torino: così rinasce Ladri di biciclette”. Marina Visentin

Mercoledì 26 novembre ore 17 e 21 – La casa degli sguardi Luca Zingaretti (Italia 2024 109’). Tratto dall’omonimo libro di Daniele Mencarelli, racconta la storia di un difficile riscatto dall’alcolismo e soprattutto dal male di vivere di un giovane romano.

Mercoledì 3 dicembre ore 17 e 21 – Fino alle montagne di Sophie Deraspe (Canada, Francia 2024 113’). Tratto dalla storia vera di Mathyas Lefebure; un’indagine psicologica sul protagonista e la sua compagna d’avventura.

Abbonamenti in vendita dal 9 al 22 ottobre con i seguenti orari di biglietteria presso il Cinema Teatro Il Mulino di Piossasco: lunedì 17.00 – 19.00, martedì 17.00 – 19.00, venerdì 17.00 – 19.00. Biglietti: intero € 7, ridotto € 5 (Over 65, Under 25, Disabili). Abbonamenti autunno: intero € 40, ridotto € 28. Prenota il tuo abbonamento compilando QUESTO MODULO ONLINE

16 Ottobre 2025
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Mi ricordo Mario Giacomelli a Gallerie d’Italia Torino

L’Associazione Museo Nazionale del Cinema prosegue la collaborazione con Gallerie d’Italia Torino nell’ambito del progetto #OVERVIEW Uno sguardo dall’alto sulla fotografia con la proiezione gratuita del film Mi ricordo Mario Giacomelli di Lorenzo Cicconi Massi (Italia, 2011, 42′), in programma martedì 4 novembre alle 18.00 presso la sala immersiva di Piazza San Carlo 156, Torino; intervengono il regista Lorenzo Cicconi Massi e Marco Mastino dell’AMNC. L’ingresso è libero fino a esaurimento posti disponibili in sala; è consigliata, ma non obbligatoria, la prenotazione attraverso QUESTO LINK

Grazie a testimonianze e racconti di chi l’ha conosciuto, il fim prodotto da Contrasto è un ritratto denso e sincero di Mario Giacomelli del quale, proprio quest’anno, ricorrono i cento anni dalla nascita. Fotografo perlopiù stanziale e riservato, Giacomelli ha avuto la capacità di costruire un percorso personale e intimo nel quale il bianco e nero si staglia in modo unico e, ormai, immediatamente riconoscibile.

Lorenzo Cicconi Massi, classe 1966, è un affermato fotografo e regista italiano. Si avvicina alla fotografia con un approccio professionale negli anni ’90, periodo in cui discute anche la sua tesi di laurea in Sociologia, Mario Giacomelli e il gruppo Misa a Senigallia, al quale successivamente dedicherà un documentario Mi ricordo Mario Giacomelli, realizzato a dieci anni dalla sua scomparsa. Nel 1999 ottiene il primo premio al concorso Canon e dal 2000 entra a far parte dei fotografi dell’Agenzia Contrasto. Esordisce al cinema nel 2003 come sceneggiatore e regista del lungometraggio Prova a volare con Riccardo Scamarcio, Ennio Fantastichini e Antonio Catania. Nel 2007 è premiato nella sezione Sports features singles al World Press Photo e sempre nel 2007 riceve il premio G.R.I.N. Amilcare Ponchielli per la serie sui giovani fedeli alla tribù. Espone i suoi lavori a Parisphoto, rappresentato da Forma galleria.

16 Ottobre 2025
News

Premi e menzioni di LiberAzioni festival 2025

MENZIONE DELLA GIURIA DEL PRIMO PREMIO assegnata da una giuria mista composta dai registi Fabio Bobbio e Luigi D’Alife, dall’esercente Cristina Voghera, dalla ricercatrice universitaria di Antigone Serena Ramirez e da otto detenute e detenuti bibliotecari della Casa Circondariale di Torino: Angela, Raffaele, Fabio, Andrea, Enrico, Carlo, Giuseppe e Marco coordinati da Marco Monfredini.

Un film che rappresenta la voglia di rinascita, il desiderio di libertà, la speranza di ricostruire una nuova vita dopo la detenzione, la possibilità di creare una nuova narrazione di sé. È uno specchio e celebra l’incontro con sé stessi, insegna a conoscersi e ad accogliere i propri errori, a comprendere i propri obiettivi e sogni più profondi attraverso la possibilità di scegliere cosa si vuole eliminare della vita precedente e cosa si vuole mantenere. Perché, si sa, il giudizio più critico è sempre quello di noi stessi. È un continuo parallelismo tra morte e vita, tra limiti e libertà. È un libro nuovo, dalle pagine bianche, intonso e pronto per essere (ri)scritto dai protagonisti di questa storia.  Il carcere appare in punta di piedi, si evince solo dalle sbarre poste sulla parete in secondo piano rispetto al personaggio principale. Nel cortometraggio la detenzione costituisce una parentesi, solo una parte della vita dei protagonisti. A dircelo sono loro stessi, quando prendono parola dopo la rottura della quarta parete. Chi guarda attende i titoli di coda e, invece, si ritrova catapultato/a dentro il penitenziario, in mezzo al pubblico che applaude al termine della visione del film. Testimonia l’importanza di dar voce a chi, spesso, è invisibile agli occhi della società. Per questi motivi Limbo di Vincenzo Ardito e Damiano Nirchio merita una menzione nonché un posto speciale nella memoria di chi lo guarda.

Con una regia di straordinaria sensibilità, il film ci accompagna lungo il confine tra ruoli e ceti sociali, tra detenzione e libertà, tra limiti e desideri. Ogni gesto, ogni silenzio, ogni sguardo diventa racconto, trasformando l’attesa in emozione e il quotidiano in poesia visiva. La scelta del bianco e nero conferisce al film una forza rara: un’immagine dal sapore concreto e al tempo stesso sognante, capace di rendere visibile la distanza tra ciò che è possibile e ciò che resta sogno. Straordinaria la prova dell’interprete principale, Angelo Caianello, che restituisce al protagonista una fragilità trattenuta e insieme piena di speranza, trasformando il desiderio di libertà in un sentimento universale. Non entriamo fisicamente all’interno dell’istituto penale minorile, ma attraverso i suoi occhi e le sue parole ne percepiamo le fatiche e le difficoltà. La narrazione di un bacio furtivo che culmina nella promessa di rivedersi domani, che non potrà essere mantenuta, evoca la nostalgia di una libertà perduta in giovane età. Per la regia elegante e rigorosa, per la fotografia di grande espressività, per il radicamento nella realtà e per l’interpretazione intensa e sincera, il PRIMO PREMIO CORRADO IANNELLI da 1.500 € di LiberAzioni cinema è stato assegnato a A domani di Emanuele Vicorito.

Grazie alla preziosa collaborazione con GIEMME, importante azienda del territorio che realizza prodotti di merchandising e gadget promozionali la giuria coordinata da Angelo D’Agostino ha assegnato una menzione: per aver creato una dimensione onirica collettiva, dando voce a chi è privato della libertà e costruendo un ponte tra il carcere e il mondo esterno, la giuria assegna la MENZIONE GIEMME a Sogni di Giulio Maroncelli.

Per aver affrontato con sensibilità il complesso tema dei disturbi alimentari e aver raccontato con delicatezza le giovani protagoniste attraverso sfocature e dettagli, la giuria assegna il PREMIO GIEMME a Let me be your mirror di Noemi Gentiluomo. Il riconoscimento consiste nella fornitura di servizi messi a disposizione da Lacumbia Film.

Terza edizione del riconoscimento dedicato a MARINA PANARESE destinato ad autrici e autori di origine straniera o stranieri residenti in Italia, assegnato da Nikolas Candido, Manuel Infantino Almeida e Chaimaa Haffou.

L’autore prova a ritrarre il suo ritorno alle origini. Il suo gesto di filmare i suoi cari è un modo per cercare di articolare i dolori del passato con la comprensione del presente, dove rivisitare è risignificare; nulla di più meritevole di chi, attraverso il cinema, elabora la propria diaspora sotto forma di linguaggio. Che questo film, come gesto saggistico sui i traumi transgenerazionali, sia un documento in cui si possa nutrire e illuminare ciò che verrà dalle opere di Juru. MENZIONE MARINA PANARESE a L’Imfura di Jean Hilaire Juru.

Il mondo creato ci aiuta ad addentrarci nella questione dell’infanzia. Fin dall’inizio, diventa progressivamente chiaro il found footage che svela di bambini istituzionalizzati, le immagini d’archivio dell’orfanotrofio di Kharkiv non mentono. L’uso creativo di questo materiale costituisce un gesto poetico, attraversato da sperimentazione, che ci conduce alla questione più profonda della madre: il suo temperamento, la sua personalità e le conseguenze sulla narratrice, la quale si articola in modo polifonico attraverso i frammenti raccolti del materiale, creando inoltre un proprio archivio animato come continuità. Per la sua coerenza formale e il suo gesto di prova finemente realizzato, intrecciando molto bene il concetto con tutto lo sviluppo della forma per esprimere un tema urgente nel mondo, la madre nel mondo, la madre in un dato mondo, quello della rappresentazione della narratrice che articola i suoni nella sua lingua madre fino a raggiungere punti di trance della voce e momenti poetici notevoli alle orecchie attente. Cosa succede con le infanzie complesse? Come intendiamo la violenza, la negazione dell’affetto, l’incapacità di chiedere aiuto? Quest’opera di Oleksandra Horobets permette di attraversare tali questioni con la forza della sua poetica cinematografica. Il PREMIO MARINA PANARESE da 1.000 € va Ho paura di disegnare mia madre di Oleksandra Horobets.

La Giuria Giovani composta da cineasti che stanno partecipando al progetto Enigma Residente: Lorenzo Bussone, Antonio Mancino, Mirko Bonacina, Alice Gaiani, Matilde Panetta, Davide Tiberga, Elia Tonicello, Valentina Velardi, Noemi Restani e Linda Borello.

La Giuria Giovani ha attribuisce una MENZIONE SPECIALE GIOVANI a Exposé di Francesco Stefanoni e Beatrice Ciotoli per la sua audacia formale. Per la capacità di interrogarsi sulla libertà in una dimensione al tempo stesso intima e collettiva, e di raccontarla con misurata coerenza e smisurata personalità.

Per l’efficacia con cui articola un discorso compiuto ed essenziale sul tema difficile del carcere; per la padronanza con cui riesce a conciliare l’osservazione documentaria della realtà e una ricerca formale dal sapore orgogliosamente underground, la giuria attribuisce il PREMIO CINEMA GIOVANI da 1.000 € va a Fame d’aria di Giulia Bettaglio.

12 Ottobre 2025
News

Due proiezioni al Dar Al Hikma per il Festival dell’Accoglienza

L’Associazione Museo Nazionale del Cinema, insieme a Porta delle Culture, promuove nell’ambito del Festival dell’Accoglienza due proiezioni cinematografiche a ingresso libero ospitate presso il Centro Culturale Dar al Hikma (Via Fiochetto 15, Torino).

Venerdì 17 ottobre alle 21.00 presso il Dar Al Hikma è in programma La prodigiosa trasformazione della classe operaia in stranieri di Samir. Attraverso materiali d’archivio, testimonianze, animazioni e la voce narrante dell’attore Lino Musella, il regista svizzero-iracheno intreccia storia personale e memoria collettiva per raccontare come milioni di italiani – contadini, braccianti, operai – lasciarono il proprio paese per cercare un futuro migliore, affrontando fatica, discriminazione e isolamento. Intervengono il regista Samir e il produttore Gianfilippo Pedote. Presenta Younis Tawfik, scrittore, presidente del Centro Culturale Dar al Hikma. Per partecipare conferma la presenza attraverso: QUESTO LINK

Martedì 28 ottobre alle 21.00 presso il Dar Al Hikma è in programma la proiezione di Strange Fish di Giulia Bertoluzzi. Come ci si sente a vedere un corpo morto fluttuare nel mare come uno strano pesce? Questo film evoca l’assurdità di Zarzis, una città di pescatori tunisina ai confini della Libia devastata dalla guerra, dove la pesca è diventata una fonte di paura. Incontriamo Salah Mecherek, Chamseddine Bourassine e Chamseddine Marzoug. Ogni volta che Salah esce in mare, teme di imbattersi in qualcosa di “strano”. Dopo la rivoluzione tunisina, Chamseddine Bourassine fonda l’Associazione dei pescatori con l’obiettivo di coordinare la risposta alla crescente crisi migratoria, mentre Chamseddine Marzoug finisce a fare il più orribile dei lavori: il becchino in mare. Interviene in collegamento video la regista Giulia Bertoluzzi. Presenta Giuseppe Bonfratello del Centro di Documentazione Antonio Labriola. Per partecipare conferma la presenza attraverso: QUESTO LINK

5 Ottobre 2025
News

Tutti i film di LiberAzioni festival

Mercoledì 1 ottobre ore 18.00 Gallerie d’Italia, Piazza San Carlo 156, Torino, ingresso libero

Tehachapi di JR (USA 2023, 92’) Anteprima regionale. A partire dal 2019, JR ha collaborato attivamente con i detenuti e con il personale penitenziario del carcere californiano, realizzando dei ritratti fotografici che sono stati stampati in grande formato e incollati sul pavimento nell’area del cortile esterno. Il film fa luce su una realtà difficilmente accessibile e solleva domande sull’efficacia dell’arte nel cambiare il mondo e sul suo impatto sulle persone coinvolte.

Venerdì 3 ottobre ore 9.30 – Attività rivolta alle scuole, Cinema Massimo, Via Giuseppe Verdi 18, Torino

L’ultima isola di Davide Lomma (2024, 74′) Anteprima regionale. In occasione della Giornata della Memoria e dell’Accoglienza i Servizi Educativi del Museo del Cinema e LiberAzioni festival promuovono una proiezione gratuita per le Scuole secondarie di II grado de L’ultima isola, un documentario sulla vera storia di otto amici lampedusani che durante il tragico naufragio del 3 ottobre 2013 salvarono 47 persone in mare. Un gesto di coraggio che il film restituisce con forza attraverso immagini e testimonianze. La proiezione sarà introdotta da un video messaggio del regista Davide Lomma che dichiara:”Questo documentario nasce da sei anni di ricerca e riprese accanto a questo gruppo di amici che ha vissuto un’esperienza così eccezionale. Quello che ne è uscito fuori non è un film sull’immigrazione, o meglio non solo. È un film sul superamento del dolore. Sulla trasformazione del dolore in qualcosa di altro.”

Venerdì 3 ottobre ore 19.30 CineTeatro Baretti, Via Giuseppe Baretti 4, Torino

Il pianto degli eroi – L’Iliade e le Troiane nel carcere di Bollate di Francesca Lolli e Bruno Bigoni (2024, 75’) Anteprima regionale in collaborazione con Torino Underground Cinefest. All’interno del carcere di Bollate, prende vita una rievocazione dell’Iliade di Omero e delle Troiane di Euripide. La peculiarità di questa rappresentazione è la fusione tra persone e personaggi: ogni detenuto si presenta come l’eroe che interpreta, incarnandone la personalità e le motivazioni come se fossero proprie. Questo processo porta gli attori a esplorare conflitti interiori e profondi moti dell’animo, dando vita a un’esperienza simile a uno psicodramma. La tragedia euripidea e l’epica omerica assumono così una nuova dimensione catartica, trasformandosi in un’espressione intima e soggettiva dei detenuti.

Domenica 5 ottobre ore 18.30 Lacumbia Film, Via Tesso 30, Torino, ingresso libero

Abito di Confini. Muoversi Dietro le Quinte del Palcoscenico Italiano di Opher Thomson (2025, 40’), interviene l’autore, è consigliata la prenotazione tramite la piattaforma Eventbrite di Lacumbia Film a: QUESTO LINK

L’Italia è uno degli Stati più visitati al mondo, con 65 milioni di turisti internazionali nel 2024, la vicina Francia supera persino l’Italia. Un vasto comprensorio sciistico che cavalca i due Paesi esemplifica questo movimento; gli impianti li portano oltre il confine, ma non tutti sono i benvenuti. Alcuni cercano di oltrepassare lo stesso confine con le proprie gambe, arrancando attraverso la neve, sprofondandovi, col rischio di essere respinti dalla polizia che gli dà la caccia. Salgono sempre più in alto per evitare contatto, spesso di notte, con la speranza di un giorno trovare un posto dove stare. Molti hanno già valicato il Carso e hanno visto scorci di Trieste, Venezia, Verona, Milano e Torino, ma alla fine l’Italia non è la loro destinazione. Il film traccia un umile viaggio attraverso terre famose, ma poco familiari, chiedendosi cosa una tale prospettiva riveli su questi paesaggi in drammatico cambiamento.

Lunedì 6 ottobre ore 20.45 Cinema Massimo, Via Giuseppe Verdi 18, Torino, ingresso libero

Odissea Corrado con la regia al montaggio di Alberto Ruffino (2025, 45′) Anteprima nazionale in collaborazione con il Festival dell’Accoglienza, interviene l’autore. È consigliata la prenotazione tramite la piattaforma Eventbrite di Associazione Museo Nazionale del Cinema a: QUESTO LINK

Partendo dai materiali d’archivio di Corrado Iannelli, Alberto Ruffino ha costruito un racconto a più canali audio e video su tre schermi per cercare di restituire la sua inquietudine positiva che lo ha caratterizzato per tutta la sua carriera di cineasta. Il viaggio tocca diverse tematiche, ma il filo conduttore del film riguarda la capacità di Iannelli nel raccontare le storie dei popoli migranti presenti sul nostro territorio, con particolare attenzione al mondo arabo, documentato attraverso feste e rituali, ma anche con interviste a persone incontrate durante il suo instancabile cammino con la camera in spalla. Il film sarà preceduto da Le Mani di Re Mida di Barbara Zaia Swiezynska e Luca Lusso, prodotto dall’Associazione Il Tiglio e Coop L’Arcobaleno, un percorso di scoperta e trasformazione realizzato dalla compagnia integrata I Sognattori, in cui l’arte diventa strumento di inclusione e liberazione dalle difficoltà psichiche e sociali.

Mercoledì 8 ottobre ore 21.00 Sa Lolla, Corso Umbria 28, Torino, ingresso libero

Nella colonia penale di Gaetano Crivaro, Silvia Perra, Ferruccio Goia e Alberto Diana (2025, 85′); intervengono gli autori. In Sardegna, a Isili, Mamone, Is Arenas, nascoste in luoghi quasi inaccessibili, esistono ancora oggi tre delle ultime colonie penali attive in Europa. Qui, in queste case di lavoro all’aperto, i detenuti scontano la pena dividendo il loro tempo tra le mura della cella e il lavoro: coltivano la terra, allevano animali da pascolo, svolgono compiti di manutenzione della stessa struttura in cui sono rinchiusi. I registi di quest’opera di grande impegno civile ci invitano a riflettere su come il dispositivo di sorveglianza e repressione sembri ripetersi immutato di fronte alla macchina da presa, di colonia in colonia. Cambiano i volti, le guardie e i condannati, ma il sistema di controllo rimane il medesimo.

Giovedì 9 ottobre ore 17.00 Campus Einaudi, Aula magna, Lungo Dora Siena 100, Torino, ingresso libero

Fly so far di Celina Escher (2021, 88’), alla presenza della regista e del Prof.re Claudio Sarzotti. El Salvador ha una delle leggi più severe al mondo sull’aborto. È una delle cinque nazioni in cui l’aborto non è consentito in alcuna circostanza e la pena prevista è il carcere fino a trent’anni. Teodora Vásquez è la portavoce delle donne accusate di omicidio aggravato e incarcerate per interruzione di gravidanza. Il suo caso è diventato l’emblema dell’estremismo nella criminalizzazione dell’aborto e della crudeltà del sistema salvadoregno verso le donne, ma è anche e soprattutto un esempio di lotta, resilienza e solidarietà.

Venerdì 10 ottobre ore 18.00 Binaria, Via Sestriere 34, Torino, ingresso libero

Sarura di Nicola Zambelli (2022, 80’), appuntamento realizzato nell’ambito di IllustrAzioni per Gaza. Sarura è il nome di antico villaggio ricavato nella terra: è stato abitato fino a metà degli anni ‘90 da pastori palestinesi per poi essere abbandonato a seguito della costruzione di due avamposti israeliani e dei ripetuti attacchi dei coloni con la complicità dell’esercito. Oggi le grotte di Sarura sono state ripristinate da un gruppo di giovani palestinesi, riuniti in un collettivo chiamato Youth of Sumud (La gioventù della perseveranza): sono i figli e le figlie degli attivisti nonviolenti del Comitato di Resistenza Popolare delle colline a sud di Hebron, che per più di 20 anni sono riusciti a resistere sulla loro terra ai tentativi di evacuazione grazie ad azioni nonviolente e alla solidarietà degli attivisti pacifisti israeliani e internazionali. Qui i palestinesi affrontano l’occupazione israeliana ogni giorno, resistendo grazie a pratiche nonviolente e al mediattivismo fornito dai nuovi strumenti digitali.

Venerdì 10 ottobre ore 21.00 Centro Studi Sereno Regis, Sala Gabriella Poli, Via Giuseppe Garibaldi 13, Torino, ingresso libero. Programma dei film fuori concorso; intervengono gli autori.

11 GIORNI tra le mura del carcere di Nicola Zambelli (2024, 33’). Un viaggio tra le mura del carcere più sovraffollato d’Italia. All’interno della casa circondariale “Nerio Fischione” di Brescia, un gruppo di detenuti si racconta in una web-serie documentaristica di 33 episodi, pubblicati nell’arco di 11 giorni, su una pagina Instagram (@11.giorni). “11 Giorni” è un’opera cinematografica che offre una lente d’ingrandimento originale su un universo spesso trascurato e apre le porte a una riflessione profonda sulla giustizia e sulle connessioni umane.

Dove nasce il vento di Francesco Tomba (2021, 38’). Il film racconta la storia di un ex detenuto che ha scontato parte della sua pena nella colonia penale agricola dell’Asinara (Sardegna; Italia) durante gli anni ’80. La testimonianza di Rinaldo, con registrazioni e filmati realizzati in varie situazioni della sua vita odierna e in particolare con il suo “ritorno” da libero cittadino in visita all’Asinara insieme alla moglie Ottavia, intende affrontare i temi della vita e della storia sull’isola, attraverso la memoria del protagonista, soffermandosi su aspetti legati alla vita quotidiana e alle attività agro-pastorali dell’isola, in forte relazione con le condizioni e le sue caratteristiche ambientali e naturalistiche.

Domenica sera di Matteo Tortone (2024, 17’). Alex è un ultras, la sua squadra ha perso una partita. Vive con la nonna e vende pastiglie di Rivotril. È una serata che non decolla, e scende nel seminterrato dove è in corso una battle rap. Nemy è una ragazza dalle rime ricercate che balla sicura e sinuosa. I loro corpi si sfiorano in quello che sembra l’inizio di una storia. Film vincitore del David di Donatello per il miglior cortometraggio 2025.

Sabato 11 ottobre ore 18.30 Centro Studi Sereno Regis, Sala Gabriella Poli, Via Giuseppe Garibaldi 13, Torino, ingresso libero. Primo programma proiezione dei film in concorso dei film, intervengono le autrici e gli autori.

L’uomo più ricco del mondo di Raffaella Piemontese (2024, 3′). Giuseppe è un detenuto del carcere di massima sicurezza di Fossombrone e grazie all’arte viaggia lontano raggiungendo i posti del cuore e le persone a lui care. Il cortometraggio è stato frutto del progetto del Garante Regionale dei Diritti della Persona – Marche, realizzato da APS Nie Wiem in collaborazione con l’Università Iulm.

Sommersi di Gianmarco Pezzoli (2024, 18’). Valle del Santerno, estate 2023. Michael e Lorenzo, due quattordicenni annoiati, gettano sassi da un cavalcavia per gioco, ignari della tragedia che li sta per travolgere. Un’alluvione è in procinto di arrivare, per sommergere ogni cosa.

Ofarja di Ahmed Ben Nessib (2024, 15′). Che fanno i fari? Schiariscono le posizioni, danno senso alle direzioni, illuminano le vele e tracciano la rotta. 8 persone detenute nel carcere di alta sicurezza di Secondigliano scoprono il disegno animato e lo usano per raccontare i ricordi che sono i loro fari.

Come i pesci che non sanno respirare di Antonella Santarelli (2024, 15’). Cortometraggio scritto da Armando Maria Trotta e diretto da Antonella Santarelli che racconta la storia di Isidoro, la storia di un incontro e di una certa indeterminatezza. Bisogna reinventarsi, cambiare, evolversi e talvolta morire per seguire il corso naturale degli eventi… proprio come un fiume, che ha un nome quando nasce e cambia nome quando si sporca di sale per trasformarsi in onda.

Giudizio sospeso di Lorenzo Maria Chierici (2025, 24′). Nel documentario si intrecciano le storie di quattro ragazzi che hanno commesso reati prima dei 18 anni: due si trovano in un istituto penale minorile, gli altri due in una comunità. Tutti stanno affrontando un percorso volto al reinserimento nella società. Un cammino complesso e ancora lungo, così come il tempo da trascorrere all’interno delle strutture. Ma il reato è stato un momento della loro vita che ha delle cause e, inevitabilmente, delle conseguenze. A parte quel momento, però, erano e restano dei ragazzi come tutti gli altri: ognuno con i propri sogni, le diverse paure e aspettative e la prospettiva di un futuro in cui torneranno ad essere liberi. L’opera si propone di riflettere sul senso, qualora ci fosse, della detenzione minorile. Ma il risultato finale è stato una sospensione del giudizio.

I fiori dello spirito di Romeo e Alessio Gjokaj (2025, 5’). Un mattino del 1970, sotto il regime comunista di Enver Hoxha in Albania, un prigioniero si sveglia dopo aver sognato di essere libero. Prima che le immagini del sogno sbiadiscano, decide di appuntarle segretamente su un libro di preghiere che tiene nascosto sotto al letto.

Il passaggio realizzato dai detenuti della Casa di Reclusione di Fossombrone (2024, 3’). Una vecchia ombra oltrepassa la linea di confine che separa due tempi: il tempo carcerario e il tempo del mondo esterno. Viaggia così, attraverso i suoi ricordi, arrivando da sua figlia appena nata. Il passaggio è Il sogno di un desiderio impossibile: trasformarsi in angelo, volare via, ritrovare quel tempo che si è fermato il giorno in cui siamo entrati in carcere.

Nella Mia Zona di Davide Vigore (2025, 29′). L’entroterra siciliano. Simone è un giovane trapper all’apice di un successo confinato al suo paesino, sulla coscienza l’incapacità di andare oltre la sua zona. Israel un barbiere nigeriano, con il desiderio di diventare un pugile professionista. Lo scorrere lento della vita di questi due giovani che sopravvivono nell’ immaginare un futuro diverso in una provincia che li tiene prigionieri.

Sabato 11 ottobre ore 21.00 Centro Studi Sereno Regis, Sala Gabriella Poli, Via Giuseppe Garibaldi 13, Torino, ingresso libero. Secondo programma di proiezione dei film in concorso, intervengono le autrici e gli autori.

Ricordi digitali x cuori in affanno di Luca di Paolo (2024, 15’). Lucia è con la sua amica Flavia nella sua macchina, parcheggiata nel quartiere di Matteo. Lucia vuole lasciarlo ma non sa come fare, lui ha i video intimi della loro relazione. Flavia la incoraggia ad essere più chiara e determinata possibile, sperando nella comprensione di Matteo. Quando Lucia e Matteo si siedono davanti per un caffè, non tutto va come immaginato.

Limbo di Vincenzo Ardito e Damiano Nirchio (2025, 22’). Dicono che esista un luogo dove le anime, sospese tra una vecchia vita e una probabile nuova vita, possano decidere di lasciare per sempre ciò che è stato dolore, fallimento, errore e portare con sé invece le gioie più profonde, gli affetti più cari… Lasciare ciò che danneggia e portare ciò che ripara. Se si vuole una nuova occasione non si può sbagliare nella scelta. Il Giudice più severo di sempre ascolterà con attenzione e deciderà poi il da farsi. Non si sa se questo luogo esista veramente in bilico tra la vita e la morte. Ma certamente esiste in Terra e vi abitano, temporaneamente ristrette, molte persone tra cui gli autori e interpreti di questo lavoro. Esiste infine dentro ognuno di noi. Senza possibilità di eccezione. Tutti danneggianti e tutti danneggiati. Ma anche riparatori.

Siamo A’mmare di Alessio Genovese (2024, 15’). Turi è cresciuto con il padre in carcere. Adesso che ha compiuto diciott’anni, sente che per lui è arrivato il momento della maturità e prova a convincere la sua ragazza Rosa ad abbandonare la scuola per andare a vivere con lui. Di fronte alla sua insistenza, lei si rifiuta con tutta se stessa e trova la forza di allontanarlo. Per Turi è la conferma di essere nato sotto una cattiva stella: condannato a vivere una vita senza amore. Diventa aggressivo e spregiudicato, cercando di prendersi con la forza quello che pensa che gli spetti. I suoi passi ripercorrono quelli del padre, fino a condurlo in carcere. In un gioco a specchio, padre e figlio affrontano le ombre del proprio passato.

Trasparenze di Mario Blaconà (2024, 7′). Una rappresentazione del cambiamento del male attraverso le sovrastrutture del potere. Le mura dell’ex campo di concentramento di Trieste, la Risiera di San Sabba, conferiscono alle parole della conoscenza un senso di strascico fisico, grazie al profetico testo di Jean Baudrillard, La trasparenza del male, che tuttavia non viene accompagnato alle immagini, ma sceglie un percorso a loro autonomo, e allo stesso tempo parallelo. Questo breve film, diviso tra pellicola e digitale, tra bianco e nero e colori, tra passato e presente, cerca di ricordare quanto sia fragile ed evanescente il concetto di verità, messo in scena qui come un sussurro, che tuttavia nel suo essere flebile cerca di resistere a qualsiasi tentazione retorica.

EXPOSÉ di Francesco Stefanoni e Beatrice Ciotoli (2025, 16′). Exposè è un cortometraggio di genere documentario; una testimonianza personale di un periodo, di storie, di resistenze. Dalla solitudine di una valle alpina, alla città, dai quattro amici di sempre, alle folle delle piazze urbane.

Campo Libero di Cristina Principe (2025, 16′). Vanessa, una giovane ragazza fiorentina, si prepara in casa per un evento importante: la giornata conclusiva del campionato dello sport che ama. Arrivata al campo, si unisce ai suoi compagni di squadra e presto diventa chiaro che non si tratta di una partita qualunque. È la finale del campionato di Baseball per ciechi, un momento che incarna coraggio, libertà e la straordinaria forza di superare ogni limite.

SANDEEP! di Paolo Gentinella (2024, 14′). Costretto a fare le notti in una lavanderia bengalese, un giovane garzone con il sogno della moda ha finalmente l’occasione per realizzare una sua creazione con un capo abbandonato. Ma quando tempo dopo il proprietario del vestito si presenta per reclamarlo, per lui è l’inizio della fine.

Domenica 12 ottobre ore 18.30 Centro Studi Sereno Regis, Sala Gabriella Poli, Via Giuseppe Garibaldi 13, Torino, ingresso libero

Portuali di Perla Sardella (2024, 81’), interviene l’autrice. Consegna della terza edizione del Premio Giovanni Panosetti. È consigliata la prenotazione tramite la piattaforma Eventbrite di Associazione Museo Nazionale del Cinema a: QUESTO LINK

“Un gruppo di lavoratori del porto di Genova raccolti sotto la sigla autonoma C.A.L.P. (Collettivo Autonomo Lavoratori Portuali). Si riuniscono in assemblea per discutere sulle difficoltà nel rapportarsi con il sindacato, per denunciare il passaggio delle navi che trasportano armamenti ed esplosivi destinati ai teatri di guerra, per ragionare sulla necessità di fare rete e includere un approccio intersezionale nel loro agire politico. Portuali è un film che racconta il lavoro e il mondo sindacale dall’interno, così come le diverse declinazioni della militanza, ponendo le basi per una nuova narrazione della lotta di classe. La regista Perla Sardella costruisce il film intorno alla dimensione collettiva, utilizzando il linguaggio cinematografico al servizio dell’ascolto: i primi piani delle sequenze girate nelle assemblee, che rievocano certi momenti del cinema di Ken Loach, e l’utilizzo dell’archivio rimettono al centro il lavoro e il conflitto come primo motore di cambiamento nella Storia”. (Alberto Diana per il Festival dei Popoli).

Domenica 12 ottobre ore 21.00 Centro Studi Sereno Regis, Sala Gabriella Poli, Via Giuseppe Garibaldi 13, Torino, ingresso libero. Terzo programma di proiezione dei film in concorso con a seguire premiazioni, intervengono le autrici e gli autori.

Rise Up di Caterina Salvadori (2025, 11’). Musa, un giovane commesso di origine africana, viene lasciato dalla proprietaria a gestire da solo un negozio di alimentari per la prima volta. La sua giornata prende una svolta inaspettata con l’arrivo di Omar e Sara, una coppia mista – lui senegalese, lei italiana, nel pieno di un flirt…

Sogni di Giulio Maroncelli (2025, 13′). Sogni è un cortometraggio che esplora il mondo onirico dei detenuti della Casa Circondariale di Velletri. Tra desideri mancati, paure e speranze, il film intreccia visioni interiori e conflitti tra razionalità e inconscio. Nato all’interno di un laboratorio creativo, il progetto dà voce a chi è privato della libertà, trasformando il carcere in uno spazio di espressione cinematografica.

A domani di Emanuele Vicorito (2025, 18’). Arturo da due anni è rinchiuso nel carcere minorile di Nisida. Durante dei lavori socialmente utili su una spiaggia, con fare accorto decide di allontanarsi. Dall’altra parte del muro Arturo incontra Catrine, un’affascinante turista in vacanza. Negli occhi della ragazza e tra le pagine di un libro, Arturo ritroverà il suo nuovo inizio.

Ho paura di disegnare mia madre di Oleksandra Horobets (2024, 9′). Il cortometraggio combina il gioco con la ricerca sulla memoria. Il lavoro si fonda su diverse contrapposizioni, come quelle tra pubblico e privato o tra potere e conflitto, per affrontare i segni culturali e la soggettività. Il film parte da un girato docu-educativo in 16mm realizzato nel 1984 in un orfanotrofio di Kharkiv (UA), e integra progressivamente parti animate legate alla riscrittura di racconti nati dalla memoria infantile dell’autrice, Oleksandra Horobets. La rimozione del suono nelle sequenze di found-footage suggerisce una riflessione sul passato coloniale.

L’Imfura di Jean Hilaire Juru (2025, 11′). L’Imfura è un corto documentario che racconta il viaggio di Juru, giovane afrodiscendente italo-ruandese, alla scoperta delle sue origini e del rapporto con il padre Ernest, la cui ferita del genocidio ruandese è ancora viva. Attraverso riavvicinamenti e riconnessione culturale, il film esplora la complessità dell’identità di un afrodiscendente in Italia.

Let me be your mirror di Noemi Gentiluomo (2025, 13’). Nel padiglione quattordici dell’ospedale psichiatrico di Santa Maria della Pietà, delle ragazze affrontano i propri disturbi alimentari sotto la supervisione e la cura del personale medico. La regista attraversa le storie di queste ragazze rendendo loro giustizia. Ad accompagnare le protagoniste in questo difficile percorso sono le lettere dei pazienti che un tempo abitavano quel padiglione, prima che il manicomio venisse chiuso con la legge Basaglia nel 1978. Riconoscersi nello specchio di quelle storie, sembra avere il potere di esorcizzare la solitudine della loro battaglia, illuminando il confine fragile tra cura e reclusione, identità e malattia.

Fame d’aria di Giulia Bettaglio (2025, 4’). “Grazie all’università Iulm e Corto Dorico ho avuto la possibilità di entrare nel carcere di massima sicurezza di Fossombrone (PU) e conoscere la storia, i pensieri e le prospettive di Onofrio, uno dei detenuti che ha aderito all’iniziativa. Il cortometraggio incontra l’umanità del protagonista, rimasto senza immagini nel carcere di massima sicurezza. Perchè quando la pena non ha fine non resta che respirare dentro. Questo corto è l’aria che resta del suo sguardo”.

Martedì 14 ottobre ore 21.00 CineTeatro Baretti, Via Giuseppe Baretti 4, Torino

Proiezione di Ciao bambino di Edgardo Pistone (2024, 97’), biglietti in prevendita a: QUESTO LINK

Sul finire dell’estate dei suoi diciannove anni Attilio (Marco Adamo), un ragazzo che vive a Napoli nel rione Traiano viene incaricato di proteggere Anastasia (Anastasia Kaletchuk) una giovane prostituta ucraina. Attilio, senza poterlo ammettere apertamente, se ne innamora. Quando il padre esce dal carcere ed è costretto a ripagare un debito consistente, Attilio si trova a scegliere tra l’amore per la ragazza e quello per il padre, mettendo in gioco la sua libertà e la sua vita fino a quel momento. Il regista Edgardo Pistone si collegherà in video a inizio serata e al termine della proiezione per il Q&A.

Giovedì 16 ottobre ore 20.30 Sa Lolla, Corso Umbria 28, Torino, ingresso libero

Trevico – Torino – Viaggio nel Fiat-Nam di Ettore Scola (1973, 101′) nella versione restaurata dalla Cineteca del Museo Nazionale del Cinema; la proiezione sarà preceduta dall’incontro Quando i migranti eravamo noi.

Fortunato Santospirito è un giovane che da Trevico migra nel Nord a Torino, dove gli hanno promesso un lavoro alla Fiat. Con taglio documentaristico, il film segue l’intrecciarsi delle vicende umane e politiche con cui il protagonista è costretto quotidianamente a misurarsi: l’alloggio, il razzismo, il lavoro, la nascita di una coscienza della propria realtà di sfruttato, l’amore esaltante e amaro e la necessità – tra delusioni e contrasti – di proseguire la battaglia in fabbrica per la difesa della propria dignità.

1 Ottobre 2025
News

LiberAzioni festival 2025: il programma completo

LiberAzioni – festival delle arti dentro e fuori | Dal 1° al 16 ottobre 2025 a Torino
Cinema, teatro, poesia, letteratura e workshop per un dialogo con il carcere
5° edizione biennale – INGRESSO LIBERO

Mercoledì 1 ottobre ore 18.00
Gallerie d’Italia, Piazza San Carlo 156, Torino

Tehachapi di JR (USA 2023, 92’) Anteprima regionale, prenotazione gratuita online sul sito di Gallerie d’Italia dal 24 settembre a: QUESTO LINK

Venerdì 3 ottobre ore 9.30 – Attività rivolta alle scuole in occasione della Giornata del Ricordo e dell’Accoglienza
Cinema Massimo, Via Giuseppe Verdi 18, Torino

L’ultima isola di Davide Lomma (2024, 74′) Anteprima regionale; prenotazioni online attraverso: QUESTO LINK

Venerdì 3 ottobre ore 19.30
CineTeatro Baretti, Via Giuseppe Baretti 4, Torino

Il pianto degli eroi – L’Iliade e le Troiane nel carcere di Bollate di Francesca Lolli e Bruno Bigoni (2024, 75’) Anteprima regionale in collaborazione con Torino Underground Cinefest, modalità di ingresso sul sito web del TUC

Sabato 4 ottobre ore 10.00 – 13.00
Lacumbia Film, Via Tesso 30, Torino

Masterclass di Enigma Residente condotta da Paola Bizzarri, scenografa David di Donatello
Per prenotazioni scrivere una mail a enigma.residente.torino@gmail.com

Sabato 4 ottobre ore 20.30
Teatro Don Orione, Piazza Eugenio Montale 18, Torino

Spettacolo teatrale Ma l’amore no con gli attori della Compagnia Voci Erranti della Casa di Reclusione di Saluzzo diretti da Grazia Isoardi e Marco Mucaria. È consigliata la prenotazione tramite la piattaforma Eventbrite di Associazione Museo Nazionale del Cinema a: QUESTO LINK

Domenica 5 ottobre ore 18.30
Lacumbia Film, Via Tesso 30, Torino

Abito di Confini. Muoversi Dietro le Quinte del Palcoscenico Italiano di Opher Thomson (2025, 40’), interviene l’autore, È consigliata la prenotazione tramite la piattaforma Eventbrite di Lacumbia Film a: QUESTO LINK

Lunedì 6 ottobre ore 10.00
Teatro della Casa Circondariale Lorusso e Cutugno di Torino – appuntamento rivolto alla popolazione detenuta

Restituzione del laboratorio di scrittura creativa condotto da Alessio Romano con la partecipazione dello scrittore e poeta Daniele Mencarelli e i rappresentanti della Cooperativa Arcobaleno

Lunedì 6 ottobre ore 20.45
Cinema Massimo, Via Giuseppe Verdi 18, Torino

Odissea Corrado con la regia al montaggio di Alberto Ruffino (2025, 45′) Anteprima nazionale in collaborazione con il Festival dell’Accoglienza, interviene l’autore. La proiezione sarà preceduta da Le mani di Re Mida (2024, 20′) prodotto dall’Associazione Il Tiglio e dalla Cooperativa L’Arcobaleno. È consigliata la prenotazione tramite la piattaforma Eventbrite di Associazione Museo Nazionale del Cinema a: QUESTO LINK

Martedì 7 ottobre ore 10.00 – EVENTO RIMANDATO
Teatro della Casa Circondariale Lorusso e Cutugno – spettacolo per la popolazione detenuta

Spettacolo teatrale Una piccola Odissea di e con Andrea Pennacchi accompagnato dal musicista Giorgio Gobbo

Martedì 7 ottobre ore 18.30
CineTeatro Baretti, Via Giuseppe Baretti 4, Torino

Presentazione del libro Gorgo CPR di Lorenzo Figoni e Luca Rondi alla presenza degli autori in sala e del sito web Liberante.it

Mercoledì 8 ottobre ore 21.00
Sa Lolla, Corso Umbria 28, Torino

Nella colonia penale di Gaetano Crivaro, Silvia Perra, Ferruccio Goia e Alberto Diana (2025, 85′); intervengono gli autori

Giovedì 9 ottobre
ore 9.30 Teatro della Casa Circondariale Lorusso e Cutugno di Torino, evento rivolto alla popolazione detenuta

ore 17.00 Campus Einaudi, Aula magna, Lungo Dora Siena 100, Torino, aperto al pubblico
Fly so far di Celina Escher (2021, 88’), alla presenza della regista e del Prof.re Claudio Sarzotti

Giovedì 9 ottobre ore 15.00 – 18.00
Centro Studi Sereno Regis, Sala Gabriella Poli, Via Giuseppe Garibaldi 13, Torino

Workshop di Enigma Residente sul riutilizzo creativo delle immagini d’archivio a cura del montatore Alberto Ruffino. Per prenotazioni scrivere una mail a enigma.residente.torino@gmail.com

Venerdì 10 ottobre ore 18.00
Binaria, Via Sestriere 34, Torino

Sarura di Nicola Zambelli (Italia 2022, 80’), appuntamento realizzato nell’ambito di IllustrAzioni per Gaza

Venerdì 10 ottobre ore 21.00
Centro Studi Sereno Regis, Sala Gabriella Poli, Via Giuseppe Garibaldi 13, Torino

Programma film fuori concorso: 11 GIORNI tra le mura del carcere di Nicola Zambelli (2024, 33’), Dove nasce il vento di Francesco Tomba (2021, 38’) e Domenica sera di Matteo Tortone (2024, 17’); intervengono gli autori

Sabato 11 ottobre ore 15.00 – 18.00
Centro Studi Sereno Regis, Sala Gabriella Poli, Via Giuseppe Garibaldi 13, Torino

Masterclass Enigma residente Comunicare un film con Edoardo Peretti, critico cinematografico.
Per prenotazioni scrivere una mail a enigma.residente.torino@gmail.com

Sabato 11 ottobre ore 18.30
Centro Studi Sereno Regis, Sala Gabriella Poli, Via Giuseppe Garibaldi 13, Torino

Primo programma proiezione dei film in concorso dei film, intervengono le autrici e gli autori: L’uomo più ricco del mondo di Raffaella Piemontese (2024, 3′), Sommersi di Gianmarco Pezzoli (2024, 18’), Ofarja di Ahmed Ben Nessib (2024, 15′), Come i pesci che non sanno respirare di Antonella Santarelli (2024, 15’), Giudizio sospeso di Lorenzo Maria Chierici (2025, 24′), I fiori dello spirito di Romeo e Alessio Gjokaj (2025, 5’), Il passaggio realizzato dai detenuti della Casa di Reclusione di Fossombrone (2024, 3’), Nella Mia Zona di Davide Vigore (2025, 29′)

Sabato 11 ottobre ore 21.00
Centro Studi Sereno Regis, Sala Gabriella Poli, Via Giuseppe Garibaldi 13, Torino

Secondo programma di proiezione dei film in concorso, intervengono le autrici e gli autori: Ricordi digitali x cuori in affanno di Luca di Paolo (2024, 15’), Limbo di Vincenzo Ardito e Damiano Nirchio (2025, 22’), Siamo A’mmare di Alessio Genovese (2024, 15’), Trasparenze di Mario Blaconà (2024, 7′), EXPOSÉ di Francesco Stefanoni e Beatrice Ciotoli (2025, 16′), Campo Libero di Cristina Principe (2025, 16′), SANDEEP! di Paolo Gentinella (2024, 14′)

Domenica 12 ottobre ore 18.30
Centro Studi Sereno Regis, Sala Gabriella Poli, Via Giuseppe Garibaldi 13, Torino

Portuali di Perla Sardella (Italia 2024, 81’), interviene l’autrice. Consegna della terza edizione del Premio Giovanni Panosetti. È consigliata la prenotazione tramite la piattaforma Eventbrite di Associazione Museo Nazionale del Cinema a: QUESTO LINK

Domenica 12 ottobre ore 21.00
Centro Studi Sereno Regis, Sala Gabriella Poli, Via Giuseppe Garibaldi 13, Torino

Terzo programma di proiezione dei film in concorso con a seguire premiazioni, intervengono le autrici e gli autori: Ho paura di disegnare mia madre di Oleksandra Horobets (2024, 9′), Rise Up di Caterina Salvadori (2025, 11’), Sogni di Giulio Maroncelli (2025, 13′), A domani di Emanuele Vicorito (2025, 18’), L’Imfura Jean Hilaire Juru (2025, 11′), Let me be your mirror di Noemi Gentiluomo (2025, 13’), Fame d’aria di Giulia Bettaglio (2025, 4’)

Martedì 14 ottobre ore 21.00
CineTeatro Baretti, Via Giuseppe Baretti 4, Torino

Proiezione di Ciao bambino di Edgardo Pistone (2024, 97’), biglietti in prevendita a: QUESTO LINK

Il regista Edgardo Pistone si collegherà in video a inizio serata e al termine della proiezione per il Q&A.

Giovedì 16 ottobre ore 20.30
Sa Lolla, Corso Umbria 28, Torino

Trevico – Torino – Viaggio nel Fiat-Nam di Ettore Scola (1973, 101′) nella versione restaurata dalla Cineteca del Museo Nazionale del Cinema. La proiezione sarà preceduta dall’incontro Quando i migranti eravamo noi con i saluti istituzionali di Gianvito Pontrandolfo, Vice Presidente della Circoscrizione 4 della Città di Torino e la partecipazione di Prospero Cerabona (tra i protagonisti del film di Scola e presidente Associazione Lucana Carlo Levi e Fondazione Amendola), Luigi Ratclif (Presidente Federazione Casa Puglia Piemonte), Matteo Mereu (Circolo Sardo Associazione Antonio Gramsci), Domenico Carretta (Assessore a Grandi Eventi e Sport della Città di Torino). Modera: Ilda Curti (già Assessora alle Politiche per l’Integrazione, Rigenerazione urbana città di Torino).

EXTRA FESTIVAL

Martedì 21 ottobre ore 17.45 in collaborazione con il Festival dell’Accoglienza
Palazzo Barolo, Via delle Orfane 7/A, Torino

La pena e la speranza: il carcere restituisce cittadini? Per partecipare prenota a: QUESTO LINK

Giovedì 23 ottobre ore 17.30 in collaborazione con il Festival dell’Accoglienza
Museo del Carcere Le Nuove, Via Paolo Borsellino 3, Torino

La speranza oltre le sbarre Per partecipare prenota a: QUESTO LINK

Dal 17 al 28 novembre in collaborazione con il Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università degli Studi di Torino
Campus Luigi Einaudi, Lungo Dora Siena 100, Torino

Mostra di immagini dal carcere prodotte all’interno del laboratorio di fotografia analogica condotto da Giovanni C. Lorusso con i detenuti del Liceo Primo della Casa Circondariale di Torino

LiberAzioni festival è promosso dall’Associazione Museo Nazionale del Cinema grazie al sostegno di Ministero della Cultura, Per Chi Crea, SIAE, Città di Torino, Circoscrizione 4 della Città di Torino, Fondazione CRT, Otto per Mille Battista, NovaCoop, Giemme e alla collaborazione con Antigone Onlus, Associazione Baretti, Associazione Luca Coscioni, Associazione sarda Antonio Gramsci Torino, Binaria, Breaking Jail, Cellula Coscioni Torino, Centro Studi Sereno Regis, Cooperativa Arcobaleno, Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università degli Studi di Torino, ETABETA scs, Extraliberi scs, Festival dell’Accoglienza, Fondazione Montessori Italia, Freedhome – store di economia carceraria, Gallerie d’Italia Torino, Kermasofia impresa sociale, KRIOL – studio legale, Lacumbia Film, Les Petites Madeleines, Museo Nazionale del Cinema, Parrocchia Don Orione – Santa Famiglia di Nazaret, Pastorale Migranti, Rewind Digital, Torino Underground Cinefest, Vento di Terra e Voci erranti.

16 Settembre 2025
News

LiberAzioni 2025: il comunicato stampa

Torna, per la sua quinta edizione biennale, LiberAzioni festival delle arti dentro e fuori il carcere che dal 1° al 16 ottobre proporrà film, spettacoli, presentazioni, laboratori a ingresso libero.

Tehachapi dell’artista e fotografo JR aprirà la manifestazione, organizzata dall’Associazione Museo Nazionale del Cinema (AMNC) presso la sala immersiva delle Gallerie d’Italia Torino. Poi, il festival si svilupperà in diversi luoghi della città. Tra gli appuntamenti principali è in programma lo spettacolo che andrà in scena presso il Teatro Don Orione sabato 4 ottobre alle 20.30, Ma l’amore no della compagnia Voci Erranti, composta dagli attori detenuti del carcere di Saluzzo con la regia di Grazia Isoardi e Marco Mucaria.

Lunedì 6 ottobre alle 20.45 il Cinema Massimo ospiterà, in collaborazione con il Festival dell’Accoglienza, l’anteprima nazionale di Odissea Corrado di Alberto Ruffino, un omaggio su tre schermi al regista indipendente Corrado Iannelli a cui è dedicato il primo premio del concorso cinema; durante la serata verrà proiettato Le mani di Re Mida, un viaggio di scoperta e trasformazione realizzato insieme alla compagnia integrata I Sognattori, in cui l’arte diventa strumento di inclusione e liberazione dalle difficoltà psichiche e sociali.

Il 7 ottobre l’attore Andrea Pennacchi, accompagnato dal musicista Giorgio Gobbo, porterà in scena uno spettacolo a beneficio della popolazione detenuta della Casa circondariale Lorusso Cutugno dove il 6 ottobre avverrà anche la restituzione del laboratorio di scrittura curato da Alessio Romano alla presenza dello scrittore e poeta Daniele Mencarelli. Il 9 ottobre, grazie alla collaborazione con il Dipartimento di Giurisprudenza, il Campus Einaudi ospiterà Celina Escher, regista di Fly so far, documentario dedicato alla condizione detentiva femminile in Salvador che, a marzo, è stato proiettato al Cinema Massimo al lancio del concorso cinematografico di LiberAzioni: le 25 opere selezionate saranno protagoniste al Centro Studi Sereno Regis dal 10 al 12 ottobre.

Martedì 14 ottobre Edgardo Pistone sarà ospite del CineTeatro Baretti per una masterclass e la proiezione del suo pluripremiato film d’esordio Ciao bambino. Chiuderà il festival Trevico-Torino – Viaggio nel Fiat-Nam di Ettore Scola, giovedì 16 ottobre ore 20.30 da Sa Lolla, sede dell’Associazione Antonio Gramsci; la proiezione del film scritto insieme a Diego Novelli sarà preceduta da incontro dedicato alle migrazioni di ieri e di oggi.

«Di carcere non si parla mai abbastanza. E se lo si fa, di solito è per emergenze, casi di suicidio, disastri vari – commenta Davide Ferrario, presidente onorario di AMNC –che accompagnano la vita quotidiana dei penitenziari italiani. Necessario continuare a cercare di attirare l’attenzione sui problemi; ma ancora più necessario provare a tirar fuori dal “pianeta carcere” quel che di buono ci si riesce a fare. LIberAzioni, già nella sua denominazione, mette l’accento su quello che si può produrre da “dentro”, ricordando che il sistema carcerario è una parte della società che lo produce. Anzi, paradossalmente, è proprio una sorta di specchio in un cui si riflettono, spesso deformati, i tratti del mondo di fuori».

«LiberAzioni, in questi 10 anni, ha portato avanti un grande progetto sociale di intervento sul carcere, di profilo nazionale, nel territorio piemontese e soprattutto presso la Casa circondariale Lorusso e Cutugno – dichiara Valentina Noya, direttrice di LiberAzioni – una visione e una missione che favoriscono l’osmosi, con azioni culturali incisive, tra un dentro e un fuori che nella prassi politica contemporanea si impongono invece come dicotomicamente distinti, quando fanno in realtà parte dello stesso mondo che è quello della nostra società sempre più polarizzata, diseguale, marginalizzante. Nelle nostre carceri abbiamo prevalentemente persone con problemi di dipendenze e psichiatrici: persone, insomma, che dovrebbero essere seguite dallo Stato, ma altrove. Noi tentiamo dal 2016 di ricercare risposte per condizioni complesse che fanno parte di un unico grande problema: la deresponsabilizzazione della politica nell’ambito del welfare. Le nostre carceri sono diventate il riflesso buio, il rimosso di problemi sociali che non si vogliono affrontare e per questo con cura e passione, con il mezzo universale e luminoso della cultura, noi agiamo lì per riaprire soprattutto il dialogo, per creare ponti. Lo facciamo da 10 anni faticosamente in rete con tutti: istituzioni, osservatori, personalità prestigiose e carismatiche, enti del terzo settore, famiglie di persone detenute, cooperative e associazioni che da molto più tempo di noi investono nella ricerca, nel lavoro e nella salvaguardia dei diritti di tutte le tipologie di persone private della libertà. Oggi le nostre azioni – che rivendichiamo come culturali e quindi intrinsecamente sociali – sono più che mai importanti perché nelle istituzioni pubbliche sentiamo una mancanza di interesse sia a livello locale che nazionale che si traduce in una incapacità di investire sulle condizioni di vita delle persone detenute e il loro reinserimento sociale. Nulla ci fa ben presagire in merito, perché nulla ci fa supporre che, oltre la retorica, l’eredità di Bruno Mellano e Monica Cristina Gallo sarà preservata. Ma come sosteneva Gramsci: “Sono pessimista con la ragione, ma ottimista con la volontà”. Restiamo aperti alla collaborazione con tutti e fiduciosi nella volontà di non abbandonare il sistema carcere a se stesso. Nonostante le difficoltà, noi continueremo come realtà indipendente a portare avanti le nostre azioni, a tutelare e soprattutto valorizzare l’enorme ricchezza che l’umanità privata della libertà personale può schiudere e insegnare».

I detenuti in scena fuori grazie alla compagnia Voci Erranti e un focus sui CPR

Ad aprire il festival sarà il film Tehachapi di JR, in programma alle Gallerie d’Italia il 1° ottobre alle ore 18. Alla proiezione, in anteprima regionale, si potrà assistere gratuitamente prenotando sul sito web della sede torinese del museo di Intesa Sanpaolo. LiberAzioni prosegue con diverse iniziative, tra cui lo spettacolo Ma l’amore no, atteso al Teatro Don Orione (piazza Eugenio Montale 18) sabato 4 ottobre alle ore 20.30. Si tratta del lavoro nato dal laboratorio teatrale con i detenuti di massima sicurezza della Casa di Reclusione di Saluzzo, curato da Voci Erranti. Al centro c’è la riflessione sul carcere come luogo non solo di privazione della libertà, ma anche di sospensione degli affetti e dell’amore, ridotti al silenzio da regole e tabù. I testi, nati dai pensieri dei detenuti, raccontano solitudine, desiderio e l’attesa delle compagne, moderne Penelopi. Con sincerità e dolore, emerge un bisogno universale: il diritto all’amore, anche dietro le sbarre. Martedì 7 ottobre ore 18.30 il CineTeatro Baretti ospiterà la presentazione del libro edito da Altreconomia, Gorgo Cpr. Tra vite perdute, psicofarmaci e appalti milionari di Lorenzo Figoni e Luca Rondi alla presenza degli autori in sala; durante l’incontro sarà presentato il sito web Liberante.it pensato per venire incontro alle esigenze primarie delle persone che tornano in libertà.

Andrea Pennacchi in scena dentro alla Casa Circondariale Lorusso e Cutugno

Insieme al musicista Giorgio Gobbo, l’attore Andrea Pennacchi farà il percorso inverso, rispetto al Voci Erranti, e sarà al Teatro della Casa Circondariale Lorusso e Cutugno per uno spettacolo dedicato ai detenuti. Porterà in scena Una piccola Odissea il 7 ottobre alle ore 10. L’attore ha incontrato il testo di Omero alle medie, quando il padre gli regala una copia rovinata dalla pioggia: tra Omero e Tolkien non vede differenze, entrambi narrano storie epiche. Nei personaggi riconosce i suoi cari: il padre tornato dal campo, la madre che resiste nell’attesa. L’Odissea, “racconto di racconti”, con la sua complessità narrativa, è pensata per la lettura più che per la scena. La narrazione parte dalla capanna di Eumeo, rifugio e punto di ripartenza, che per Pennacchi diventa eco dell’infanzia e origine del suo amore per il racconto.

Illustrazioni per Gaza e una mostra fotografica con gli scatti dei detenuti

Alla Libreria Binaria è aperta dal 26 settembre all’11 ottobre IllustrAzioni per Gaza, mostra collettiva che riunisce oltre 70 illustratori italiani e internazionali a sostegno dei progetti umanitari di Vento di Terra ETS per bambini e famiglie palestinesi. Nel programma di iniziative legate all’evento LiberAzioni propone, venerdì 10 ottobre alle 18, il film Sarura di Nicola Zambelli. Il documentario segue gli Youth of Sumud, giovani palestinesi che si oppongono all’occupazione israeliana con videocamere e azioni nonviolente, impegnati a riportare vita e dignità al villaggio di Sarura, nel Sud della Cisgiordania, testimoniando con forza la speranza di un futuro libero dalla violenza. Dopo il festival, dal 17 al 28 novembre,in collaborazione con il Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università di Torino, la Main Hall del Campus Luigi Einaudi accoglierà la mostra di immagini dal carcere prodotte all’interno del laboratorio di fotografia analogica condotto da Giovanni C. Lorusso con i detenuti del Liceo Primo della CC di Torino grazie al sostegno dell’Otto per Mille Battista.

Cinema per memoria, diritti, riflessioni e il concorso nazionale di LiberAzioni

Il festival ospita inoltre l’anteprima regionale de L’ultima isola di Davide Lomma (venerdì 3 ottobre ore 9.30, Cinema Massimo) proiezione speciale per le scuole in occasione della Giornata della Memoria e dell’Accoglienza con i Servizi Educativi del Museo del Cinema, Il pianto degli eroi di Francesca Lolli e Bruno Bigoni (venerdì 3 ottobre ore 19.30, CineTeatro Baretti) con il Torino Underground Cinefest, Abito di Confini di Opher Thomson (domenica 5 ottobre ore 18.30, Lacumbia Film), Nella colonia penale di Gaetano Crivaro, Silvia Perra, Ferruccio Goia e Alberto Diana, appena premiati a Locarno (mercoledì 8 ottobre ore 21.00, Sa Lolla), Portuali di Perla Sardella (domenica 12 ottobre ore 18.30, Centro Studi Sereno Regis); per l’occasione la regista riceverà la terza edizione del Premio Giovanni Panosetti, dedicato ad autrici e autori che abbiano saputo raccontare il mondo del lavoro. Il concorso cinematografico nazionale di LiberAzioni trova il suo cuore al Centro Studi Sereno Regis che dal 10 al 12 ottobre ospita le proiezioni dei film in gara e gli incontri con autrici e autori. Una rassegna che raccoglie cortometraggi e documentari provenienti da tutta Italia, molti dei quali realizzati in collaborazione con istituti penitenziari, per raccontare con sguardi inediti i temi del carcere, dei diritti e delle marginalità. Sono ben quattro i riconoscimenti offerti dal festival: il Primo Premio Corrado Iannelli da 1.500 €, assegnato da una giuria mista composta dai registi Fabio Bobbio e Luigi D’Alife, dall’esercente Cristina Voghera, dalla ricercatrice universitaria di Antigone Serena Ramirez e da da otto detenute e detenuti bibliotecari della Casa Circondariale di Torino: Angela, Raffaele, Fabio, Andrea, Enrico, Carlo, Giuseppe e Marco coordinati da Marco Monfredini; il Premio Marina Panarese da 1.000 €, destinato ad autori di origine straniera o stranieri residenti in Italia, assegnato da Nikolas Candido, Manuel Infantino Almeida e Chaimaa Haffou. Il Premio Giovani da 1.000 €, grazie al sostegno di Nova Coop, scelto da dieci giovani cineasti che stanno partecipando a Enigma Residente. Chiude il palmares la novità del Premio Giemme, grazie alla preziosa collaborazione con l’importante azienda del territorio che realizza prodotti di merchandising e gadget promozionali: il riconoscimento consiste nella fornitura di servizi messi a disposizione da Lacumbia Film.

Quattro momenti formativi e tre film fuori concorso

Il festival offre quattro momenti formativi gratuiti resi possibili grazie al progetto Enigma Residente sostenuto dal bando Per Chi Crea, promosso dal Ministero della Cultura e SIAE. Sabato 4 ottobre alle 10.00 Paola Bizzarri, premio David di Donatello, condurrà un workshop di scenografia presso Lacumbia Film; giovedì 9 ottobre ore 15.00 il montatore Alberto Ruffino curerà approfondimento sul riutilizzo creativo delle immagini d’archivio al Centro Studi Sereno Regis; sabato 11 ottobre ore 15.00 , sempre al Regis, il critico cinematografico Edoardo Peretti terrà la masterclass Comunicare un film. Infine martedì 14 ottobre ore 18.00 il regista Edgardo Pistone parlerà del suo cinema al CineTeatro Baretti, prima della proiezione serale di Ciao bambino, vincitore del Globo d’Oro come migliore opera prima. Per prenotazioni scrivere una mail a enigma.residente.torino@gmail.com

Venerdì 10 ottobre ore 21.00 sul grande schermo del Centro Studi Sereno Regis saranno proiettati i film fuori concorso alla presenza degli autori: 11 GIORNI tra le mura del carcere di Nicola Zambelli, Dove nasce il vento di Francesco Tomba e Domenica sera di Matteo Tortone, vincitore del David di Donatello per il miglior cortometraggio.

L’illustrazione di quest’anno

Arianna Vairo, grazie al sostegno dell’Otto per Mille Battista, ha tenuto per LiberAzioni un laboratorio di sei incontri a un gruppo di donne detenute nel carcere di Torino, tra luglio e agosto 2025. Il fulcro è stata la creazione di uno spazio-tempo di sollievo privo di giudizio, dove potesse succedere un’introduzione al metodo immaginativo dell’artista, per accedere a un nuovo linguaggio espressivo, attraverso l’esplorazione di materie cromatiche, guidata nell’ispirazione dall’energia degli elementi primari alla vita. Da questo percorso in carcere nasce l’illustrazione per il festival che segue l’opera realizzata da Vairo per il lancio del concorso. 

Arianna Vairo nasce a Milano nel 1985, disegnatrice da sempre. L’ultimo libro da lei illustrato ha vinto il premio Andersen 2023. Nel 2024 espone Circadiana, serie di grandi acquerelli, a Ratatà Festival, nella Biblioteca Planettiana di Jesi. Ha collaborato tra gli altri con Marina Abramović, Virgilio Sieni, «The New York Times»; le sue immagini sono pubblicate da Nuages, Fondazione Feltrinelli, Topipittori; ha dipinto un’opera murale presso l’Università Bocconi. Dal 2014 insegna tecniche incisorie presso lo IED di Milano.

LiberAzioni festival è promosso dall’Associazione Museo Nazionale del Cinema grazie al sostegno di Ministero della Cultura, Per Chi Crea, SIAE, Città di Torino, Circoscrizione 4 della Città di Torino, Fondazione CRT, Otto per Mille Battista, NovaCoop, Giemme e alla collaborazione con Antigone Onlus, Associazione Baretti, Associazione Luca Coscioni, Associazione sarda Antonio Gramsci Torino, Binaria, Breaking Jail, Cellula Coscioni Torino, Centro Studi Sereno Regis, Cooperativa Arcobaleno, Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università degli Studi di Torino, ETABETA scs, Extraliberi scs, Festival dell’Accoglienza, Fondazione Montessori Italia, Freedhome – store di economia carceraria, Gallerie d’Italia Torino, Kermasofia impresa sociale, KRIOL – studio legale, Lacumbia Film, Les Petites Madeleines, Museo Nazionale del Cinema, Parrocchia Don Orione – Santa Famiglia di Nazaret, Pastorale Migranti, Rewind Digital, Torino Underground Cinefest, Vento di Terra e Voci erranti.

15 Settembre 2025
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