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News

Un’altra vita. Al di là dei ‘bla bla’ sui braccianti africani

Giovedì 13 febbraio, dalle ore 18 alle ore 20, al Centro Studi Sereno Regis, presentazione del volume Un’altra vita. Al di là dei ‘bla bla’ sui braccianti africani di Andrea Fenoglio. Assieme al’autore interverranno: Maurizio Veglio – Associazione Studi Giuridici Immigrazione (ASGI) e Francesco Ciafaloni – rivista Gli Asini

La presentazione fa parte del ciclo “Vie della seta: diaspore, migrazioni, contaminazioni” ed è organizzata da Carovane Migranti, Associazione Nazionale Museo del Cinema, Centro Studi Sereno Regis e La Terra Che Connette.

“Lassè e Casimir sono due ragazzi molto diversi tra loro. Uno arriva dal Mali e l’altro dalla Costa d’Avorio. Si trovano entrambi al PAS di Saluzzo. PAS sta per Prima Accoglienza Stagionali. È una risposta istituzionale per accogliere una parte dei migranti africani che ogni primavera accorrono nella piccola città di Saluzzo per raccogliere albicocche, pesche, mele, pere, mirtilli, susine, kiwi del secondo comparto frutticolo italiano. Il PAS è una caserma restaurata. Lassè arriva a Saluzzo che è già tutto al completo, allora monta la sua piccola tenda sotto i viali, vicino alla grande struttura di accoglienza. Casimir è invece un immigrato perfettamente integrato. Dopo solo un anno dal suo arrivo in Italia fa già da mediatore culturale ed è sotto contratto con la Cgil. Il libro racconta le loro testimonianze, svelando i percorsi che li hanno portati in Italia e poi, in Piemonte.

Le storie di Lassè e Casimir non parlano solo di un mondo esotico al di là del mediterraneo. Con l’incedere della narrazione, si scopre che le terre dalle quali provengono, sono molto più legate alle nostre, di quanto crediamo. E anche il nostro benessere e le nostre prospettive di futuro, sono legati indissolubilmente all’esito delle loro avventure esistenziali. Come spiegò Edward Said in “Cultura e imperialismo” già nel 1993, “La liberazione non è nelle culture stabilite e asservite, ma nelle energie decentrate e esuli che oggi si incarnano nel migrante”.

Gli incontri sono aperti al pubblico fino a esaurimento dei posti disponibili. Per informazioni: Enzo Ferrara: 3398555744 enzoferrara@serenoregis.org – Centro Studi Sereno Regis tel. 011 532824

28 Gennaio 2020
News

Rovi di mare. Visioni di un orizzonte in bilico

ROVI DI MARE · Visioni di un orizzonte in bilico”

In memoria del 3 ottobre 2013 e di tutti i naufragi che seguirono

30 GENNAIO | 28 FEBBRAIO 2020

Dal martedì al venerdì h.14 – 19 | EMERGENCY INFOPOINT TORINO | C. Valdocco 3

INGRESSO LIBERO

Giovedì 30 gennaio 2020 alle ore 18, inaugurazione della mostra d’arte contemporanea “ROVI DI MARE · Visioni di un orizzonte in bilico” con opere di Petra Probst e Flavio Tiberti all’Infopoint EMERGENCY di TORINO. Oltre 20 ingrandimenti fotografici sul mondo del mare, scatti di gioia e di dolore di un cammino di popoli senza fine. Un incastro di proposte di riflessioni, attraverso immagini di impatto immediato e fotografie silenziose e introspettive. Organizzata dai volontari di EMERGENCY Torino e dai due artisti Petra Probst e Flavio Tiberti, in collaborazione con Associazione Museo Nazionale del Cinema e GLOBAL RIGHTS. Quale premessa a un percorso di collaborazione tra il Museo diffuso della Resistenza e Emergency, alcune fotografie saranno esposte in Galleria delle Immagini, al Polo del ‘900″, presso la sede del Museo, dal 30 gennaio al 9 febbraio (martedì – domenica ore 10-18, giovedì ore 14-22, lunedì chiuso, ingresso libero).

All’inaugurazione presso l’Infopoint EMERGENCY alle ore 18, insieme agli artisti, interverranno Roberto Mastroianni, presidente del Museo Diffuso della Resistenza di Torino, Angela Vinci, referente del gruppo EMERGENCY di Torino e Paola Feo, responsabile coordinamento nazionale volontari di EMERGENCY.

A seguire un rinfresco per tutti i partecipanti.

La mostra ha percorso un lungo viaggio partendo dalla Sicilia quasi 5 anni fa. Primo luogo espositivo è nel 2015 a Sciacca, presso il suggestivo Palazzo Fazello. Nel 2017 fa tappa al Mu.MA di Genova, Istituzione Musei del Mare e delle Migrazioni nelle prestigiose sale della Commenda San Giovanni di Prè, in passato luogo di accoglienza, stazione marittima e ospedale per pellegrini e indigenti.

Ora approda presso l’Infopoint di EMERGENCY a Torino, luogo d’incontro cittadino dell’associazione che, dal 1994, promuove una cultura di pace e porta aiuto alle vittime civili delle guerre e della povertà.

Petra Probst e Flavio Tiberti, due artisti di lunga esperienza, sono partiti dallo scorcio del Mar Mediterraneo divenuto preziosa ispirazione per la loro ricerca artistica e, dopo Sciacca e Genova, giungono a Torino.  Hanno scelto EMERGENCY per il suo coinvolgimento attivo, accogliente coi viaggiatori di ogni estrazione e migrazione, per esporre la mostra “ROVI DI MARE. Visioni in orizzonti in bilico”, in cui il mare rappresenta un’allegoria dai confini fluttuanti.

L’esposizione bi-personale si compone di una ventina di ingrandimenti fotografici in parte su supporti fluttuanti, simili a vele che ritraggono il mondo intorno al mare. Una sorta di via crucis, nell’accezione di crocevia dell’eterno cambiamento. È luogo di passaggio, fonte di gioia e dolore: un simbolo di irrequietezza, di cammino di popoli, è la prova attuale e concreta dello sconvolgimento dei paesi, di società al confine tra la vita e la morte. Pur non mostrando immagini di cronaca lo sguardo è rivolto verso l’esodo epocale dei profughi sulle rotte del Mar Mediterraneo.

I due artisti presentano un dialogo tra immaginazione e percezione, tra equilibri e instabilità come tra visibile e invisibile, presenza e assenza. Una visione e rappresentazione della realtà del mare e della vita che lo popola e circonda attraverso chiavi di lettura diverse ma complementari: un caleidoscopio di spigolature e smussature, alla ricerca dell’anima e armonia comune. Rispettando il perenne movimento tra alte maree e calme piatte, il pensiero si dirige al concetto di crisi – nell’accezione di continua trasformazione – grazie all’utilizzo di immagini metaforiche, esemplari della memoria e identità culturale individuale e collettiva.

La mostra sarà aperta fino al 28 FEBBRAIO 2020

Dal martedì al venerdì h.14– 19 | EMERGENCY INFOPOINT TORINO | C. Valdocco 3

EVENTI DELLA MOSTRA

GIOVEDÌ 30 GENNAIO 2020 ore 18-19 30

Inaugurazione con gli artisti Petra Probst e Flavio Tiberti; Roberto Mastroianni, presidente del Museo Diffuso della Resistenza di Torino; Paola Feo e Angela Vinci di Emergency

GIOVEDÌ 06 FEBBRAIO 2020, ore 18-19 30

Poetry Reading di e con Paola Casulli

GIOVEDÌ 13 FEBBRAIO 2020, ore 18-19.30

Proiezione

MOVIMENTO di Armando Ceste

lL FUOCO NELLA FORESTA di Nicola Moruzzi

Presentazione di Emergency Programma Italia

GIOVEDÌ 20 FEBBRAIO 2020, ORE 18-19 30

Presentazione del libro

CERCAVO LA FINE DEL MARE

Incontro con l’autrice Martina Castigliani

GIOVEDÌ 27 FEBBRAIO 2020, ore 18-19.30

FINISSAGE della mostra

ONDE: Concerto benefit con il trio Gambino, Gianoglio, Leone

In concomitanza con l’inaugurazione della mostra uscirà una edizione speciale della rivista online di GLOBAL RIGHTS dal titolo ROVI DI MARE, Mediterraneo, cimitero dei senza nome. Oltre a contenere le immagini della mostra, la rivista conterrà testi di Ronan Bennett, Alex Zanotelli, Alessandro Metz, Emergency e tanti altri.

20 Gennaio 2020
News

AffiDarsi 3: date e film della rassegna dedicata all’affidamento familiare

Il ritorno di Mary Poppins inaugura la terza edizione di AffiDarsi un progetto curato dall’Associazione Museo Nazionale del Cinema e sostenuto dalla Città di Torino, Casa dell’Affidamento e Fondazione CRT. La rassegna cinematografica fa parte di un più ampio progetto che include un percorso creativo di video partecipativo per ragazzi in affidamento familiare coordinato dai formatori Valentina Noya e Vieri Brini.

Il primo appuntamento è in programma per domenica 26 gennaio alle ore 15,00 presso il Centro Studi Sereno Regis (Via Garibaldi 13 a Torino) con l’anteprima assoluta del nuovo spot sull’affidamento familiare, realizzato dal videomaker Jacopo Ficulle. A seguire sarà proiettato Il ritorno di Mary Poppins di Rob Marshall che deve molto al suo percorso cinematografico alla pellicola originale Disney del 1964: “La prima volta avevo quattro anni, per me è stato un evento epocale vedere questo film con Julie Andrews su un grande schermo. I miei genitori hanno portato tutta la famiglia al cinema e ricordo ancora la visione in sala, la sensazione meravigliosa, la magia, i colori, la musica, i balli, tutto! Mi ha segnato: è stato l’inizio del mio amore per il musical!”

La rassegna proseguirà sempre alle 15,00 per altre tre domeniche in cui si alterneranno due location: il secondo appuntamento infatti è previsto al CineTeatro Baretti (Via Baretti 4, Torino) con Ernest & Celestine delicatissima animazione franco-belga scritta da Daniel Pennac dove Claudio Bisio e Alba Rohrwacher hanno prestato le loro voci ai due simpatici protagonisti; per il terzo si torna di nuovo al Centro Studi Sereno Regis per assistere alla proiezione di Solo cose belle curiosa commedia indipendente italiana prodotta dalla Comunità Papa Giovanni XIII che parla di accoglienza e inclusione. A chiudere la rassegna al CineTeatro Baretti sarà Lion – la strada verso casa, storia vera di Saroo Brierley emblematica per le tematiche filo rosso della rassegna, interpretato da Dev Patel (lanciato da Danny Boyle in The Millionaire), Rooney Mara e Nicole Kidman; il film ha ricevuto sei candidature agli Oscar del 2017.

Tutti gli appuntamenti sono a ingresso libero fino a esaurimento posti disponibili in sala.

Ernest & Celestine

“Il Comune di Torino – dichiara Sandra Patt, un’assistente sociale della Casa dell’Affidamento – promuove l’affidamento familiare fin dal 1976 e lo ritiene lo strumento più appropriato per la tutela dei bambini che, per motivi diversi, non possono vivere, temporaneamente, con la loro famiglia di nascita. Nel 2018 la Città ha realizzato complessivamente 364 progetti di affido di cui 110 avviati per la prima volta. Per questo è necessario diffondere sempre più la cultura dell’affidamento familiare sollecitando nuove famiglie ad intraprendere questa importante esperienza di genitorialità sociale. La solida collaborazione con l’Associazione Museo Nazionale del Cinema vuole pertanto raggiungere l’importante obiettivo di sensibilizzare sempre più famiglie per l’accoglienza di bambini o ragazzi.”

“L’idea di AffiDarsi 3è quella di consolidare un percorso di formazione intenso al videomaking partecipativo – dichiara Valentina Noya, formatrice al video partecipativo e progettista dell’AMNC – contemplando ancora il coinvolgimento di ragazzi come era stato per il primo progetto AffiDarsi con la finalità che sia una generazione a raccontarsi autonomamente: adolescenti le cui strade sarebbero state forse diverse se non fossero entrati in affido; in modo da generare consapevolezza profonda rispetto al valore del servizio. Il primo processo di creazione è stato condotto da esperti di scrittura, psicologi e facilitatori alla metodologia in cui i partecipanti, quasi tutti minorenni allora, hanno compiuto una formazione in cui ognuno ha appreso come ideare, scrivere una sceneggiatura, recitare, riprendere e svolgere i ruoli tecnici del cinema, sperimentando la realizzazione del cortometraggio Mia. La valenza del primo progetto sociale audiovisivo AffiDarsi si è concretato nella capacitazione e nell’empowerment di giovani minori in affidamento familiare attraverso un percorso ludico ed esperienziale di co-costruzione di un prodotto cinematografico, grazie a una formazione estremamente incentivante alla futura professionalizzazione nel settore. É questo target di ragazzi che vogliamo continuare a coinvolgere in un processo di responsabilizzazione e documentazione delle proprie valorose, seppur complesse, esperienze di vita”.

AffiDarsi 3 è un progetto a cura dell’Associazione Museo Nazionale del Cinema sostenuto dalla Città di Torino – Divisione Servizi Sociali, Servizio Minori e Famiglie, Casa dell’Affidamento, Fondazione CRT e realizzato in collaborazione con Agave. Agency of video empowerment, Centro Studi Sereno Regis, CineTeatro Baretti, Condividere – Comunità Papa Giovanni XXIII.

Solo cose belle

> Domenica 26 gennaio ore 15,00 Centro Studi Sereno Regis, Sala Poli, via Garibaldi 13, Torino,

Il ritorno di Mary Poppins di Rob Marshall (USA 2018, 130′)

Mary Poppins torna per aiutare la nuova generazione della famiglia Banks a ritrovare la gioia di vivere e il senso della meraviglia che mancano dalle loro vite a seguito di una perdita personale. Diretto da Rob Marshall e sceneggiato da David Magee a partire da un soggetto firmato da Magee, Marshall e John DeLuca, e basato sui romanzi di Mary Poppins scritti da P.L. Travers, il film è interpretato da Emily Blunt (che interpreta Mary Poppins), Lin-Manuel Miranda (Jack), Colin Firth (William Weatherall Wilkins) e Meryl Streep (Cugina Topsy).

> Domenica 2 febbraio ore 15,00 CineTeatro Baretti, via Baretti 4, Torino,

Ernest & Celestine di Stéphane Aubier e Vincent Patar (Francia, Belgio e Lussemburgo 2012, 80′)

Il film racconta la storia di un orso grande e grosso che sogna di fare l’artista e di una topolina che non vuole fare la dentista. Nel convenzionale mondo degli orsi, fare amicizia con un topo non è certo cosa ben vista. Nonostante questo, Ernest, un orso che vive ai margini della società facendo il clown e il musicista, accoglie in casa sua la piccola topolina Celestine, orfanella fuggita dal mondo sotterraneo dei roditori. Queste due creature solitarie cercando sostegno e conforto uno nell’altra scardinano le regole dei loro rispettivi mondi creando scompiglio così nell’ordine costituito.

> Domenica 9 febbraio ore 15,00 Centro Studi Sereno Regis, Sala Poli, Via Garibaldi 13, Torino,

Solo cose belle di Kristian Gianfreda (Italia 2019, 84′)

Solo cose belle è la storia di Benedetta, una popolare ragazza sedicenne, e del suo incontro con una bizzarra casa famiglia appena arrivata nel suo paese dell’entroterra romagnolo. La Casa – rumorosa e stravagante – conta un papà e una mamma, un richiedente asilo appena sbarcato, una ex-prostituta con una figlia piccola, un giovanissimo ex carcerato, due ragazzi con gravi disabilità e il figlio naturale della coppia. Benedetta, invece, è la figlia del sindaco, costretta ad adeguarsi a un ruolo sociale che, come scoprirà in seguito, non le piace affatto e a un ideale di perfezione, anche estetico, che la rende infelice. È proprio lei che – attraverso la storia d’amore con Kevin, uno dei ragazzi della Casa – guida lo spettatore in un “mondo ai margini” in cui tutti sembrano “sbagliati” o “difettosi”, ma in realtà sono solo semplicemente molto umani.

Lion

> Domenica 16 febbraio ore 15,00 CineTeatro Baretti, via Baretti 4, Torino,

Lion – la strada verso casa di Garth Davis (Australia, USA, UK 2016, 118′)

Il film racconta l’incredibile storia vera di Saroo, un bambino indiano che a cinque anni finisce sul treno sbagliato e si perde a Calcutta. Viene ritrovato dalle autorità ma non riesce a spiegare il suo luogo di provenienza, ha soltanto in mente l’immagine della stazione dalla quale era partito. Viene quindi adottato da una coppia australiana. Molti anni dopo, ormai adolescente, decide utilizzando Google Earth, di analizzare una per una tutte le stazioni ferroviarie dell’India finché non riesce a trovare quella giusta e a ricongiungersi con la famiglia di origine in un emozionante finale.

16 Gennaio 2020
News

The Milky Way in anteprima al Cinema Massimo

È in programma lunedì 10 febbraio alle 21 al cinema Massimo la prima nazionale di “The Milky Way” di Luigi D’Alife, organizzata in collaborazione con l’Associazione Museo Nazionale del Cinema. Dopo la proiezione incontro con l’autore e lo staff tecnico e artistico del film (ingresso euro 7,50 e 5,00).

Il documentario (Italia 2020 – SMK Factory, 84′, DCP, col) è stato realizzato sulle Alpi tra Italia e Francia, dove ogni giorno decine di persone provano a superare una linea immaginaria chiamata confine. In mezzo alla neve, tra piste da sci e turismo, il racconto di una storia dove nessuno si salva da solo.

L’appuntamento è realizzato in collaborazione con ANPI Alta Valle di Susa, Associazione ArTeMuDa, Centro Studi Sereno Regis, Il Pulmino Verde, Unione Culturale Franco Antonicelli, Volere la luna e la Media partnership di Agenda del Cinema a Torino.

Il regista

Luigi D’Alife, classe 1986 di origine crotonese, è documentarista e regista. Inizia la sua attività da videomaker realizzando reportage e instant-video su tematiche sociali e di attualità. Implementa la sua attività appassionandosi alla questione curda ed a quella dei confini. A settembre 2015 fa parte della prima delegazione internazionale ad entrare nella città di Cizre, documentando gli effetti del coprifuoco e realizzando il corto-documentario “Il massacro di Cizre” (2015 – 16′). Nel Marzo del 2016 parte nuovamente alla volta della Siria per realizzare un film sul confine turco-siriano. Pubblica il suo primo lungometraggio “Binxet – Sotto il confine” (2017 – 94′), che racconta la condizione del popolo curdo che subisce la violenza dell’esercito turco in Kurdistan dopo l’accordo stretto tra Unione Europea e Turchia. All’inizio del 2018 è di nuovo sul confine, quello tra Italia e Francia, per raccontare il viaggio dei migranti sui valichi alpini. Realizza alcuni brevi reportage per il programma TV “Propaganda live” e il docu- reportage “Il confine occidentale” (2018 – 20′). Alla fine del 2018 entra a far parte del collettivo SMK Videofactory con il quale realizza il suo secondo lungometraggio, “The Milky Way”.

Sinossi

Le Alpi occidentali tra Italia e Francia sono state nel corso dei secoli una frontiera naturale, così come un luogo di passaggio e incontro. I suoi colli costituiscono terra di connessione, mediazione tra popoli e culture differenti. La storia più recente ci racconta come negli ultimi 200 anni siano stati gli italiani ad attraversare clandestinamente il confine per andare a cercare lavoro in Francia, mentre oggi è diventata una rotta utilizzata anche dai migranti di origine africana.

Le recenti politiche di chiusura dei confini interni europei hanno spinto le persone migranti alla ricerca di strade meno battute per lasciare l’Italia e proseguire il viaggio oltre il confine con la Francia, spingendoli a passare tra i sentieri di alta montagna come quelli che costeggiano gli impianti del comprensorio sciistico “La via lattea”, proprio sul confine tra Claviere (IT) e Monginevro (FR).

Durante il giorno le piste da sci sono luogo di divertimento, sport e svago; di notte, si trasformano in un teatro di paura, pericolo e violazione dei diritti umani: i migranti, poco preparati e mal equipaggiati, imboccano i sentieri sfidando il buio, il freddo e i controlli delle autorità francesi, rischiando la vita.

“The Milky Way” è un film corale che, attraverso il racconto di attivisti, degli abitanti delle montagne, la ricostruzione storica in graphic novel animata dell’emigrazione italiana degli anni ’50, le storie dei migranti messi al sicuro dai solidali sui due lati del confine, getta luce sull’umanità che riaffiora quando il pericolo imminente riattiva la solidarietà, con la convinzione che nessuno si possa lasciare indietro. Nessuno si salva da solo.

15 Gennaio 2020
News

Masterclass gratuita di Video partecipativo con Cristina Maurelli

Cristina Maurelli presenta Video Partecipativo, il primo manuale italiano che raccoglie le metodologie e le esperienze confluite nel PV CODE. In collaborazione con il primo Festival Internazionale di Video Partecipativo di Monza, promosso da Liberi Svincoli e dalla sua Direttrice Giorgia Mosca, la pubblicazione, edita da Dino Audino editore, è presentata in anteprima regionale presso il Centro Studi Sereno Regis (Via Garibaldi 13, Torino) mercoledì 22 gennaio a partire dalle ore 18,00 dall’Associazione Museo Nazionale del Cinema (AMNC) nell’ambito dei progetti parole&cinema, Agave. Agency at video empowerment e LiberAzioni festival. 

La presentazione del manuale avviene in modo informale e interattivo, mostrando esempi di film partecipativi realizzati, immagini fotografiche e slide esplicative. In questo modo diventa semplice e coinvolgente raccontare come tutti possano narrare in forma collettiva una storia rilevante per la propria comunità.

Programma della serata
h 18,00 presentazione del libro con l’autrice;
h 19,30 aperitivo a offerta libera a sostegno delle attività gratuite del Centro Studi Sereno Regis;
h 20,45 proiezione di case studies e dibattito con i partecipanti.

Moderano l’incontro con Cristina Maurelli il critico cinematografico Edoardo Peretti e Valentina Noya, facilitatrice al video partecipativo con il metodo InsightShare, entrambi dell’AMNC.

Obbligatoria e gratuita la prenotazione alla mail: videopartecipativotorino@gmail.com

11 Gennaio 2020
News

Ricordando Lorenza Mazzetti

Nel 2015 l’Amnc ha avuto l’onore di consegnare il premio Maria Adriana Prolo a Lorenza Mazzetti, cineasta raffinata, intellettuale inquieta, donna straordinaria. Ad accompagnare questo riconoscimento è stato un numero speciale di Mondo Niovo, curato da Caterina Taricano e Matteo Pollone; un numero in cui Lorenza si è raccontata come artista e come persona (nella densa intervista firmata da Francesco Frisari) e che ha ispirato anche gli interventi di Micaela Veronesi e Steve Della Casa. Vogliamo dunque salutarla rendendo ancora una volta vive le sue parole, mettendo a disposizione il numero della rivista a lei dedicato.

Ciao Lorenza e grazie per tutto quello che ci hai dato.

7 Gennaio 2020
News

I migliori film del 2019 per l’AMNC

Trionfa la Corea del Sud! Chang-dong Lee e Bong Joon-Ho, i due maestri del cinema coreano contemporaneo, finiscono sul podio della classifica ottenuta sommando i voti dei sette soci dell’Associazione Museo Nazionale del Cinema che hanno scelto i loro cinque film del 2019.

BURNING di Chang-dong Lee (miglior film per due dei sette votanti) ha superato di una lunghezza IL TRADITORE di Marco Bellocchio, 16 punti il primo e 15 punti il secondo. Sul gradino più basso del podio un ex aequo che vede coabitare la Palma d’Oro di Cannes, PARASITE di Bong Joon-ho, e il Leone d’Oro di Venezia, JOKER di Todd Phillips.

BURNING di Chang-dong Lee

Folta la presenza italiana nella parte alta della classifica: due documentari al quinto posto, CHE FARE QUANDO IL MONDO È IN FIAMME? di Roberto Minervini e SELFIE di Agostino Ferrente, un film d’animazione all’ottavo, LA FAMOSA INVASIONE DEGLI ORSI IN SICILIA di Lorenzo Mattotti, e due film di grande impatto al nono posto, RICORDI? di Valerio Mieli e LA PARANZA DEI BAMBINI di Claudio Giovannesi.

Una curiosità: anche lo scorso anno i due vincitori ex aequo totalizzarono 16 punti, CORPO E ANIMA di Ildyko Enyedi e LA CASA SUL MARE di Robert Guédiguian.

IL TRADITORE di Marco Bellocchio

1. BURNING di Chang-dong Lee 16 punti

2. IL TRADITORE di Marco Bellocchio 15 punti

3. PARASITE di Bong Joon-ho ex aequo con JOKER di Todd Phillips 8 punti

5. CHE FARE QUANDO IL MONDO È IN FIAMME? di Roberto Minervini ex aequo  con LA LLORONA di Jayro Bustamante, SELFIE di Agostino Ferrente 6 punti

8. LA FAMOSA INVASIONE DEGLI ORSI IN SICILIA di Lorenzo Mattotti 5 punti

9. RICORDI? di Valerio Mieli, C’ERA UNA VOLTA… A HOLLYWOOD di Quentin Tarantino, LA PARANZA DEI BAMBINI di Claudio Giovannesi, THE IRISHMAN di Martin Scorsese 4 punti

10. TOUCH ME NOT di Adina Pintillie, DOLOR Y GLORIA di Pedro Almodovar, YESTERDAY di Danny Boyle, THE GREAT HACK di  Karim Ame e Jehane Noujaim, BENVENUTI A MARWEN di Robert Zemeckis 3 punti  

15. DOVE BISOGNA STARE di Daniele Gaglianone, THE DISTANT BARKING OF DOGS di Simon Lereng Wilmont, MOTHERLESS BROOKLYN di Edward Norton 2 punti

18. STAR STUFF di Milad Tangshir, TRAMONTO di Laszlo Nemes, LA FAVORITA di Yorgos Lanthimos, LA DONNA ELETTRICA di Benedikt Erlingsson e RITRATTO DELLA GIOVANE IN FIAMME di Céline Sciamma 1 punto

PARASITE di Bong Joon-ho

Le classifiche dei votanti

Marco Mastino

1) IL TRADITORE di Marco Bellocchio
2) PARASITE di Bong Joon-ho
3) TOUCH ME NOT di Adina Pintillie
4) DOVE BISOGNA STARE di Daniele Gaglianone
5) LA FAMOSA INVASIONE DEGLI ORSI IN SICILIA di Lorenzo Mattotti

Davide Mazzocco

1) BURNING di Chang-dong Lee
2) RICORDI? di Valerio Mieli
3) DOLOR Y GLORIA di Pedro Almodovar
4) THE DISTANT BARKING OF DOGS di Simon Lereng Wilmont
5) PARASITE di Bong Joon-ho

Valentina Noya

1) LA LLORONA di Jayro Bustamante
2) CHE FARE QUANDO IL MONDO È IN FIAMME? di Roberto Minervini
3) YESTERDAY di Danny Boyle
4) C’ERA UNA VOLTA… A HOLLYWOOD di Quentin Tarantino
5) STAR STUFF di Milad Tangshir

Giulio Pedretti

1) IL TRADITORE di Marco Bellocchio
2) LA PARANZA DEI BAMBINI di Claudio Giovannesi
3) THE GREAT HACK di Karim Ame e Jehane Noujaim
4) JOKER di Todd Phillips

Edoardo Peretti

1) BURNING di Chang-dong Lee
2) THE IRISHMAN di Martin Scorsese
3) PARASITE di Bong Joon-ho
4) C’ERA UNA VOLTA A HOLLYWOOD di Quentin Tarantino
5) TRAMONTO di Laszlo Nemes ex aequo con RITRATTO DELLA GIOVANE IN FIAMME di Céline Sciamma

Luigi Rinaldi

1) JOKER di Todd Phillips
2) BURNING di Chang-dong Lee
3) IL TRADITORE di Marco Bellocchio
4) MOTHERLESS BROOKLYN di Edward Norton
5) LA FAVORITA di Yorgos Lanthimos

Vittorio Sclaverani

1) SELFIE di Agostino Ferrente
2) LA FAMOSA INVASIONE DEGLI ORSI IN SICILIA di Lorenzo Mattotti
3) BENVENUTI A MARWEN di Robert Zemeckis
4) CHE FARE QUANDO IL MONDO È IN FIAMME? di Roberto Minervini
5) LA DONNA ELETTRICA di Benedikt Erlingsson

30 Dicembre 2019
News

Adieu Anna

Vogliamo rendere omaggio all’attrice Anna Karina che rimarrà per sempre un’icona del cinema con le sue stesse parole raccolte da Armando Ceste nel film “Anna Karina. Il volto della Nouvelle Vague” (1996) dove ricorda il suo esordio ne “Le Petit Soldat”: “Dopo un primo provino con Jean-Luc Godard nel frattempo esce in sala ” À bout de souffle” e ricevo un telegramma: “Signorina questa volta è probabilmente per la parte principale.” Firmato Jean-Luc Godard. Mi presento e trovo un signore che non conoscevo (era Raoul Coutard) che mi guarda e mi dice: “Bene, venite domani a firmare il contratto” e io risposi “ma signore, che tipo di film è?” e lui “è un film politico, dunque non vi preoccupate” e ancora io “non posso firmare, sono minorenne”. “Bene, venite con vostra madre”, “ma mia madre è a Copenaghen”. E lui dice “Oh là là, ebbene le pagheremo un biglietto d’aereo perché venga a firmare il contratto”. E io rispondo “mia madre non vorrà, non ha mai preso l’aereo”. Allora telegrafo a mia madre “mamma, c’è bisogno che tu venga perché è il ruolo principale di un film politico” e lei “Cosa?”, “Sì, mamma. Occorre che tu venga, è molto importante per me.”, “Reciti in un film politico? Sei matta, mi prendi in giro?”. Ha comunque preso l’aereo, è arrivata a Parigi e ha firmato.

16 Dicembre 2019
News

Periferie, cultura e inclusione

Giovedì 19 dicembre, alle ore 18.30, al Polo del ‘900, Letter@21, rivista dal carcere di Torino, presenta i dieci racconti finalisti del concorso nazionale di
scrittura del festival delle arti dentro e fuori “LiberAzioni 2019”. Un’occasione per riflettere su
come l’inclusione e la cultura possano abbattere i muri che separano i territori. Il carcere dal
“fuori”, le periferie dal centro.

Intervengono Monica Cristina Gallo (Garante dei diritti delle persone private della libertà Comune di
Torino), Bruno Mellano (Garante delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà Regione
Piemonte), Georges Tabacchi (Co-diretore Biennale della Prossimità e Presidente Consorzio Sociale Abele
Lavoro), Susanna Ronconi (Associazione Sapereplurale) e Valentina Noya (direttrice festival LiberAzioni).
Letture a cura dell’Associazione Quinto Polo.

Quest’anno per il concorso “Io sono tanti, tante”, ideato e curato dalla Cooperativa ETA BETA e
dall’Associazione Sapereplurale, all’interno del festival delle arti dentro e fuori LiberAzioni (progetto
finanziato con il Programma AxTO), sono stati più di cinquanta i racconti pervenuti dalle carceri di tutta
Italia. Dieci i racconti finalisti selezionati per essere sottoposti al giudizio di tre giurie: mista, composta da
professionisti del settore e detenuti dell’alta sicurezza della Casa Circondariale “Lorusso e Cutugno” di
Torino; popolare, con i partecipanti al laboratorio di scrittura autobiografica tenutosi presso la Biblioteca
Civica “Cognasso” di Torino e dell’Associazione Informazione per il premio Diritti Globali.
Narrazioni capaci di raccontare la sofferenza e i sentimenti della detenzione, che emergono forti e
prorompenti dalla maggior parte degli scritti, riuscendo a cogliere aspetti “introspettivi e filosofici che
ruotano intorno alla sfera dell’Io, alla ricerca del proprio essere tra mille voci dissonanti”, o che possono
“utilizzare un muro come valore simbolico, la storia di un confine, che grazie all’amicizia e all’arte viene
abbattuto”, senza tralasciare “storie di grande profondità emotiva che riescono a mettere in luce il senso di
solitudine e disperazione di fronte alle difficoltà della vita.”

Storie da dentro che sono anche storie del fuori, perché il carcere è specchio di quello che accade
all’esterno. Dove il dentro e il fuori, si mescolano, si confondono, ci disorientano con quello che sia dentro
sia fuori c’è o si pensa possa esserci in comune e dove si scopre, nel luogo in cui meno ce lo si aspetterebbe,
come vi possa essere “un incontro positivo tra differenze”.

Differenze che grazie alla cultura possono trovare terreni d’incontro per promuovere una società più
inclusiva superando la dicotomia periferia/centro.

Con Letter@21 e il festival LiberAzioni la voce “di dentro” riesce così a valicare il muro e riecheggiare tra le
pagine di una rivista dove il carcere viene trattato per quello che realmente è, senza mai risultare distopico,
cercando di trasmettere una corretta informazione, tramite chi il carcere, è costretto a viverlo sulla propria
pelle.

La cooperativa Eta Beta dal 2001 lavora con i detenuti e per i detenuti, dal 2016 realizza Letter21 all’interno
del carcere di Torino.

14 Dicembre 2019
News

VR Free vince il Bogoshorts e sarà al Sundance Film Festival 2020

L’Associazione Museo Nazionale del Cinema (AMNC) e il film VR Free (We are free) continuano il loro viaggio oltre le sbarre. Il film per la regia di Milad Tangshir, prodotto da Valentina Noya e realizzato con il sostegno di Film Commission Torino Piemonte grazie al bando Under35 Digital Video Contest, dopo la selezione al Festival dei Popoli di Firenze e VR Days ad Amsterdam, ha vinto a Bogotà la prestigiosa statuetta di Santa Lucia – una sorta di vero e proprio Oscar in versione femminile – assegnata nell’ambito della sezione Realidad Virtual del festival internazionale, comunemente ormai noto come Bogoshorts: tra i più importanti dell’America latina e non solo per i cortometraggi.

Ma non finisce qui: VR Free evade ancora e vola a Park City nello Utah, in concorso al SundanceFilm Festival (23 gennaio – 2 febbraio 2020), la prestigiosa realtà statunitense che celebra dalla fine degli anni ’70 il cinema indipendente di tutto il mondo e che è stato dai primi anni ’80 sotto l’egida del grande attore e regista Robert Redford. Il documentario in VR del regista iraniano era già sbarcato in anteprima mondiale al Lido di Venezia come unico film italiano nell’ambito di Venice Virtual Reality – 76a Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica.

VR Free (We Are Free) è un’esplorazione immersiva nei luoghi della detenzione, tra le mura del carcere di Torino. È stato girato con la nuova tecnologia della realtà virtuale (VR) che pone lo sguardo sulla natura degli spazi descrivendo alcuni momenti di vita all’interno della Casa circondariale Lorusso e Cutugno di Torino. Il film raccoglie la reazione di alcuni detenuti durante il loro incontro con video 360° che mostrano la vita fuori dal carcere. Usando i visori VR e le cuffie, i reclusi, privati temporaneamente della loro libertà, hanno virtualmente potuto partecipare ad alcune situazioni pubbliche e intime che non possono più vivere, come una partita di serie A allo stadio, una festa in discoteca il sabato sera, un’immersione sottomarina, l’incontro con la propria famiglia in un parco pubblico.

13 Dicembre 2019
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