Un ricordo di Marina Panarese

Ieri mattina ci ha lasciati Marina Panarese, una cara amica dell’Associazione Museo Nazionale del Cinema. Marina era una donna cresciuta con i valori più sani del Novecento che l’hanno portata a sviluppare uno sguardo continuativamente volto verso il futuro, grazie alla sua grande curiosità nei confronti del mondo, oltre che attento ad accrescere un dialogo effettivo con le nuove generazioni. 

Marina ha sempre avuto anche un’attenzione particolare verso i più fragili e in questo senso è stata fondamentale la sua esperienza professionale in un periodo storico nodale per cercare di tutelare e consolidare il servizio sanitario pubblico. Con una sensibilità unica, Marina ha lavorato per attivare lo scambio tra diverse lingue e culture presenti sul nostro territorio, in particolare con la comunità cinese, grazie alle iniziative promosse dall’Associazione Zhi Song

Le sue passioni erano molteplici come dimostrava il suo interesse per la letteratura, per l’arte contemporanea, per il cinema e per tutti i linguaggi artistici fuori dagli schemi. Ci dispiace pensare che te ne sei andata in un tempo di guerra, conoscendo la tua determinazione nel pensare sempre alla risoluzione dei conflitti attraverso il confronto e l’ascolto. Ti ricorderemo sempre con il sorriso, pensando al momento in cui ti paragonammo all’attrice afroamericana Octavia Spencer, Premio Oscar come miglior attrice non protagonista, per il suo sguardo vigile e ironico. 

Per chi volesse salutarla l’appuntamento è fissato per domani, sabato 9 aprile, alle ore 12,30 presso la Parrocchia di Gesù Operaio in Via Ternengo 11 a Torino, mentre alle 13,45 ci ritroveremo al Tempio crematorio del Cimitero monumentale. Resterai sempre nei nostri cuori come la Octavia Spencer di Vanchiglia.

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