Inclusione Sociale

AffiDarsi

una rassegna e un laboratorio di video intorno alle tematiche dell'affidamento familiare

Il progetto AffiDarsi – una rassegna e un laboratorio di video intorno alle tematiche dell’affidamento familiare – è in continuità con i percorsi che l’AMNC prosegue da diversi anni con la Casa dell’Affidamento e il Comune di Torino. AffiDarsi mira alla realizzazione insieme a un gruppo di ragazzi in affidamento familiare di un cortometraggio con la metodologia del video partecipativo ed è promosso da due anni dall’Associazione Museo Nazionale del Cinema con la consulenza e la formazione di Agave. Agency of video empowerment. Il processo di creazione è condotto da esperti di scrittura, psicologi e facilitatori alla metodologia (Marcella Cernicchiaro, Massimo Forestello, Marco Magnone, Valentina Noya, Gianluca Solito) in cui i partecipanti – quasi tutti minorenni – compiono una formazione in cui ognuno apprende come ideare, scrivere una sceneggiatura, recitare, riprendere e svolgere i ruoli tecnici del cinema, sperimentando la realizzazione di un prodotto concreto. Il cortometraggio di finzione Mia è stato realizzato nel 2018 e per il 2019 si valuta la progressiva professionalizzazione del gruppo nel campo cinematografico con uno stage per produrre il prossimo spot della Casa dell’Affidamento. Il percorso è accompagnato da una rassegna di film legati alla tematica che sono proiettati per un pubblico generico presso il Centro Studi Sereno Regis, Laboratori di Barriera, Bagni Pubblici di Via Agliè, il Barrito, Via Stradella; mischiando diversi generi e contesti di provenienza come il film d’animazione, il documentario, il film di finzione.

La valenza del progetto sociale audiovisivo AffiDarsi attraverso il cortometraggio Mia risiede invece nella capacitazione e nell’empowerment di giovani minori in affidamento familiare attraverso un percorso ludico ed esperienziale di co-costruzione di un prodotto cinematografico, attraverso un percorso di formazione estremamente incentivante alla futura professionalizzazione nel settore. Il primo progetto AffiDarsi si proponeva come obiettivo di creare un gruppo eterogeneo che accogliesse varie figure dell’affidamento familiare per arrivare alla realizzazione di un cortometraggio partecipativo attraverso momenti di gruppo, in cui si condividevano pensieri ed emozioni utilizzando giochi partecipativi. Il ruolo degli psicologi, in questo progetto, è stato quello di favorire le dinamiche di gruppo, cercando di arrivare ad una coesione per far sentire ogni partecipante integrato e libero di condividere le sue opinioni e vissuti. L’obiettivo era spingere i partecipanti a riflettere sul macrotema che sarebbe stato successivamente oggetto del video, e su quello che avrebbero potuto aggiungere con il loro sguardo. Il passo successivo è stato quindi fornire loro gli strumenti narrativi necessari per dare forma a una – seppur piccola – storia; tutti elementi in comune con la scrittura narrativa e la sceneggiatura di un cortometraggio. A questo punto è iniziata la seconda fase del lavoro: i ragazzi si sono divisi in sottogruppi finalizzati alla realizzazione del video. Io ho seguito quello dedicato alla sceneggiatura, aiutando i componenti a trasformare le loro idee in ambientazioni, personaggi, colpi di scena, dialoghi, scene. L’intero percorso per me è stato molto interessante, sia per l’arricchimento personale dato dall’incontro con i ragazzi e le famiglie partecipanti, che per i temi toccati durante gli incontri. Il gruppo di coordinatori ha lavorato per aggiornare, nel corso del suo svolgimento, il progetto che era alla prima sperimentale edizione. Dall’idea di partire dallo spunto dei film e dei libri per condividere il vissuto dei partecipanti si è arrivati all’ideazione di un lavoro originale che non fosse il racconto di qualcuno in particolare ma un racconto collettivo in cui tutti potessero riconoscersi. L’obiettivo è stato raggiunto permettendo al gruppo di arrivare alla fase di scrittura della storia e poi di girare il cortometraggio. L’idea di coinvolgere più attori presenti nella storia dell’affido (genitori, fratelli… ) è stata vincente e proseguirà nel futuro.