Due libri per l’80° della Liberazione

L’Associazione Museo Nazionale del Cinema (AMNC), in occasione dell’80° anniversario della Liberazione, oltre alla proiezione per le scuole di Non aver paura! Donne che non si sono arrese di Cristina Monti, promuove due incontri a ingresso libero nell’ambito di Parole&cinema.

Il primo appuntamento è in programma giovedì 17 aprile alle 18:30 presso il Circolo dei lettori di Torino (Via Gianbattista Bogino 9) con la presentazione del libro C’eravamo tanto amati di Ettore Scola scritto da Paolo Speranza per Gremese. Con un cast eccezionale composto da Nino Manfredi, Vittorio Gassman, Stefania Sandrelli, Stefano Satta Flores, Giovanna Ralli e Aldo Fabrizi, C’eravamo tanto amati abbraccia trent’anni di storia del nostro Paese, dalla Resistenza ai primi anni ’70, intrecciando momenti di comicità e riflessione grazie alla brillante sceneggiatura frutto della collaborazione di Scola con Age & Scarpelli e alla colonna sonora firmata da Armando Trovajoli.“Questo volume rappresenta un omaggio all’eccellenza del cinema italiano, celebrando un’opera che ha lasciato un’impronta indelebile nella memoria collettiva”, spiega l’autore Paolo Speranza, direttore della rivista «Cinemasud» e della collana editoriale Quaderni di Cinemasud, oltre a collaborare con «Cinecritica», «la Repubblica» e diverse riviste europee. Per Gremese ha pubblicato le monografie Dante e il cinema, Il Vangelo secondo Matteo (con Marika Iannuzziello) e Riso amaro. Insieme all’autore interviene Daniele Marseglia, modera Edoardo Peretti, curatore di Parole&cinema, progetto realizzato grazie alla preziosa collaborazione di Film Commission Torino Piemonte.

Il secondo appuntamento è fissato per mercoledì 23 aprile alle 18:00 presso lo Spazio MoMag (Corso Palermo 93/G, Torino) con la presentazione del libro Plasmare le coscienze. Cinema e infanzia nell’Italia fascista (1923-1943) di Stefano Campagna, Carocci editore. Popolare forma di intrattenimento e al tempo stesso strumento di propaganda asservito ai progetti di pedagogia di massa del regime fascista, il cinema giocò un ruolo di primo piano nella formazione delle giovani generazioni cresciute in Italia a cavallo tra gli anni ‘20 e ‘40. Il volume fa luce sul contributo di questo mezzo di comunicazione all’educazione etica e politica dei bambini e degli adolescenti nel corso del Ventennio, interrogandosi sulle modalità attraverso cui fu integrato nella vita della scuola e tra le attività culturali promosse dalle organizzazioni giovanili fasciste. Intervengono l’autore Stefano Campagna, Micaela Veronesi dell’Archivio Nazionale Cinematografico della Resistenza, Silvio Alovisio dell’Università degli Studi di Torino, Claudio Panella dell’Unione culturale Franco Antonicelli e Andrea Lupi della Fondazione Montessori; modera Edoardo Peretti dell’Associazione Museo Nazionale del Cinema. L’ingresso è libero con la possibilità di prenotare attraverso QUESTO LINK di Eventbrite.

“Durante l’incontro – dichiara Andrea Lupi della Fondazione Montessori – discuteremo non solo del cinema fascista per l’infanzia, ma anche del ruolo che i media audiovisivi giocano oggi nella formazione degli stili di vita, dei modelli di pensiero e dei valori dei più giovani. Particolare attenzione sarà rivolta al rapporto tra educazione, infanzia e schermi, nella consapevolezza che il potere formativo delle immagini non è mai neutro e che, ancora oggi, assistiamo a fenomeni diffusi di propaganda, più o meno esplicita, che influenzano profondamente l’immaginario collettivo”.

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