L’AMNC & LiberAzioni ai Job Film Days 2023

Gorgona di Antonio Tibaldi

Nell’anno in cui festeggia il settantesimo anniversario l’AMNC è lieta di collaborare con Job Film Days in un momento molto complesso che sta attraversando il nostro paese, sia per quanto riguarda il mondo del lavoro e sia per la condizione di vita della popolazione detenuta.

Attraverso la proiezione speciale in programma mercoledì 4 ottobre ore 21,00 al Cinema Greenwich del documentario Gorgona di Antonio Tibaldi, introdotto da Vittorio Canavese, prosegue la sinergia con LiberAzioni festival, progetto attivo dal 2016, che prevede una serie di laboratori artistici all’interno e all’esterno del carcere di Torino nel quartiere delle Vallette e un grande festival biennale con due concorsi nazionali di cinema e scrittura, quest’ultimo esclusivamente destinato alla popolazione detenuta. La quarta edizione del festival diretto da Valentina Noya si svolgerà a Torino dal 9 al 15 ottobre 2023 e vedrà tra gli ospiti principali Kasia Smutniak, Vera Gemma, Tizza Covi, Davide Ferrario e la compagnia teatrale Voci Erranti, composta da attori detenuti del carcere di Saluzzo, diretta da Grazia Isoardi che il 2 giugno ha ricevuto l’onorificenza dell’Ordine al Merito della Repubblica conferita dal Presidente Mattarella.

Pietro Perotti

Il secondo appuntamento rende omaggio all’ex operaio, artista e film-maker Pietro Perotti attraverso la proiezione di Senzachiederepermesso in programma domenica 8 ottobre alle 17,00 al Cinema Massimo. Pietro Perotti è nato a Ghemme nel 1939; entra a Mirafiori il 9 luglio 1969, subito dopo gli scontri di Corso Traiano; ha partecipato a tutte le lotte operaie occupandosi da subito di comunicazione all’interno della fabbrica, realizzando adesivi, giornali murali, scritte e disegni nei bagni, pupazzi di cartapesta, poi gommapiuma, che hanno fatto diventare i cortei “teatro di strada”. Con la sua cinepresa super8 ha documentato situazioni e lotte operaie dal 1974 a oggi. Grazie a questo materiale inedito ha realizzato Senzachiederepermesso che dipinge un affresco di vita operaia in quella che è stata la più grande fabbrica metalmeccanica d’Europa. Dopo essersi licenziato dalla FIAT, il 25 Aprile 1985, continua a creare pupazzi e installazioni per teatri, televisioni e artisti come Piero Gilardi, Stefano Benni, Altan e per tutte le situazioni di lotta e opposizione, sempre a difesa del lavoro, dei migranti, delle donne, della pace e dell’ambiente.

Giovanni Panosetti al corteo del 1° maggio 1971 a Torino

Pietro Perotti riceverà per l’occasione un riconoscimento dedicato a Giovanni Panosetti, avanguardia operaia a Mirafiori, nato in un lager tedesco nel novembre del 1944 e morto nel dicembre del 2017. Panosetti è stato uno dei protagonisti dello sciopero del 12 novembre 1969 dove era alla testa del corteo con uno dei primi megafoni a batteria comprato attraverso una sottoscrizione tra gli operai della sua officina: questa immagine è stata immortalata in una fotografia dell’operaio Raffaele Santomauro e nel film Contratto di Ugo Gregoretti. Per il suo carisma con il tempo è stato considerato pericoloso, tanto da essere confinato nei reparti e messo nelle condizioni di non lavorare più con gli altri operai.

Giovanni Panosetti
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