Lavori in corto – gli occhiali di Gandhi: i premi e le menzioni dell’edizione 2022
La giuria di Lavori in Corto – gli occhiali di Gandhi composta dalla Presidente della Fondazione Vittorio Arrigoni – Vik Utopia Onlus Egidia Beretta, l’artista, filmmaker ed ex operaio Pietro Perotti, la rappresentante della Fondazione Montessori Italia Barbara Sassano, la Presidente del Pulmino Verde Onlus Fernanda Torre, la giornalista, Vice Presidente dell’Agenda del Cinema e collaboratrice di Cinemaitaliano.info Sara Galignano e il regista, già vincitore del Premio gli occhiali di Gandhi al TFF, Elia Moutamid ha assegnato i seguenti riconoscimenti:
MENZIONE Fondazione Montessori Italia
Sbagliando s’inventa di Alice Sagrati
Per aver dato sapienti parole ai legami di vicinanza e distanza che uniscono infanzia e età adulta, legami “fantastici” che danzano in complessa armonia sotto il segno creativo dell’ingegno e dell’arte.
MENZIONE della Giuria a Con i miei occhi di Silvia Nobili.
Per aver proposto, con intelligenza e sensibilità, una tematica sempre più attuale, ma poco discussa e poco accettata nella nostra società. Per aver condotto lo spettatore nel flusso di una narrazione che ha il merito di riflettere sugli ostacoli che la realtà odierna pone di fronte a essa.
Premio Fondazione Montessori Italia a Nurradin di Daniele Trovato.
Per aver narrato, con linguaggio lucido e potente, esistenze vulnerabili e negate, prive della possibilità di progettare se stesse, e per aver dato un posto, scomodo e cruciale, alla responsabilità individuale e collettiva verso ogni adulto di domani.
Gran Premio della Giuria Vittorio Arrigoni a INCHEI di Federico Dematté.
Per la capacità, rara, di coniugare l’osservazione immersiva della realtà con la qualità dello sguardo. L’autore cerca un protagonista tra gli emarginati scegliendo – però – di puntare l’obiettivo principalmente sulla normalità delle sue relazioni, genuine e senza filtri, che lo rendono un ragazzo come tanti. Ci piace segnalare, in particolare, il senso di rispetto nei confronti della mamma e lo sguardo concentrato, ma un po’ smarrito dei fratellini di fronte al distacco che annulla le liti e rinforza la vicinanza in prossimità del distacco. Scoprire gradualmente chi è Armando, e vederlo così soccombere al meccanismo di una società che lo esclude a priori, rivela quanto sarebbe spontaneo il concetto di uguaglianza in antitesi a quello di appartenenza.
Primo premio Armando Ceste, Lavori in corto – gli occhiali di Gandhi 2022 a L’Avversario di Federico Russotto.
Per l’ottima resa a livello cinematografico di una conflittualità di carattere sportivo che diventa allegoria e sineddoche di quella umana che spesso è presente nelle relazioni ed emerge da dettagli all’apparenza banali alimentati dall’ego, dalla competizione, dallo stato di appartenenza, dal desiderio di potere, dall’esigenza di essere i “migliori”. L’essenza di questo corto sono le ultime sequenze: un ribaltamento inatteso e intelligente delle prospettive.
La giuria composta da Eleonora Anello, Valentina Tibaldi, Alberto Pinto, Francesco Rasero e Emanuel Trotto ha assegnato:
MENZIONE speciale eHabitat a Fili di memorie di Marco Latina
Per la sua capacità di raccontare in modo originale il dramma dei reati ambientali e le conseguenze dell’industrializzazione sul territorio e sulla salute dei membri di una comunità sacrificata al profitto. Attraverso la rappresentazione di una storia personal-familiare e un continuo gioco di rimandi tra generazioni, il cortometraggio si incarica di mostrare con evocativa efficacia il filo diretto che esiste tra la difesa dell’ambiente e la lotta per la stessa sopravvivenza di sé e dei propri cari. Un monito per schierarci dalla parte giusta della storia nella battaglia per il bene del Pianeta e per tramandare la memoria come testimonianza per le generazioni che verranno.
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