RI_GENERAZIONI in anteprima all’Off Topic

Mercoledì 21 settembre alle ore 20.00 presso OFF TOPIC in via Giorgio Pallavicino, 35 a Torino sarà proiettato in anteprima RI_GENERAZIONI (Italia 2022, 26′), documentario prodotto dall’associazione Quore, insieme alla collaborazione di TYC e Associazione Museo Nazionale del Cinema, nell’ambito del più ampio progetto di rigenerazione urbana INDIGENO che coinvolge le realtà del territorio che insistono tra Corso Farini e Via Pallavicino.

Il film per la regia di Valentina Noya testimonia un percorso che è andato di pari passo con il progetto fotografico di Arianna Arcara del collettivo Cesura sfociato in una mostra per le vie del borgo, finalizzato a raccontare le trasformazioni di un quartiere attraverso lo sguardo e le storie dei suoi abitanti, molti dei quali attuali o passati residenti delle ATC di Corso Farini.

RI_GENERAZIONI – dichiara la regista Valentina Noya – rappresenta un excursus evolutivo verso un’idea di società attraverso un crescendo di testimonianze; queste partono dalla memoria storica del quartiere con Fiorenzo, il gommista il cui occhio dagli anni ’70 a oggi è stato ininterrottamente proiettato a guardare fuori dalla propria attività le trasformazioni urbanistiche e sociali avanzate dalla classe operaia che viveva e lavorava intorno all’Italgas, insieme a Virginia, che imprime dei ricordi ancora più nostalgici a quel periodo, attraversando una geografia demografica di figure molto diverse fra loro, fino a giungere alle nuove generazioni: artisti, fuori sede, stranieri, seconde generazioni in cerca di un posto da chiamare casa, persone lgbtqi+ in fuga da una società che li respinge, ma che quel senso di casa la trovano nel progetto ToHousing, all’interno delle ATC di Corso Farini.

C’è una tensione in questo lavoro che è tipica della crescita – prosegue Valentina Noya – solo che,  più che una crescita biologica, è un’evoluzione che parte dalla Storia per arrivare agli insegnamenti e alla saggezza delle nuove generazioni, con l’auspicio che queste possano costruire il futuro che si immaginano.

Sullo sfondo è presente in modo ironico e visivamente distaccato dal resto della narrazione, il segno della violenza, come prevaricazione, abuso, ingiustizia e intralcio a cammini che però non si fermano, ma proseguono imperterriti attraverso la propria visione di mondo.

Il documentario si è avvalso del prezioso apporto di Dunja Lavecchia, operatrice per tutte le riprese e Silvia Pesce che ne ha curato il montaggio.

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