Parole&Cinema omaggia Kristen Stewart al Centro Studi Sereno Regis

L’Associazione Museo Nazionale del Cinema (AMNC), nell’ambito di Parole&Cinema, presenta un appuntamento speciale dedicato all’attrice Kristen Stewart in programma lunedì 30 maggio alle ore 21,00 presso la sala Poli del Centro Studi Sereno Regis (Via Garibaldi 13, Torino); l’ingresso è libero fino a esaurimento posti. Per l’occasione sarà presentata la recente pubblicazione La diva che non piace. Una, nessuna, centomila Kristen Stewart firmata da Alessandro Amato (Bietti Edizioni, 2022), alla presenza dell’autore e di Edoardo Peretti, curatore di Parole&Cinema. 

La trentenne attrice statunitense oggi sembra confermare le positive impressioni sui suoi esordi in tenera età, pur tra molti chiaroscuri: l’amore-odio verso quel Twilight (2008) che l’ha lanciata nell’Olimpo delle star, i conflitti con i fan della saga a seguito del tradimento di Robert Pattinson, gli iniziali tentennamenti nel dichiararsi queer, la diffidenza nei confronti dei social media – da cui è assente per propria volontà e in cui però è iperpresente per volontà altrui. Approfondire la storia di Kristen Stewart, interprete istintiva e misteriosa, che si nasconde dietro i personaggi che incarna (spesso realmente esistiti) e li alimenta con il suo carisma e i suoi tic, significa non solo (ri)scoprire il valore dell’arte recitativa.  Ma anche scandagliare certe criticità della comunicazione nel nuovo millennio: come le sue Jean e Diana nei rispettivi biopic Seberg (2019) e Spencer (2021), siamo completamente alla mercé degli altri? Possiamo sfuggire alla persecuzione insita nel sistema social(e)? 

A seguire la proiezione del film Seberg – Nel mirino di Benedict Andrews (USA 2019, 102′)

Ispirato a fatti realmente accaduti, il film narra la storia di Jean Seberg, protagonista di À bout de souffle (Fino all’ultimo respiro) e beniamina della Nouvelle Vague francese, che sul finire degli anni ’60 finì nel mirino del programma di sorveglianza illegale dell’FBI. Il coinvolgimento politico e sentimentale dell’attrice con l’attivista per i diritti civili la rese un obiettivo dei tentativi spietati del Bureau di arrestare, screditare e denunciare il movimento del Black Power. Un giovane e ambizioso agente federale, Jack Solomon, viene incaricato di sorvegliare l’attrice; i destini dei due si troveranno a essere pericolosamente intrecciati.

“Ho scoperto Jean Seberg – dichiara il regista Benedict Andrews – al liceo quando il mio professore di francese proiettò À bout de souffle per la classe. Fui letteralmente stregato e da allora non ho più potuto dimenticare la sua incredibile recitazione. Seberg ridefinì i parametri della presenza e della verità scenica. Mi affascinano le contraddizioni di Jean, il suo incarnare allo stesso tempo fiera indipendenza e apertura emotiva, tristezza e ingenuità, idealismo e gioia di vivere. Sotto lo sguardo spietato dell’FBI, la trama della vita di Jean si sgretola. Come il personaggio di Giovanna d’Arco interpretato per Otto Preminger, Jean attraversa il fuoco. Sopravvissuta all’esaurimento nervoso e alla perdita, trasforma l’instabilità in grazia duramente conquistata.”

Alessandro Amato è copywriter, critico e sceneggiatore. Membro del SNCCI (Sindacato Nazionale Critici Cinematografici Italiani), ha collaborato con enti quali Fondazione Cineteca Italiana e Aiace Torino e scrive per la rivista Sentieri Selvaggi. Docente del corso di recitazione CineLAB e selezionatore del Torino Underground Cinefest, “La diva che non piace” è la sua prima pubblicazione.

0 commenti

Lascia un Commento

Vuoi partecipare alla discussione?
Sentitevi liberi di contribuire!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.