L’Associazione Museo Nazionale del Cinema (AMNC) è lieta di inaugurare una nuova sinergia con il Circolo dei Lettori e Film Commission Torino Piemonte nell’ambito di Parole&Cinema,il progetto curato da Edoardo Peretti, critico cinematografico e Segretario generale dell’AMNC.
Torna il ciclo di incontri per ragionare sul rapporto che hanno fra loro il cinema e la letteratura e su come interagiscono con la realtà che raccontano. Parole&Cinema, per questo nuovo percorso, ha come sottotitolo Luci della ribalta. Le icone del cinema italiano per rendere omaggi agli attori della golden age e ai registi più noti del panorama autoriale contemporaneo. Tutti gli appuntamenti sono a ingresso libero e si tengono presso la sede del Circolo dei Lettori in Via Bogino 9 a Torino.
Il primo appuntamento in programma è fissato per mercoledì 6 dicembre alle 18.30 con la presentazione del libro Tutto su Anna. La spettacolare vita della Magnani (Vallecchi) di PatriziaCarrano; intervengono insieme all’autrice interviene Maria Paola Pierini dell’Università degli Studi di Torino, modera Edoardo Peretti.
Non c’è attrice italiana presente nel cuore del pubblico come Anna Magnani. Con la forza della sua figura di donna, dentro e fuori dallo schermo e dal palcoscenico, “la Magnani” è un personaggio inconfondibile, senza tempo. Grazie alla sua capacità di vivere ogni esperienza da donna libera e appassionata, affrontando gli amori, le amicizie, le sofferenze, la professione, la maternità, il dolore, la vittoria, la sconfitta, ancor oggi, a cinquant’anni dalla sua scomparsa, Anna continua a catturare l’attenzione e l’affetto della gente. Seguire le sue vicende attraverso questa biografia, appassionante come un romanzo, significa ripercorrere in una chiave inedita quarant’anni di storia pubblica e privata dello spettacolo italiano. In queste pagine registi come Rossellini, Fellini e Pasolini, attori come Paolo Stoppa, Totò e Aldo Fabrizi abbandonano la dimensione divistica cui le cronache ci hanno abituato, svelando il loro profilo umano e professionale. Che soltanto Anna, attrice universale, donna intemperante, protagonista assoluta, creatura indimenticata e indimenticabile, era capace di mettere a nudo.
La rassegna prosegue con due nuovi appuntamenti:
Giovedì 18 gennaio alle ore 18.30 GIUSEPPE TORNATORE Il cinema e i film a partire dal libro Marsilio con i curatori Pedro Armocida ed Emiliano Morreale, modera Edoardo Peretti. Artigiano del cinema e della pellicola, nei suoi quarant’anni di attività Tornatore ha saputo confrontarsi, ultimo testimone di un’epoca, con i grandi capitani coraggiosi ormai al crepuscolo, produttori come Lombardo (Il camorrista) o Cristaldi (Nuovo Cinema Paradiso), per creare poi l’ultimo kolossal del nostro cinema: Baarìa.
Giovedì 1 febbraio alle ore 18.30 GIGI PROIETTI Chiacchiere su cinema, teatro e altre amenità a partire dal libro Carocci di e con Claudio Pallottini, con Paola Tiziana Cruciani, modera Edoardo Peretti. Con l’ironia, l’aneddoto comico e la risata Proietti ha saputo insegnare a decine di attori e attrici come dire una battuta, come rendere chiaro un sentimento o efficace una pausa, e soprattutto l’amore per la conoscenza e la passione per un mestiere pieno di gioie ma anche traboccante di sudore, frustrazioni e lacrime.
C’è una storia di riscatto alla base del film Io Capitano di Matteo Garrone che sta ottenendo un largo successo di pubblico nelle sale, dopo aver vinto il Leone d’argento per la miglior regia all’ultima Mostra del Cinema di Venezia. È la storia di Mamadou Kouassi, mediatore culturale, attivista del Centro sociale ex Canapificio e del Movimento migranti e rifugiati di Caserta. È stato lui, infatti, a ispirare Matteo Garrone per questo film, collaborando anche alla sceneggiatura.
L’Associazione Museo Nazionale del Cinema – AMNC che nel 2023 compie 70 anni, in occasione della Giornata mondiale dei Diritti umani, conferirà a Mamadou Kouassi il 22° Premio Maria Adriana Prolo.
La consegna del riconoscimento avverrà domenica 10 dicembre alle ore 20.30 presso il Cinema Massimo del Museo Nazionale del Cinema (ingresso a 5,00 Euro). Per l’occasione, dopo la cerimonia, sarà proiettato il film Io Capitano(Italia/Belgio, 2023, 121’). Oltre a Mamadou Kouassi, ci saranno anche Silvia Luciani, direttrice di Mondo Niovo 18-24 ft/s, Valentina Noya, vice presidente di AMNC, e Davide Ferrario, regista e presidente onorario di AMNC. Interverranno poi Maria Rita Cardillo, Francesco Marcello e Martina Vozza del Centro sociale ex Canapificio e Movimento migranti e rifugiati di Caserta. Nella mattinata di lunedì 11 dicembre, inoltre, il Cinema Ambrosio programmerà una proiezione speciale del film alla presenza di Mamadou Kouassi, rivolta alle scuole del territorio.
Il Premio Prolo è un progetto di AMNC, con il patrocinio di Amnesty International Italia per l’edizione 2022 e 2023 ed è sostenuto da Regione Piemonte, Fondazione Crt e Nova Coop.
«Il 2023 è stato un anno nodale per l’AMNC, non solo per il 70° anniversario. Come programmato a fine 2022 con il Premio Prolo a Markus Imhoof, l’associazione ha avviato un importante processo di rinnovamento che ha coinvolto lo staff – commentano Valentina Noya e Vittorio Sclaverani, vicepresidente e presidente AMNC – e ha permesso di costruire nuove partnership e progettualità con l’obiettivo di essere più vicini, come rappresentanti del mondo culturale, alle urgenze del nostro presente. Con questo spirito, per la Giornata mondiale dei Diritti umani, abbiamo deciso di assegnare il Premio Prolo all’attivista Mamadou Kouassi Pli Adama che ha ispirato la storia principale di Io Capitano. Siamo molto contenti di questa scelta non solo per il legame con il cinema, ma per la comunità di persone che Kouassi rappresenta attraverso l’agire del Centro sociale ex Canapificio e il Movimento migranti e rifugiati di Caserta. Il numero speciale di Mondo Niovo 18-24 ft/s racconta bene il nostro modo di lavorare, in rete con le istituzioni, le organizzazioni, le autrici e gli autori che in questi anni abbiamo conosciuto e che hanno saputo raccontare da diverse angolazioni il fenomeno delle migrazioni».
«L’arte, attraverso opere di narrativa, film e spettacoli, ci aiuta a rielaborare episodi di violazione dei diritti umani – aggiunge Alba Bonetti, presidente di Amnesty International Italia – suscitando empatia e toccandoci il cuore, come è riuscito a Matteo Garrone con la vicenda drammatica di Mamadou Kouassi. Lo scenario cupo che avvolge oggi il mondo non è certo quello immaginato da chi scrisse la Dichiarazione dei Diritti Umani settantacinque anni fa. Per avverare quel progetto di uguaglianza ci vuole ancora l’impegno di ciascuna e ciascuno. É sempre meglio accendere una candela che maledire l’oscurità».
«Sono felice che alla celebrazione della Giornata mondiale dei Diritti umani – dichiara Davide Ferrario, presidente onorario di AMNC – l’associazione abbia invitato Mamadou Kouassi. Viene da Caserta, dove è attivo nel Movimento migranti e rifugiati. Il luogo più rappresentativo del movimento è il Centro sociale ex Canapificio. Ed è proprio lì che andai, tra il 2010 e il 2011, a cercare supporto per le riprese di un pezzo di Piazza Garibaldi. Il film nasceva dall’idea di ripercorrere l’itinerario della spedizione dei Mille, da Bergamo al Volturno, mettendo in cortocircuito 150 anni di storia italiana, visto che si celebrava l’anniversario dell’Unità. Nello specifico, parlare di quelle zone oggi significa affrontare temi come i neoborbonici, la camorra e l’immigrazione. Mi ricordo bene la diffidenza con cui i ragazzi dell’ex Canapificio ci accolsero. Non eravamo i primi che arrivavano lì per fare un servizio giornalistico o un documentario di denuncia. Di solito con risultati pressoché nulli, se non di rinforzare certi luoghi comuni, di destra e di sinistra».
Mamadou Kouassi alla manifestazione antirazzista del 18 giugno 2022 a Caserta
Mamadou Kouassi Pli Adama
Nato nel 1983 in Costa D’Avorio, Kouassi è stato costretto a scappare in Ghana nel 2001, quando studiava lingue all’università, per riparare lì con la famiglia a causa della guerra civile scoppiata nel suo Paese. Dopo tre anni durissimi e quaranta giorni di prigionia, nel 2007 è riuscito a imbarcarsi per Lampedusa, arrivando quindi in Italia. Ha lavorato nei campi di pomodoro pugliesi e negli aranceti di Rosarno, fino alle distese di tabacco nel Casertano (pagato pochi euro l’ora), ma nel suo difficile percorso ha incontrato anche il Piemonte, dalle campagne del Cuneese fino all’Alta Valsusa. Oggi lavora come mediatore culturale. In occasione del premio a Venezia, ha dedicato il film «a tutte le persone che non sono potute arrivare», invocando la «possibilità di un ingresso regolare» in Italia, riprendendo le parole del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.
Il numero dedicato di Mondo Niovo
In questa occasione, l’AMNC presenterà il numero 108 della rivista Mondo Niovo 18-24 ft/s, diretta da Silvia Luciani e curata da Valentina Noya e Vittorio Sclaverani, che sarà interamente dedicata al rapporto fra cinema e migrazioni. Sarà presente un’intervista a Kouassi, dal titolo Mentre cambiavo il percorso della vita di tante persone, è cambiata anche la mia vita. La pubblicazione ospiterà anche i contributi di Alba Bonetti, presidente di Amnesty International Italia, Davide Ferrario, Paolo Ruffini, Prefetto del Dicastero per la Comunicazione del Vaticano, una relazione dell’anatomopatologa Cristina Cattaneo, l’intervento di Yagoub Kibeida, direttore esecutivo di Mosaico Refugess e Vicepresidente di Ecre, e un testo di Emanuele Russo, già presidente di Amnesty International. Si aggiungeranno, poi, anche i contributi e le testimonianze di Mariangela Barbanente, Valentina Cicogna, Irene Dionisio, Francesca Frigo, Rossella Schillaci, Stefano Collizzolli, Mattia Colombo, Valerio Filardo, Alessio Genovese, Lorenzo Latrofa, Guido Lombardi, Hleb Papou, Matteo Tortone e Maurizio Zaccaro.
La nostra Storia di Lorenzo Latrofa
Il Premio Prolo
Intitolato a Maria Adriana Prolo, fondatrice del Museo Nazionale del Cinema, il premio è assegnato a una personalità del mondo del cinema che si è particolarmente distinta nel panorama italiano e internazionale. In passato, il premio è stato conferito alle registe e ai registi Cecilia Mangini, Lorenza Mazzetti, Giuseppe Bertolucci, Marco Bellocchio, Ugo Gregoretti, Giuliano Montaldo, Giuseppe Piccioni, Massimo Scaglione, Daniele Segre, Bruno Bozzetto, Costa-Gavras, David Grieco, agli attori e attrici Piera Degli Esposti, Lucia Bosè, Ottavia Piccolo, Roberto Herlitzka ed Elio Pandolfi, all’esercente e storico del cinema Lorenzo Ventavoli, al compositore Manuel De Sica, allo sceneggiatore Giorgio Arlorio e al filmmaker, artista e operaio Pietro Perotti. Nel 2022 e nel 2023 il Premio Prolo è stato patrocinato da Amnesty International Italia legandosi in maniera più forte alle tematiche dei diritti umani; l’anno scorso il riconoscimento è stato assegnato al regista svizzero Markus Imhoof, autore tra gli altri de La barca è piena, More than Honey ed Eldorado.
L’AMNC e l’Ufficio della Garante dei diritti delle persone private della libertà personale della Città di Torino organizzano una proiezione-lezione speciale rivolta alle scuole secondarie di II grado del territorio in programma lunedì 4 dicembre 2023 dalle ore 9,30 alle ore 12,30 presso il Cinema Ambrosio (C.so Vittorio Emanuele II 52, Torino). Nel corso della mattinata sarà mostrato il film Fiore di Claudio Giovannesi (Italia 2016, 110′).
L’appuntamento è gratuito, ma è necessario dare conferma scritta che indichi l’istituto scolastico, il numero di studenti e professori che parteciperanno all’incontro, a questo indirizzo mail info@amnc.itentro e non oltre giovedì 30 novembre.
Il film, presentato in anteprima al Festival di Cannes, è ambientato in un carcere minorile. Daphne (Daphne Scoccia), detenuta per rapina, si innamora di Josh (Josciua Algeri), anche lui giovane detenuto per furto. In carcere i ragazzi e le ragazze non si possono incontrare e l’amore è vietato: la relazione di Daphne e Josh vive solo di sguardi da una cella all’altra, brevi conversazioni attraverso le sbarre e lettere clandestine. Il carcere non è più solo privazione della libertà, ma diventa anche mancanza di affetti. Fiore è il racconto del desiderio d’amore di una ragazza adolescente e della forza di un sentimento che infrange ogni legge. Claudio Giovannesi nel suo percorso da regista ha più volte raccontato le nuove generazioni attraverso film come Alì ha gli occhi azzurri e La paranza dei bambini tratto dall’omonimo libro di Roberto Saviano.
A inizio mattinata la Città di Torino porterà i propri saluti istituzionali attraverso le sue rappresentanti, a partire dalla Vicesindaca Michela Favaro, la Presidente del Consiglio Comunale Maria Grazia Grippo e l’Assessora Giovanna Pentenero, competente per le politiche per la Sicurezza, Lavoro, Formazione Professionale, Attività Produttive, Area Metropolitana e Metromontana, Sistema Carcerario, Sistemi Informativi, Nuovi Cittadini e Cyber Security.
“Conoscere veramente che cosa significa perdere la libertà personale – evidenzia la Garante Monica Cristina Gallo – può far riflettere e capire esattamente quanto, se si viola la legge e si commettono azioni che comportano la condanna a pene detentive possa essere umanamente alto il prezzo da pagare e in che misura possa risultare segnata indelebilmente la vita di ognuno, in particolare se questo ognuno è un giovane uomo o una giovane donna”.
Dopo il film sarà condotto un approfondimento e discussione partecipata con le studentesse e gli studenti a cura del personale dell’Ufficio della Garante, il quale coglierà l’occasione per introdurre il progetto di formazione partendo dal libroIl carcere spiegato ai ragazzidi Patrizio Gonella e Susanna Marietti (Manifestolibri 2020) con particolare attenzione alle questioni legate alla detenzione minorile nel nostro paese.
Saranno presenti in sala anche la Garante comunale Monica Cristina Gallo, Giorgio Santise, giovane filmaker che ha realizzato il backstage del film e Valentina Noya, Direttrice di LiberAzioni festival. L’iniziativa si inserisce nell’ambito del progetto Per un dialogo con il carcere curato dall’AMNC e sostenuto dalla Città di Torino.
L’AMNC comunica che la presentazione del nuovo romanzo di Alessandra Nunziante, Anime riciclate, è stata rimandata in data da destinarsi.
Cosa può accadere di così strano quando pensiamo che tutto – inesorabilmente – stia andando come sempre? La vita di Lupo è contraddittoria, solitaria, fatta di ombre lunghissime che si alzano sul suo nome e sul suo cammino. Sarà un incontro del tutto fortuito a indirizzarlo verso un viaggio nelle sue emozioni e a ritroso nel suo passato, per poter guardare al futuro con chiarezza e trasparenza: Lupo si addentrerà sempre di più in un intricato labirinto emotivo, alla ricerca delle proprie anime riciclate, per poterle perdonare e, così, anche assolvere sé stesso.
In questo romanzo Alessandra Nunziante racconta un percorso di dolore e buio che si apre poi alla luce e al sollievo. La storia di un uomo che si ritrova negli strascichi di tutte le vite che l’hanno accarezzato, poi abbandonato, e alla fine riportato alla trasparenza del presente; lì dove non ci sono più ombre lunghissime che si stagliano dentro di noi, ma solo angoli di luce da preservare.
L’Associazione Museo Nazionale del Cinema è lieta di patrocinare la XIII edizione del Premio Luigina Parodi curato dall’Associazione Erreics Onlus. Questo premio viene istituito a diciotto anni dalla scomparsa di Luigina Parodi professoressa appassionata che fino ad età avanzata ha dedicato la sua esperienza alla scuola e alla formazione. L’Associazione Erreics Onlus decide di dedicarle un premio culturale per ricordare la sua professionalità e la sua attenzione per l’istruzione e l’insegnamento soprattutto fra i giovani. Luigina Parodi, nata a Nettuno l’11 ottobre 1920, lascia la traccia di una convinzione: formare i giovani aiuta a formare anche gli adulti. Questa tredicesima edizione del premio alla cultura è dedicata al tema Il Silenzio.
Descrizione del premio
La partecipazione al Premio è gratuita, possono partecipare tutti i giovani di età compresa fra 14 e 20 anni sia studenti delle scuole superiori che lavoratori. Dal 27 gennaio al 29 ottobre 2024 i ragazzi potranno inviare:
Poesia: libertà di stile e di metrica. Lunghezza massima 30 versi. Testo in lingua italiana. La poesia deve essere inedita. Si può partecipare con un massimo di 2 poesie.
Narrativa breve: libertà di stile e di tecnica espressiva. Racconto, fiaba, dialogo, lettera, diario. Testo in lingua italiana. Massimo 10.000 caratteri compresi gli spazi. Si può partecipare con un massimo di 2 elaborati.
Cortometraggio: massimo 5 minuti, da condividere su supporto DVD.
Testo di canzone: la lunghezza del testo sarà a discrezione del partecipante a patto che la proposta sia inedita. Il miglior testo verrà messo in musica e diffuso sul Web.
Il materiale dovrà essere inviato: via mail a elviralarizza@libero.it e via posta a Elvira Larizza Via Ciamarella 31 int.1 Rivoli (TO) 10098, accompagnato dalla domanda di partecipazione al Premio su cui devono essere indicati: nome, cognome, data di nascita, indirizzo, recapito telefonico, indirizzo mail (se posseduto), scuola di appartenenza o attività lavorativa. La domanda deve essere firmata dal partecipante e, se minore, da un genitore e/o responsabile. Anche in questa edizione una sezione del premio è dedicata ai giovani nello spettro autistico e sindromi correlate o con mutismo selettivo. Potranno presentare un lavoro: disegno, elaborato, costruzione o altra espressione artistica sul tema Il Silenzio e inviarlo seguendo le modalità su elencate. Non si accettano elaborati prodotti con la comunicazione facilitata.
A novembre verrà effettuata dalla nostra commissione scientifica la selezione dei due lavori più belli per ciascuna delle sezioni. I lavori verranno premiati a fine novembre con una piccola cerimonia. A tutti i partecipanti al concorso verrà dato un riconoscimento a carattere culturale. La partecipazione al concorso costituisce implicita autorizzazione al trattamento dei dati personali in applicazione della normativa vigente in materia di privacy e trattamento dati. Erreics Onlus si impegna ad utilizzare i dati richiesti esclusivamente ai fini del presente concorso e della propria attività culturale astenendosi da qualsiasi loro utilizzo a scopo di lucro. Inoltre l’Associazione Erreics Onlus si riserva di utilizzare gli elaborati partecipanti al premio per pubblicazioni, letture e mostre nell’ambito delle proprie attività culturali senza alcuna finalità commerciale. La partecipazione al concorso costituisce implicita autorizzazione in tal senso.La proprietà artistica e letteraria resterà comunque dell’autore.
L’Associazione Museo Nazionale del Cinema (AMNC) promuove in anteprima regionale la proiezione del film REMOTO – Oltre ogni ragionevole dubbio di Francesco Di Tillo in programma sabato 18 novembre alle ore 17,00 presso la Sala Gabriella Poli del Centro Studi Sereno Regis (Via Garibaldi 13, Torino); l’ingresso è libero fino a esaurimento posti disponibili in sala. Insieme all’artista Francesco Di Tillo intervengono la curatrice d’arte Lisa Parola, il grafico, muralista e promotore culturale cileno Eduardo Mono Carrasco e il geologo dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) Umberto Fracassi; introduce l’incontro Valentina Noya, Vice Presidente dell’AMNC.
REMOTO – oltre ogni ragionevole dubbio è l’opera filmica realizzata dall’artista Francesco Di Tillo in seguito a una lunga esperienza diretta in Cile tra il 2015 e il 2022: accadimenti, dialoghi, fermi immagine e documenti d’archivio alternano racconti intimi a più ampie visioni sull’Oceano Pacifico che mettono in continua discussione, non solo attraverso la voce dei protagonisti, l’apparente stabilità e mania di controllo sul creato che oggi l’essere umano ritiene di possedere. Un ritratto che l’artista fa del terremoto, senza riferimenti puntuali e cronachistici a un preciso evento sismico, nell’intento di spostare l’attenzione dalla condizione più drammatica di instabilità, distruzione, morte e ricostruzione che un sisma porta con sé e orientare lo sguardo verso la potenziale apertura semantica cui questi stravolgimenti approdano.
“Nella loro seppur discussa imprevedibilità, – dichiara l’artista Francesco Di Tillo – i movimenti sismici sfidano la capacità di adattamento dell’uomo, facendo risuonare il vigore della Natura e innescando una connessione diretta con la parte più irrazionale di noi, che per lo più dimentichiamo che esista.”
Il progetto REMOTO – Oltre ogni ragionevole dubbioè realizzato con il sostegno di Italian Council (X edizione, 2021), programma per la promozione internazionale dell’arte italiana della Direzione Generale della Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura in partnership conCentex – Centro de Extensión del Ministerio de las Culturas, las Artes y el Patrimonio di Valparaiso e Escola de Arte, Faculdad de Artes, Pontificia Universidad Católica de Chile di Santiago e alla collaborazione di NOS Visual Arts Production. Il progetto è promosso da Galeria Metropolitana, storico spazio indipendente a Santiago de Chile, di cui fa parte anche la mostra A PESAR DE TODO, la performance ASENTAMIENTO INSTABLE e la pubblicazione REMOTO.
L’ARTISTA
Francesco Di Tillo (Campobasso, 1984) vive e lavora a Bologna.
Dopo la formazione presso l’Accademia di Belle Arti di Bologna vive per otto anni tra New York e São Paulo. La sua ricerca artistica invita a una riflessione su questioni paradossali o catastrofiche nella società contemporanea, con particolare attenzione alla relazioni tra Natura e società. Sperimentando linguaggi diversi tramite cui si sposta dalla scultura, alla fotografia, al video, alla performance, il suo lavoro mostra in una continua oscillazione il bilico tra reale e immaginario. Ha realizzato mostre individuali e collettive presso musei, istituzioni, festival, gallerie, spazi pubblici sia in Italia che all’estero. Tra le principali mostre personali: A pesar de todo, Galeria Metropolitana, Santiago de Chile (2022); Monumento ai Caduti, Muséé de l’OHM, c/o Museo Civico Medievale di Bologna (2014); Anomos, Galeria Ponto Aurora, São Paulo (2014); Falecimentos, Museu da Imagem e do Som (MIS), São Paulo (2013); Death Brokering, 16Beaver, New York (2011); Another Gap in the Wall, Gum Studio, Carrara (2009). Sue opere sono presenti presso collezioni pubbliche e private, quali: Contemporary Art Museum of Montenegro, Podgorica; Museo da Imagem e do Som (MIS), São Paulo; Galleria Nazionale di Cosenza. www.francescoditillo.info
L’Associazione Museo Nazionale del Cinema (AMNC) promuove la proiezione del film I Cinque Punti, uno dei prodotti finali del progetto Fuori, realizzato insieme alle studentesse a gli studenti del CPIA 3 Tullio de Mauro di Torino coordinati da Andrea Deaglio, Paolo Bosio, Lorenzo Martellacci e Diego Scarponi. L’appuntamento è in programma venerdì 17 novembre alle 16,00 presso il Cinema Massimo (Via Verdi 18, Torino); l’ingresso è libero fino a esaurimento posti disponibili in sala. Intervengono i coordinatori del progetto, alcuni degli studenti coinvolti insieme a Monica Cristina Gallo, Garante dei diritti delle persone private della libertà personale della Città di Torino, e a Bruno Mellano Garante dei detenuti della Regione Piemonte; modera l’incontro Valentina Noya, Vice Presidente dell’AMNC e Direttrice di LiberAzioni festival.
Il progetto è realizzato in collaborazione con Associazione Culturale DonQuixote, IPM Ferrante Aporti, Inforcoop Ecipa Piemonte, AMNC, Film Commission Torino Piemonte, Comunità Stella Polare – Coop Valdocco ha coinvolto un gruppo di studenti del CPIA delle sedi di Moncalieri, Mirafiori e dell’Istituto Penale Minorile in una serie di laboratori formativi sul tema della comunicazione audiovisiva. Con il materiale prodotto durante il percorso sono stati realizzati una serie di podcast, uno slideshow fotografico e il cortometraggioI Cinque Punti (2023, 17′) che racconta la storia di una madre che si prepara per andare a incontrare il figlio che è stato arrestato. È il giorno del primo colloquio. Nel suo ‘viaggio’ verso il carcere minorile, dove il figlio è recluso, attraversa la città. Una voce accompagna il suo cammino.
“Per la nostra scuola è stato un progetto importantissimo – dichiara Riccardo Sarà, docente del CPIA 3 Torino Tullio De Mauro – perché ha dato a studenti e studentesse stranieri la possibilità di esprimere la loro creatività ad alti livelli, cosa generalmente difficile quando ci si trova a vivere una vita totalmente diversa in un altro paese. Inoltre è stata l’occasione per riflettere in modo molto concreto sulla detenzione e in particolar modo sul carcere minorile, un tabù nella nostra società”.
“Il progetto Fuori, da cui è derivato il film I cinque punti, nasce da lontano. – ricordano i coordinatori e produttori del progetto Paolo Bosio, Lorenzo Martellacci e Diego Scarponi – Siamo un gruppo di operatori di grafica e multimedia che lavora da anni dentro all’Istituto Penale Minorile Ferrante Aporti. Abbiamo scritto il progetto per confrontarci ulteriormente con i ragazzi reclusi, con l’obiettivo di portare all’esterno le loro parole, aspettative e desideri. I primi destinatari di queste istanze sono stati altri studenti e studentesse del CPIA: spesso cittadini migranti adulti, con altre esperienze e un vissuto completamente differente. Questo ha fatto scaturire un corto circuito molto interessante, soprattutto perché ha generato un ponte con una realtà troppo spesso invisibile (e che non si vuole vedere), che gli strumenti audiovisivi hanno reso tangibile. E sul quale si sono innestate nuove riflessioni”.
“Nei racconti dei ragazzi del carcere minorile vengono fuori spesso sentimenti come la solitudine, la vergogna, il rimorso, la paura – conclude il regista Andrea Deaglio – È per affrontare questo disagio che i ragazzi ricorrono a gesti simbolici, come tatuarsi da soli con la molla dell’accendino, oppure procurarsi tagli, lesioni, bruciature, che sono espressione di grande sofferenza emotiva. Così, a partire dalle loro parole, e grazie alla straordinaria collaborazione con gli studenti del Cpia, abbiamo potuto mettere in scena una piccola grande storia che portasse queste grida silenziose al di fuori delle mura del carcere”.
L’iniziativa si inserisce nell’ambito del Bando “Il linguaggio cinematografico e audiovisivo come oggetto e strumento di educazione e formazione” sostenuta dal Piano nazionale cinema e immagini per la scuola promosso da MIC e MIM. L’appuntamento costituisce anche una delle attività del progetto Per un dialogo con il carcere curato dall’AMNC in sinergia con l’Ufficio della Garante dei diritti delle persone private della libertà personale della Città di Torino.
I cinque punti, in concorso nella quarta edizione di LiberAzioni festival ha ricevuto una menzione speciale con la seguente motivazione scritta dalla giuria composta dai detenuti bibliotecari della Casa Circondariale di Torino: Per lo sguardo così concreto e psicologico che il film ha offerto a ciascuno di noi, verso coloro i quali ci sono, ossia esistono per ogni recluso, fuori dalle mura detentive. L’emozione positiva e negativa che allo stesso tempo una madre e un padre provano verso il sé recluso.
Scatto di Marco Roatta in occasione della premiazione finale nell’ambito di LiberAzioni festival 2023
Potremmo richiedere che i cookie siano attivi sul tuo dispositivo. Utilizziamo i cookie per farci sapere quando visitate i nostri siti web, come interagite con noi, per arricchire la vostra esperienza utente e per personalizzare il vostro rapporto con il nostro sito web.
Clicca sulle diverse rubriche delle categorie per saperne di più. Puoi anche modificare alcune delle tue preferenze. Tieni presente che il blocco di alcuni tipi di cookie potrebbe influire sulla tua esperienza sui nostri siti Web e sui servizi che siamo in grado di offrire.
Cookie essenziali del sito Web
Questi cookie sono strettamente necessari per fornirti i servizi disponibili attraverso il nostro sito web e per utilizzare alcune delle sue funzionalità.
Poiché questi cookie sono strettamente necessari per la fruizione del sito web, non è possibile rifiutarli senza influire sul funzionamento del nostro sito. È possibile bloccarli o eliminarli modificando le impostazioni del browser e imporre il blocco di tutti i cookie su questo sito web.
Cookie di Google Analytics
Questi cookie raccolgono informazioni che vengono utilizzate in forma aggregata per aiutarci a capire come viene utilizzato il nostro sito web o l'efficacia delle nostre campagne di marketing o per aiutarci a personalizzare il nostro sito web e la vostra applicazione al fine di migliorare la vostra esperienza.
Se non vuoi che monitoriamo le tue visite sul nostro sito puoi disabilitare il monitoraggio nel tuo browser qui:
Altri servizi esterni
Usiamo anche diversi servizi esterni come Google Webfonts, Google Maps e fornitori di video esterni. Poiché questi fornitori possono raccogliere dati personali come il tuo indirizzo IP, ti consentiamo di bloccarli qui. Si prega di essere consapevoli del fatto che questo potrebbe ridurre pesantemente la funzionalità e l'aspetto del nostro sito. Le modifiche avranno effetto una volta ricaricata la pagina.
Impostazioni per Google Webfont:
Impostazioni per Google Maps:
Vimeo and YouTube video embeds:
Privacy Policy
Puoi leggere i nostri cookie e le nostre impostazioni sulla privacy in dettaglio nella nostra pagina sulla privacy.