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News

Mamadou Kouassi Premio Prolo 2023

Io Capitano di Matteo Garrone

C’è una storia di riscatto alla base del film Io Capitano di Matteo Garrone che sta ottenendo un largo successo di pubblico nelle sale, dopo aver vinto il Leone d’argento per la miglior regia all’ultima Mostra del Cinema di Venezia. È la storia di Mamadou Kouassi Pli Adama, mediatore culturale, attivista del Centro sociale ex Canapificio e del Movimento migranti e rifugiati di Caserta. È stato lui, infatti, a ispirare Matteo Garrone per questo film, collaborando anche alla sceneggiatura.

L’Associazione Museo Nazionale del Cinema – AMNC che nel 2023 compie 70 anni, in occasione della Giornata mondiale dei Diritti umani, conferirà a Mamadou Kouassi il 22° Premio Maria Adriana Prolo.

La consegna del riconoscimento avverrà domenica 10 dicembre alle ore 20.45 presso il Cinema Massimo del Museo Nazionale del Cinema (ingresso a 5,00 Euro). Per l’occasione, dopo la cerimonia, sarà proiettato il film Io Capitano (Italia/Belgio, 2023, 121’). Oltre a Mamadou Kouassi, ci saranno anche Silvia Luciani, direttrice di Mondo Niovo 18-24 ft/s, Valentina Noya, vice presidente di AMNC, il Consigliere della Città di Torino Abdullahi Ahmed e Davide Ferrario, regista e presidente onorario di AMNC. Interverranno poi Maria Rita Cardillo, Francesco Marcello e Martina Vozza del Centro sociale ex Canapificio e Movimento migranti e rifugiati di Caserta. Nella mattinata di lunedì 11 dicembre, inoltre, il Cinema Ambrosio programmerà una proiezione speciale del film alla presenza di Mamadou Kouassi, rivolta alle scuole del territorio.

Il Premio Prolo è un progetto di AMNC, con il patrocinio di Amnesty International Italia per l’edizione 2022 e 2023 ed è sostenuto da Regione Piemonte, Fondazione Crt e Nova Coop.

Biglietti in prevendita QUI: https://www.anyticket.it/anyticketprod/Web/SchedaEvento.aspx?partner=MNCC

«Il 2023 è stato un anno nodale per l’AMNC, non solo per il 70° anniversario. Come programmato a fine 2022 con il Premio Prolo a Markus Imhoof, l’associazione ha avviato un importante processo di rinnovamento che ha coinvolto lo staff – commentano Valentina Noya e Vittorio Sclaverani, vicepresidente e presidente AMNC – e ha permesso di costruire nuove partnership e progettualità con l’obiettivo di essere più vicini, come rappresentanti del mondo culturale, alle urgenze del nostro presente. Con questo spirito, per la Giornata mondiale dei Diritti umani, abbiamo deciso di assegnare il Premio Prolo all’attivista Mamadou Kouassi Pli Adama che ha ispirato la storia principale di Io Capitano. Siamo molto contenti di questa scelta non solo per il legame con il cinema, ma per la comunità di persone che Kouassi rappresenta attraverso l’agire del Centro sociale ex Canapificio e il Movimento migranti e rifugiati di Caserta. Il numero speciale di Mondo Niovo 18-24 ft/s racconta bene il nostro modo di lavorare, in rete con le istituzioni, le organizzazioni, le autrici e gli autori che in questi anni abbiamo conosciuto e che hanno saputo raccontare da diverse angolazioni il fenomeno delle migrazioni».

«L’arte, attraverso opere di narrativa, film e spettacoli, ci aiuta a rielaborare episodi di violazione dei diritti umani – aggiunge Alba Bonetti, presidente di Amnesty International Italia – suscitando empatia e toccandoci il cuore, come è riuscito a Matteo Garrone con la vicenda drammatica di Mamadou Kouassi. Lo scenario cupo che avvolge oggi il mondo non è certo quello immaginato da chi scrisse la Dichiarazione dei Diritti Umani settantacinque anni fa. Per avverare quel progetto di uguaglianza ci vuole ancora l’impegno di ciascuna e ciascuno. É sempre meglio accendere una candela che maledire l’oscurità».

«Sono felice che alla celebrazione della Giornata mondiale dei Diritti umani – dichiara Davide Ferrario, presidente onorario di AMNC – l’associazione abbia invitato Mamadou Kouassi. Viene da Caserta, dove è attivo nel Movimento migranti e rifugiati. Il luogo più rappresentativo del movimento è il Centro sociale ex Canapificio. Ed è proprio lì che andai, tra il 2010 e il 2011, a cercare supporto per le riprese di un pezzo di Piazza Garibaldi. Il film nasceva dall’idea di ripercorrere l’itinerario della spedizione dei Mille, da Bergamo al Volturno, mettendo in cortocircuito 150 anni di storia italiana, visto che si celebrava l’anniversario dell’Unità. Nello specifico, parlare di quelle zone oggi significa affrontare temi come i neoborbonici, la camorra e l’immigrazione. Mi ricordo bene la diffidenza con cui i ragazzi dell’ex Canapificio ci accolsero. Non eravamo i primi che arrivavano lì per fare un servizio giornalistico o un documentario di denuncia. Di solito con risultati pressoché nulli, se non di rinforzare certi luoghi comuni, di destra e di sinistra».

Mamadou Kouassi alla manifestazione antirazzista del 18 giugno 2022 a Caserta

Mamadou Kouassi Pli Adama

Nato nel 1983 in Costa D’Avorio, Kouassi è stato costretto a scappare in Ghana nel 2001, quando studiava lingue all’università, per riparare lì con la famiglia a causa della guerra civile scoppiata nel suo Paese. Dopo tre anni durissimi e quaranta giorni di prigionia, nel 2007 è riuscito a imbarcarsi per Lampedusa, arrivando quindi in Italia. Ha lavorato nei campi di pomodoro pugliesi e negli aranceti di Rosarno, fino alle distese di tabacco nel Casertano (pagato pochi euro l’ora), ma nel suo difficile percorso ha incontrato anche il Piemonte, dalle campagne del Cuneese fino all’Alta Valsusa. Oggi lavora come mediatore culturale. In occasione del premio a Venezia, ha dedicato il film «a tutte le persone che non sono potute arrivare», invocando la «possibilità di un ingresso regolare» in Italia, riprendendo le parole del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.

Il numero dedicato di Mondo Niovo

In questa occasione, l’AMNC presenterà il numero 108 della rivista Mondo Niovo 18-24 ft/s, diretta da Silvia Luciani e curata da Valentina Noya e Vittorio Sclaverani, che sarà interamente dedicata al rapporto fra cinema e migrazioni. Sarà presente un’intervista a Kouassi, dal titolo Mentre cambiavo il percorso della vita di tante persone, è cambiata anche la mia vita. La pubblicazione ospiterà anche i contributi di Alba Bonetti, presidente di Amnesty International Italia, Davide Ferrario, Paolo Ruffini, Prefetto del Dicastero per la Comunicazione del Vaticano, una relazione dell’anatomopatologa Cristina Cattaneo, l’intervento di Yagoub Kibeida, direttore esecutivo di Mosaico Refugess e Vicepresidente di Ecre, e un testo di Emanuele Russo, già presidente di Amnesty International. Si aggiungeranno, poi, anche i contributi e le testimonianze di Mariangela Barbanente, Valentina Cicogna, Irene Dionisio, Francesca Frigo, Rossella Schillaci, Stefano Collizzolli, Mattia Colombo, Valerio Filardo, Alessio Genovese, Lorenzo Latrofa, Guido Lombardi, Hleb Papou, Matteo Tortone e Maurizio Zaccaro.

La nostra Storia di Lorenzo Latrofa

Il Premio Prolo

Intitolato a Maria Adriana Prolo, fondatrice del Museo Nazionale del Cinema, il premio è assegnato a una personalità del mondo del cinema che si è particolarmente distinta nel panorama italiano e internazionale. In passato, il premio è stato conferito alle registe e ai registi Cecilia Mangini, Lorenza Mazzetti, Giuseppe Bertolucci, Marco Bellocchio, Ugo Gregoretti, Giuliano Montaldo, Giuseppe Piccioni, Massimo Scaglione, Daniele Segre, Bruno Bozzetto, Costa-Gavras, David Grieco, agli attori e attrici Piera Degli Esposti, Lucia Bosè, Ottavia Piccolo, Roberto Herlitzka ed Elio Pandolfi, all’esercente e storico del cinema Lorenzo Ventavoli, al compositore Manuel De Sica, allo sceneggiatore Giorgio Arlorio e al filmmaker, artista e operaio Pietro Perotti. Nel 2022 e nel 2023 il Premio Prolo è stato patrocinato da Amnesty International Italia legandosi in maniera più forte alle tematiche dei diritti umani; l’anno scorso il riconoscimento è stato assegnato al regista svizzero Markus Imhoof, autore tra gli altri de La barca è piena, More than Honey ed Eldorado.

22 Novembre 2023
News

Fiore, proiezione speciale per le scuole

Fiore di Claudio Giovannesi

L’AMNC e l’Ufficio della Garante dei diritti delle persone private della libertà personale della Città di Torino organizzano una proiezione-lezione speciale rivolta alle scuole secondarie di II grado del territorio in programma lunedì 4 dicembre 2023 dalle ore 9,30 alle ore 12,30 presso il Cinema Ambrosio (C.so Vittorio Emanuele II 52, Torino). Nel corso della mattinata sarà mostrato il film Fiore di Claudio Giovannesi (Italia 2016, 110′).

L’appuntamento è gratuito, ma è necessario dare conferma scritta che indichi l’istituto scolastico, il numero di studenti e professori che parteciperanno all’incontro, a questo indirizzo mail info@amnc.it entro e non oltre giovedì 30 novembre.

Il film, presentato in anteprima al Festival di Cannes, è ambientato in un carcere minorile. Daphne (Daphne Scoccia), detenuta per rapina, si innamora di Josh (Josciua Algeri), anche lui giovane detenuto per furto. In carcere i ragazzi e le ragazze non si possono incontrare e l’amore è vietato: la relazione di Daphne e Josh vive solo di sguardi da una cella all’altra, brevi conversazioni attraverso le sbarre e lettere clandestine. Il carcere non è più solo privazione della libertà, ma diventa anche mancanza di affetti. Fiore è il racconto del desiderio d’amore di una ragazza adolescente e della forza di un sentimento che infrange ogni legge. Claudio Giovannesi nel suo percorso da regista ha più volte raccontato le nuove generazioni attraverso film come Alì ha gli occhi azzurri e La paranza dei bambini tratto dall’omonimo libro di Roberto Saviano.

A inizio mattinata la Città di Torino porterà i propri saluti istituzionali attraverso le sue rappresentanti, a partire dalla Vicesindaca Michela Favaro, la Presidente del Consiglio Comunale Maria Grazia Grippo e l’Assessora Giovanna Pentenero, competente per le politiche per la Sicurezza, Lavoro, Formazione Professionale, Attività Produttive, Area Metropolitana e Metromontana, Sistema Carcerario, Sistemi Informativi, Nuovi Cittadini e Cyber Security.

“Conoscere veramente che cosa significa perdere la libertà personale – evidenzia la Garante Monica Cristina Gallo – può far riflettere e capire esattamente quanto, se si viola la legge e si commettono azioni che comportano la condanna a pene detentive possa essere umanamente alto il prezzo da pagare e in che misura possa risultare segnata indelebilmente la vita di ognuno, in particolare se questo ognuno è un giovane uomo o una giovane donna”.

Dopo il film sarà condotto un approfondimento e discussione partecipata con le studentesse e gli studenti a cura del personale dell’Ufficio della Garante, il quale coglierà l’occasione per introdurre il progetto di formazione partendo dal libro Il carcere spiegato ai ragazzi di Patrizio Gonella e Susanna Marietti (Manifestolibri 2020) con particolare attenzione alle questioni legate alla detenzione minorile nel nostro paese.

Saranno presenti in sala anche la Garante comunale Monica Cristina Gallo, Giorgio Santise, giovane filmaker che ha realizzato il backstage del film e Valentina Noya, Direttrice di LiberAzioni festival. L’iniziativa si inserisce nell’ambito del progetto Per un dialogo con il carcere curato dall’AMNC e sostenuto dalla Città di Torino.

21 Novembre 2023
News

Focus on Sudan

Dall’aprile 2023 la guerra in Sudan, tra l’esercito sudanese e la milizia Forze di supporto rapido, ha causato migliaia di vittime e milioni di sfollati senza suscitare la giusta attenzione da parte della comunità internazionale e dei media. Per riflettere su questo tema, molteplici realtà promuovono l’evento internazionale FOCUS ON SUDAN in programma giovedì 7 dicembre dalle 14,30 alle 18,00 presso la Sala conferenze del Museo Egizio (Via Accademia delle Scienze 6, Torino); l’ingresso è libero con prenotazione fino a esaurimento posti disponibili in sala al seguente link: https://www.eventbrite.com/e/focus-on-sudan-tickets-770541298767 .

All’incontro parteciperanno diverse organizzazioni internazionali per confrontarsi e coordinare gli sforzi di aiuto umanitario, per aumentare la consapevolezza su ciò che sta accadendo in Sudan, stimolare l’impegno civico, la responsabilità politica e sostenere il movimento non violento per la democrazia del popolo sudanese.

Questo evento rappresenta il primo di una serie di iniziative volte a sensibilizzare l’opinione pubblica, umanizzare la narrativa e stimolare azioni concrete a sostegno del popolo sudanese realizzate in collaborazione con Mosaico – Azioni per i Rifugiati, Associazione Museo Nazionale del Cinema (AMNC), Associazione Sudanese di Torino e Seeyousound.

Programma della giornata

14.30: Welcome by Dr. Johannes Auenmüller, curator of the Museo Egizio

14.40: Presentation of context by Yagoub Kibeida, vice president of ECRE and executive director of Mosaicorefugees: “What’s happening in Sudan and why is it getting so little news coverage?”(in English)

15.00: Short film “Gidam: Drums of protest in Khartoum”, proiezione in collaborazione con Seeyousound – International Music Film Festival (sezione Music is the Weapon)

15.15: Rountable 1: “Brainstorming about a coordinated and effective humanitarian response”(in English) moderated by Tirza Leibowitz, division director of Justice, Open Society Foundations

Laura Ena, medical coordinator Nyala Hospital, Emergency

Musab Abeidi, Friends of Sudan

Yagoub Abdushafi, Associazione Sudanese di Torino

Eira Fallen, Peace and Security Hub, UNSSC (United Nations System Staff College)

16.00: Coffee Break

16.20: Roundtable 2: “Safe pathways for refugees and displaced persons” (in English) moderated by Debora Boaglio, Ires Piemonte (Istituto Ricerche Economiche e Sociali)

Sylvain Mossou, head of advocacy, ECRE (European Council on Refugees and Exiles)

Massimo Gnone, integration associate, UNHCR (United Nations Refugee Agency)

Prince Dengha, Mosaicorefugees

17.00: Roundtable 3: “Why culture is a vital part of the equation” (in English and Italian) moderated by Natalie Lithwick, musician, AMNC (Associazione Museo Nazionale del Cinema)

Dr. Johannes Auenmüller, curator of the Museo Egizio

Carla Piazza, Shiruq

Franca Mangiameli, consiglio direttivo di Emergency

Valentina Noya, vice president of AMNC (Associazione Museo Nazionale del Cinema)

17.45-18.00: Wrap-up “Mapping a coordinated effort”

LINK PER PRENOTAZIONI

https://www.eventbrite.com/e/focus-on-sudan-tickets-770541298767

Info: 320 3895841 – kibeida@mosaicorefugees.org – mosaicorefugees.org

21 Novembre 2023
News

Premio Luigina Parodi 2024

L’Associazione Museo Nazionale del Cinema è lieta di patrocinare la XIII edizione del Premio Luigina Parodi curato dall’Associazione Erreics Onlus. Questo premio viene istituito a diciotto anni dalla scomparsa di Luigina Parodi professoressa appassionata che fino ad età avanzata ha dedicato la sua esperienza alla scuola e alla formazione. L’Associazione Erreics Onlus decide di dedicarle un premio culturale per ricordare la sua professionalità e la sua attenzione per l’istruzione e l’insegnamento soprattutto fra i giovani. Luigina Parodi, nata a Nettuno l’11 ottobre 1920, lascia la traccia di una convinzione: formare i giovani aiuta a formare anche gli adulti. Questa tredicesima edizione del premio alla cultura è dedicata al tema Il Silenzio.

Descrizione del premio

La partecipazione al Premio è gratuita, possono partecipare tutti i giovani di età compresa fra 14 e 20 anni sia
studenti delle scuole superiori che lavoratori. Dal 27 gennaio al 29 ottobre 2024 i ragazzi potranno inviare:


Poesia: libertà di stile e di metrica. Lunghezza massima 30 versi. Testo in lingua italiana. La poesia deve essere
inedita. Si può partecipare con un massimo di 2 poesie.


Narrativa breve: libertà di stile e di tecnica espressiva. Racconto, fiaba, dialogo, lettera, diario. Testo in lingua
italiana. Massimo 10.000 caratteri compresi gli spazi. Si può partecipare con un massimo di 2 elaborati.


Cortometraggio: massimo 5 minuti, da condividere su supporto DVD.

Testo di canzone: la lunghezza del testo sarà a discrezione del partecipante a patto che la proposta sia inedita.
Il miglior testo verrà messo in musica e diffuso sul Web.

Il materiale dovrà essere inviato:
via mail a elviralarizza@libero.it e via posta a Elvira Larizza Via Ciamarella 31 int.1 Rivoli (TO) 10098,
accompagnato dalla domanda di partecipazione al Premio su cui devono essere indicati: nome, cognome,
data di nascita, indirizzo, recapito telefonico, indirizzo mail (se posseduto), scuola di appartenenza o attività
lavorativa. La domanda deve essere firmata dal partecipante e, se minore, da un genitore e/o responsabile.
Anche in questa edizione una sezione del premio è dedicata ai giovani nello spettro autistico e sindromi correlate
o con mutismo selettivo. Potranno presentare un lavoro: disegno, elaborato, costruzione o altra espressione
artistica sul tema Il Silenzio e inviarlo seguendo le modalità su elencate. Non si accettano elaborati prodotti con
la comunicazione facilitata.


A novembre verrà effettuata dalla nostra commissione scientifica la selezione dei due lavori più belli per ciascuna
delle sezioni. I lavori verranno premiati a fine novembre con una piccola cerimonia. A tutti i partecipanti al concorso verrà dato un riconoscimento a carattere culturale. La partecipazione al concorso costituisce implicita autorizzazione al trattamento dei dati personali in applicazione della normativa vigente in materia di privacy e trattamento dati. Erreics Onlus si impegna ad utilizzare i dati richiesti esclusivamente ai fini del presente concorso e della propria attività culturale astenendosi da qualsiasi loro utilizzo a scopo di lucro. Inoltre l’Associazione Erreics Onlus si riserva di utilizzare gli elaborati partecipanti al premio per pubblicazioni, letture e mostre nell’ambito delle proprie attività culturali senza alcuna finalità commerciale. La partecipazione al concorso costituisce implicita autorizzazione in tal senso.La proprietà artistica e letteraria resterà comunque dell’autore.

Per informazioni:
elviralarizza@libero.it
presidenza@erreics.org
PREMIO PER LA CULTURA
Luigina Parodi
2024 – XIII EDIZIONE
www.erreics.org

7 Novembre 2023
News

Anteprima di REMOTO di Francesco Di Tillo

L’Associazione Museo Nazionale del Cinema (AMNC) promuove in anteprima regionale la proiezione del film REMOTO – Oltre ogni ragionevole dubbio di Francesco Di Tillo in programma sabato 18 novembre alle ore 17,00 presso la Sala Gabriella Poli del Centro Studi Sereno Regis (Via Garibaldi 13, Torino); l’ingresso è libero fino a esaurimento posti disponibili in sala. Insieme all’artista Francesco Di Tillo intervengono la curatrice d’arte Lisa Parola, il grafico, muralista e promotore culturale cileno Eduardo Mono Carrasco e il geologo dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) Umberto Fracassi; introduce l’incontro Valentina Noya, Vice Presidente dell’AMNC.

REMOTO – oltre ogni ragionevole dubbio è l’opera filmica realizzata dall’artista Francesco Di Tillo in seguito a una lunga esperienza diretta in Cile tra il 2015 e il 2022: accadimenti, dialoghi, fermi immagine e documenti d’archivio alternano racconti intimi a più ampie visioni sull’Oceano Pacifico che mettono in continua discussione, non solo attraverso la voce dei protagonisti, l’apparente stabilità e mania di controllo sul creato che oggi l’essere umano ritiene di possedere. Un ritratto che l’artista fa del terremoto, senza riferimenti puntuali e cronachistici a un preciso evento sismico, nell’intento di spostare l’attenzione dalla condizione più drammatica di instabilità, distruzione, morte e ricostruzione che un sisma porta con sé e orientare lo sguardo verso la potenziale apertura semantica cui questi stravolgimenti approdano.

“Nella loro seppur discussa imprevedibilità, – dichiara l’artista Francesco Di Tillo – i movimenti sismici sfidano la capacità di adattamento dell’uomo, facendo risuonare il vigore della Natura e innescando una connessione diretta con la parte più irrazionale di noi, che per lo più dimentichiamo che esista.”

Il progetto REMOTO – Oltre ogni ragionevole dubbio è realizzato con il sostegno di Italian Council (X edizione, 2021), programma per la promozione internazionale dell’arte italiana della Direzione Generale della Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura in partnership con Centex – Centro de Extensión del Ministerio de las Culturas, las Artes y el Patrimonio di Valparaiso e Escola de Arte, Faculdad de Artes, Pontificia Universidad Católica de Chile di Santiago e alla collaborazione di NOS Visual Arts Production. Il progetto è promosso da Galeria Metropolitana, storico spazio indipendente a Santiago de Chile, di cui fa parte anche la mostra A PESAR DE TODO, la performance ASENTAMIENTO INSTABLE e la pubblicazione REMOTO.

L’ARTISTA

Francesco Di Tillo (Campobasso, 1984) vive e lavora a Bologna.

Dopo la formazione presso l’Accademia di Belle Arti di Bologna vive per otto anni tra New York e São Paulo. La sua ricerca artistica invita a una riflessione su questioni paradossali o catastrofiche nella società contemporanea, con particolare attenzione alla relazioni tra Natura e società. Sperimentando linguaggi diversi tramite cui si sposta dalla scultura, alla fotografia, al video, alla performance, il suo lavoro mostra in una continua oscillazione il bilico tra reale e immaginario. Ha realizzato mostre individuali e collettive presso musei, istituzioni, festival, gallerie, spazi pubblici sia in Italia che all’estero. Tra le principali mostre personali: A pesar de todo, Galeria Metropolitana, Santiago de Chile (2022); Monumento ai Caduti, Muséé de l’OHM, c/o Museo Civico Medievale di Bologna (2014); Anomos, Galeria Ponto Aurora, São Paulo (2014); Falecimentos, Museu da Imagem e do Som (MIS), São Paulo (2013); Death Brokering, 16Beaver, New York (2011); Another Gap in the Wall, Gum Studio, Carrara (2009). Sue opere sono presenti presso collezioni pubbliche e private, quali: Contemporary Art Museum of Montenegro, Podgorica; Museo da Imagem e do Som (MIS), São Paulo; Galleria Nazionale di Cosenza. www.francescoditillo.info

7 Novembre 2023
News

I Cinque Punti al Cinema Massimo

L’Associazione Museo Nazionale del Cinema (AMNC) promuove la proiezione del film I Cinque Punti, uno dei prodotti finali del progetto Fuori, realizzato insieme alle studentesse a gli studenti del CPIA 3 Tullio de Mauro di Torino coordinati da Andrea Deaglio, Paolo Bosio, Lorenzo Martellacci e Diego Scarponi. L’appuntamento è in programma venerdì 17 novembre alle 16,00 presso il Cinema Massimo (Via Verdi 18, Torino); l’ingresso è libero fino a esaurimento posti disponibili in sala. Intervengono i coordinatori del progetto, alcuni degli studenti coinvolti insieme a Monica Cristina Gallo, Garante dei diritti delle persone private della libertà personale della Città di Torino, e a Bruno Mellano Garante dei detenuti della Regione Piemonte; modera l’incontro Valentina Noya, Vice Presidente dell’AMNC e Direttrice di LiberAzioni festival.

Il progetto è realizzato in collaborazione con Associazione Culturale DonQuixote, IPM Ferrante Aporti, Inforcoop Ecipa Piemonte, AMNC, Film Commission Torino Piemonte, Comunità Stella Polare – Coop Valdocco ha coinvolto un gruppo di studenti del CPIA delle sedi di Moncalieri, Mirafiori e dell’Istituto Penale Minorile in una serie di laboratori formativi sul tema della comunicazione audiovisiva. Con il materiale prodotto durante il percorso sono stati realizzati una serie di podcast, uno slideshow fotografico e il cortometraggio I Cinque Punti (2023, 17′) che racconta la storia di una madre che si prepara per andare a incontrare il figlio che è stato arrestato. È il giorno del primo colloquio. Nel suo ‘viaggio’ verso il carcere minorile, dove il figlio è recluso, attraversa la città. Una voce accompagna il suo cammino.

“Per la nostra scuola è stato un progetto importantissimo – dichiara Riccardo Sarà, docente del CPIA 3 Torino Tullio De Mauro – perché ha dato a studenti e studentesse stranieri la possibilità di esprimere la loro creatività ad alti livelli, cosa generalmente difficile quando ci si trova a vivere una vita totalmente diversa in un altro paese. Inoltre è stata l’occasione per riflettere in modo molto concreto sulla detenzione e in particolar modo sul carcere minorile, un tabù nella nostra società”.

“Il progetto Fuori, da cui è derivato il film I cinque punti, nasce da lontano. – ricordano i coordinatori e produttori del progetto Paolo Bosio, Lorenzo Martellacci e Diego Scarponi – Siamo un gruppo di operatori di grafica e multimedia che lavora da anni dentro all’Istituto Penale Minorile Ferrante Aporti. Abbiamo scritto il progetto per confrontarci ulteriormente con i ragazzi reclusi, con l’obiettivo di portare all’esterno le loro parole, aspettative e desideri. I primi destinatari di queste istanze sono stati altri studenti e studentesse del CPIA: spesso cittadini migranti adulti, con altre esperienze e un vissuto completamente differente. Questo ha fatto scaturire un corto circuito molto interessante, soprattutto perché ha generato un ponte con una realtà troppo spesso invisibile (e che non si vuole vedere), che gli strumenti audiovisivi hanno reso tangibile. E sul quale si sono innestate nuove riflessioni”.

“Nei racconti dei ragazzi del carcere minorile vengono fuori spesso sentimenti come la solitudine, la vergogna, il rimorso, la paura – conclude il regista Andrea Deaglio – È per affrontare questo disagio che i ragazzi ricorrono a gesti simbolici, come tatuarsi da soli con la molla dell’accendino, oppure procurarsi tagli, lesioni, bruciature, che sono espressione di grande sofferenza emotiva. Così, a partire dalle loro parole, e grazie alla straordinaria collaborazione con gli studenti del Cpia, abbiamo potuto mettere in scena una piccola grande storia che portasse queste grida silenziose al di fuori delle mura del carcere”.

L’iniziativa si inserisce nell’ambito del Bando “Il linguaggio cinematografico e audiovisivo come oggetto e strumento di educazione e formazione” sostenuta dal Piano nazionale cinema e immagini per la scuola promosso da MIC e MIM. L’appuntamento costituisce anche una delle attività del progetto Per un dialogo con il carcere curato dall’AMNC in sinergia con l’Ufficio della Garante dei diritti delle persone private della libertà personale della Città di Torino.

I cinque punti, in concorso nella quarta edizione di LiberAzioni festival ha ricevuto una menzione speciale con la seguente motivazione scritta dalla giuria composta dai detenuti bibliotecari della Casa Circondariale di Torino: Per lo sguardo così concreto e psicologico che il film ha offerto a ciascuno di noi, verso coloro i quali ci sono, ossia esistono per ogni recluso, fuori dalle mura detentive. L’emozione positiva e negativa che allo stesso tempo una madre e un padre provano verso il sé recluso.

Scatto di Marco Roatta in occasione della premiazione finale nell’ambito di LiberAzioni festival 2023
4 Novembre 2023

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