In questi giorni difficili per tutti ci ha purtroppo lasciato il nostro caro amico Lamberto Tarantino, vera anima e “hub” umano del Cecchi Point Casa del Quartiere e di Aurora.
Tara è stata una persona molto generosa e appassionata in tutto quello che faceva; dal suo lavoro da antennista ai “Cecchi Boys”, i “diversamente giovani” del quartiere, alle importanti attività dell’Agenzia alimentare per arginare le nuove povertà, nel prendersi cura dei gatti randagi – Tommy in particolare, in politica “dal basso”, nelle raccolte fondi annuali a sostegno di Telethon e con chiunque entrasse per la prima volta nelle ex Officine Municipali di via Antonio Cecchi.
Con la sua esperienza da genius loci avrebbe potuto tenere un master di rigenerazione urbana, ma lui preferiva definirsi ed essere un “porta borracce”.
Da buon pugliese sapeva anche essere “picciafuoco”, ma aveva un cuore grande e accogliente capace come pochi di entrare in sintonia con età e culture diverse.
Vogliamo ricordarlo attraverso alcune immagini che ci restituiscono la sua simpatia unica tanto da diventare il personaggio dello Zio all’interno del fumetto “Mischiati al Cottolengo”, pubblicato sul quinto numero de “La città nascosta”, e protagonista di un bellissimo ritratto di Giada Gaiotto – Pittrice realizzato in occasione del progetto Young Active Watchers.
Il 2 aprile, in occasione della Giornata Mondiale della Consapevolezza dell’Autismo, cinemAutismo e MYmovies sostengono la campagna #iorestoacasa tenendo accesa la passione per il cinema e animando lo spirito di condivisione anche da casa, con l’offerta gratuita del film “Tutto ciò che voglio” in streaming e 2.000 posti disponibili
Quest’anno per la prima volta cinemAutismo, la prima rassegna cinematografica dedicata all’autismo e alla sindrome di Asperger, celebrerà la Giornata Mondiale della Consapevolezza dell’Autismo in streaming. Costretti a sospendere l’edizione XII a causa delle disposizioni governative messe in atto per contenere l’epidemia di Coronavirus, gli organizzatori hanno deciso di proporre la visione gratuita online di un film che parla di autismo con l’intento di continuare a diffondere una cultura di inclusione e conoscenza dell’altro.
Il film scelto per l’occasione – e adatto a tutte le
età – è Tutto ciò che voglio – Please Stand By di Ben Lewin, una commedia on the
road con Dakota Fanning, Toni
Collette e Alice Eve, che sarà disponibile online su www.mymovies.it/iorestoacasa/dalle ore 16.00 alle 24.00 di giovedì 2
aprile.
La pellicola racconta la storia di
Wendy, una ragazza autistica di San Francisco che lavora in
un fast food e vive in una casa famiglia, sperando di poter andare presto a
vivere con la sorella. Appassionata di Star Trek, Wendy sta
scrivendo una nuova sceneggiatura della saga per
un concorso indetto dalla Paramount, ma, quando si
rende conto che non c’è più tempo per spedirla nei tempi prescritti, decide di
scappare alla volta di Los Angeles per consegnare a mano il dattiloscritto in
una complicata corsa contro il tempo…
Non
nascondiamo – commentano i curatori Marco Mastino e Ginevra Tomei – che
sospendere questa edizione di cinemAutismo
ci è molto dispiaciuto. Da undici anni lavoriamo per selezionare film in grado
di emozionare e far riflettere su un tema di cui si parla sempre più, ma che
continua ad essere poco compreso. Solitamente in questo periodo aspettiamo con
curiosità il momento delle proiezioni… Piaceranno i nostri film? Che
argomenti possiamo trattare? Amore? Relazioni? Famiglia? Lavoro? Amicizia? In
fondo tutti temi “normali”, ma che spesso non vengono associati alle
persone con autismo. Quest’anno però purtroppo stiamo vivendo un momento
storico eccezionale e per la tutela e la salute di tutti ci viene chiesto di
restare a casa. Ci siamo allora domandati come potevamo trasformare questa
chiusura forzata in un’opportunità, ed abbiamo trovato nel distributore DNC Entertainment Factory e in MYmovies i partner ideali.
Questa collaborazione ci permetterà di offrire
a tutta Italia (e non più solo a Torino!) la possibilità di celebrare la
Giornata Mondiale della Consapevolezza dell’Autismo con un bel film e di poter parlare di passioni…
di desiderio d’indipendenza…
di sogni… Ci permetterà,
insomma, di evadere dalla nostra routine casalinga e ci darà l’opportunità di
vedere il mondo con occhi diversi. Anche da casa.
cinemAutismo
è una rassegna curata da Marco Mastino e
Ginevra Tomei e organizzata dall’Associazione
Museo Nazionale del Cinema, grazie alla collaborazione e al sostegno di
Angsa Piemonte Onlus sez. di Torino, Gruppo Asperger Onlus, Anffas Onlus
Torino, Fondazione CRT e Motore di Ricerca – Comunità attiva.
Per assistere gratuitamente online alle visioni
collettive dei film in streaming promossi da MYmovies sarà sufficiente
collegarsi dal proprio computer, tablet o device all’indirizzo www.mymovies.it/iorestoacasa/,
selezionare i film da vedere e prenotare uno dei 25.000 posti disponibili nelle sale web. La piattaforma MYMOVIESLIVE simula fedelmente la
visione di un film al cinema, i posti assegnati sono limitati e numerati e gli
streaming iniziano a un orario prestabilito. È possibile vedere gli altri spettatori
in sala, fare amicizia e conversare in chat.
L’iniziativa di MYmovies si inserisce nell’ambito
della campagna di sensibilizzazione #iorestoacasa
in collaborazione con Bim Distribuzione, CG Entertainment, cinemAutismo, Far
East Film Festival, Fondazione Stensen, Lo schermo dell’arte, Okta Film, Torino
Underground, Tucker Film, Valmyn e Wanted Cinema.
Venerdì 6 marzo 2020, alle ore 20,30, all‘Infopoint Emergency Torino – Corso Valdocco 3, proiezione in anteprima del nuovo documentario di Nico Piro, Un ospedale in guerra – Emergency in Afghanistan, con la presenza dell’autore.
Alle ore 19,00, la proiezione sarà preceduta da un piccolo buffet vegetariano Afghano (offerta libera – prenotazione obbligatoria entro Mercoledì 4 Marzo).
Il conflitto afghano non è mai stato così tragico e feroce come in questi anni. Nonostante ci è stato colpevolmente fatto scivolare nella categoria delle crisi dimenticate, quelle di cui non parla più nessuno.Eppure le vittime civili sono al loro massimo storico; la produzione di oppio è da record, tra corruzione e brogli il modello democratico ”esportato” dopo il 2001 è a pezzi; il governo continua a perdere terreno a favore dei talebani; sul campo di battaglia c’è un nuovo protagonista: il braccio locale dell’Isis. Il documentario di Nico Piro non esprime giudizi, non articola analisi geo-poliiche, non sostiene tesi ideologiche ma prende posizione. Assume il punto di vista delle vittime e di chi lavora per curarle. Racconta la guerra vista dall’ospedale di Emergency, racconta cosa accade durante una ”mass casualty” quando al pronto soccorso arrivano decine e decine di feriti dopo un attentato o una battaglia, racconta cosa significhi per un paramedico vedere arrivare tra le vittime un proprio parente o così significhi passare giornate a rimettere insieme corpi fatti a brandelli da un’esplosione. Il racconto non si limita alle corsie dell’ospedale, l’autore ci porta nei bazar di Kabul; allo stadio dove si gioca la finale di calcio; in una palestra riaperta da poco dopo un attacco suicida; ci porta in mezzo agli afghani che provano a vivere una vita normale pur sapendo che ogni giorno può essere l’ultimo, pur sapendo che potrebbero trovarsi sul pianale di un pick up – feriti – in una corsa folle per raggiungere l’ospedale di Emergency nel cuore di Kabul.
Un Ospedale in Guerra – Italia 2020 – Durata: 45 minuti circa Scritto, girato e prodotto da Nico Piro Montaggio: Martina Rafanelli – Musiche composte e prodotte da Virginia Guastella – Supervisione musicale: Giovanni Guardi – Grafica: Giuseppe Formica – Color Grading: Crescenzo Mazza Voce Narrante: Nico Piro Voci: Pierfelice Bernacchi (Dejar) – Tiziana Avarista (Leila) – Paola Favaro (Meena) – Paola Favaro (Monika) – Pietro Plastina (Jamshid) – Alessandro Quarta (Said Faqir) Nico Piro è un inviato speciale della Rai. Si occupa di conflitti e crisi dimenticate. Da anni segue l’Afghanistan, Paese a cui ha dedicato due dei suoi libri: ”Afghanistan. Missione Incompiuta” (2015), ”Corrispondenze Afghane” (2019).
Nel 2015 ha autoprodotto ”Killa Dizez” un documentario sull’epidemia di Ebola in Sierra Leone e sugli Ebola fighters (medici e paramedici) dell’ospedale di Emergency a Goderich. ”Killa Dizez” è stato proiettato e premiato in tutto il mondo. Per il suo lavoro ha ricevuto diversi premi, tra i quali: il Premiolino, il Premio Ilaria Alpi, il Premio Luchetta, il Premio Paolo Frajese.
+++LA PROIEZIONE È STATA RINVIATA A DATA DA DESTINARSI+++
L’Associazione Museo Nazionale del Cinema (AMNC), nell’ambito della rassegna dedicata alla presentazione di libri sulla settima arte Parole&Cinema, presenta uno dei meno celebrati grandi classici della storia del cinema italiano: Omicron di Ugo Gregoretti (1963), prodotto da Franco Cristaldi, con Renato Salvatori e Rosemarie Dexter, un curioso mix di commedia, fantascienza, satira e denuncia sociale e opera difficile da incasellare nelle categorie con cui il nostro cinema viene solitamente raccontato. La proiezione sarà preceduta dalla presentazione del volume La dissolvenza del lavoro. Crisi e disoccupazione attraverso il cinema (Ediesse edizioni, 2019), saggio dedicato dal giornalista e critico Emanuele Di Nicola al tema scottante e urgente della rappresentazione del lavoro nel cinema.L’autore dialogherà con Edoardo Peretti dell’AMNC e Claudio Panella dell’Unione culturale Franco Antonicelli. Sarà presente anche, con la sua testimonianza e i suoi ricordi, il filmmaker (Senzachiederepermesso,2015 e Compagni, 2019), ex operaio e memoria storica del lavoro Pietro Perotti che ha ricevuto il Premio Maria Adriana Prolo alla carriera nel 2018. L’appuntamento è fissato per lunedì 9 marzo alle ore 20,45 presso la sala 3 del Cinema Massimo di Torino (Via Verdi 18) e si inserisce nella programmazione di Torino Città del Cinema 2020. La proiezione sarà preceduta dalla presentazione del libro La dissolvenza del lavoro. Crisi e disoccupazione attraverso il cinema di Emanuele Di Nicola. Intervengono l’autore, Claudio Panella, Edoardo Peretti e Pietro Perotti. Ingresso 6,00 Euro intero e 4,00 Euro ridotto.
Ugo Gregoretti
Omicron
(Italia 1963, 95′, 35mm, b/n)
Sulla riva del Po viene rinvenuto il corpo di un operaio, Trabucco. Ritenuto morto, è invece soltanto bloccato in tutti i suoi organi da Omicron, un abitante invisibile proveniente dal pianeta Ultra, il cui popolo intende invadere la Terra. Prima di essere sottoposto all’autopsia Trabucco-Omicron riesce a far funzionare buona parte delle funzioni corporali. Non è ancora in grado di risvegliare la conoscenza, ma intanto, per le sue straordinarie capacità automatiche, viene riassunto nella fabbrica in cui lavorava.
+++L’EVENTO È STATO RINVIATO A DATA DA DESTINARSI+++
Nell’ambito delle iniziative per festeggiare il Carnevale 2020 l’Officina Creativa, Volere la luna e l’Associazione Museo Nazionale del Cinema organizzano un momento d’incontro fra realtà socio-culturali attive sul territorio e cittadini all’insegna della convivialità e del divertimento: la Festa post Carnevale con i personaggi di Altan è l’occasione per animare con colori, musica, danze e teatro di strada il Parco della Tesoriera (C.so Francia 186/192, Torino), spazio verde unico all’interno della città, domenica 22 marzo dalle ore 14,00 dove sono tutti invitati a partecipare liberamente e sfilare con le maschere di gommapiuma ispirate ad Altan e i pupazzi originali realizzati da Pietro Perotti collaboratore e amico di figure come Piero Gilardi, Stefano Benni, Altan, Jacovitti e Mordillo.
Il 22 marzo, oltre a essere il secondo giorno di primavera, è la Giornata mondiale dell’acqua. Quello dell’acqua è uno dei temi ambientali più importanti, fra quelli che Pietro segue con passione da anni.
Per l’occasione sfileranno gli straordinari personaggi disegnati da Francesco Tullio Altan come la Pimpa, Armando e il Coccodrillo, Cristoforo Colombo, Franz (San Francesco d’Assisi), Kika, Kamillo Kromo, l’operaio Cipputi, Italo, ecc. Altan collaboratore fisso de «la Repubblica» e de «l’Espresso» è stato recentemente protagonista di una mostra ospitata al MAXXI di Roma e omaggiato al Torino Film Festival con il documentario diretto da Stefano Consiglio, Mi chiamo Altan e faccio vignette.
La manifestazione carnevalesca consisterà in una sfilata di personaggi mascherati, come in grande teatro di strada, molto più dinamico e coinvolgente rispetto alle tradizionali manifestazioni e vedrà la partecipazione attiva della cittadinanza, anche di ragazzi e bambini. In un momento storico in cui sembra prevalere il sentimento della paura, la Carnevalata con i personaggi di Altan sarà l’occasione per riscoprire antiche forme di socialità e condivisione nello spazio pubblico provando a esorcizzare il rancore e l’egoismo. Dopo un anno segnato dalla consapevolezza del riscaldamento globale con l’inquinamento che colpisce sempre di più i grandi agglomerati urbani, portare il Carnevale in uno dei parchi pubblici più belli di Torino è particolarmente significativo, così come coinvolgere gli studenti delle scuole che hanno aderito in forma attiva al movimento dei Fridays for Future tanto da convincere Greta Thunberg a venire a Torino a fine 2019 per conoscere i giovani attivisti per l’ambiente.
Nell’ambito del progetto sono previsti una serie di eventi collaterali tra cui segnaliamo giovedì 20 febbraio ore 21,00 presso il Circolo Antonio Gramsci (Via Musiné 7, Torino) la proiezione del documentario L’uso della gommapiuma nel carnevale di Pietro Perotti; il giorno successivo lo stesso film verrà mostrato nello Scuola Dewey. Martedì 25 febbraio nel pomeriggio ci sarà un’anteprima del Carnevale con gli studenti della Scuola Calvino sempre al Parco della Tesoriera. Lunedì 9 marzo alle ore 20,45 al Cinema Massimo (Via Verdi 18, Torino), nell’ambito di una serata dedicata alle tematiche del lavoro, Pietro Perotti presenterà in anteprima il video che documenta la parata del primo marzo. A fine mese verrà riproposto Senzachiederepermesso presso la Soms De Amicis (C.so Casale 134, Torino).
Carnevalata
con i personaggi di Altan è un’iniziativa sostenuta dalla Città di
Torino – Area Sport e Tempo libero, tramite il bando pubblico dedicato al
Carnevale e rappresenta la naturale evoluzione del laboratorio curato
dall’Officina Creativa e realizzato grazie alla Circoscrizione 4 (San
Donato, Campidoglio e Parella) nel 2018 dove persone di diverse età, formazione
ed esperienze hanno imparato la tecnica della gommapiuma costruendo marionette,
copricapo, mascheroni colorati, per momenti di animazione, spettacoli e feste
pubbliche. Questo gruppo ha poi realizzato la Carnevalata con Mondo Babonzo
lo scorso anno in Piazza Risorgimento e per le vie di Borgo Campidoglio.
L’iniziativa gode del patrocinio della Circoscrizione 4 della Città di
Torino ed è realizzata grazie alla fondamentale collaborazione di Carlo
Minoli, Roberto Patrucco e delle seguenti realtà: Officina Creativa, Volere
la luna, Associazione Museo Nazionale del CinemaAssociazione Ecoborgo Campidoglio,
Associazione ArTeMuDa, libreria La Gang del Pensiero, Associazione dei Sardi in
Torino “Antonio Gramsci” e Rete delle Case del Quartiere di Torino.
Pietro Perotti operaio alla
Fiat Mirafiori dal 1969 al 1985, Pietro Perotti ha partecipato a tutte le lotte
operaie occupandosi da subito di comunicazione all’interno della fabbrica,
realizzando adesivi, giornali murali, scritte e disegni nei bagni, pupazzi di
cartapesta, poi gommapiuma, che hanno fatto diventare i cortei “teatro di
strada”. Con la sua cinepresa super8 ha ripreso situazioni e lotte operaie a
Mirafiori dal 1974 a oggi. Collabora tra gli altri con artisti e scrittori
importanti come Stefano Benni, Altan, Marco Revelli e Piero Gilardi, fondatore
del PAV di Torino. Nel 2014 ha realizzato insieme a Pier Milanese il film
documentario Senzachiederepermesso, attualmente è fase di realizzazione
del nuovo progetto dal titolo Compagni. A fine novembre del 2018 ha
ricevuto dall’AMNC il Premio Maria Adriana Prolo alla carriera 2018 nell’ambito
del XXXVI Torino Film Festival. A fine 2019 ha presentato un anteprima del
documentario Compagni, in occasione del cinquantesimo anniversario “dell’autunno
caldo”, realizzato insieme a Ruggero Alfano.
+++LA RASSEGNA È STATA RINVIATA A DATA DA DESTINARSI+++
Il Centro Studi Sereno Regis presenta a partire da giovedì 27 febbraio alle ore 21,00 presso la sala Gabriella Poli (via Garibaldi 13, Torino) la terza rassegna cinematografica ispirata al premio gli occhiali di Gandhi, con l’anteprima regionale di Pino. Vita accidentale di un anarchico di Claudia Cipriani. La rassegna quest’anno festeggia i dieci anni di presenza al Torino Film Festival è sostenuta dal Convitto Nazionale Umberto I a cui si affianca la collaborazione con l’Associazione Museo Nazionale del Cinema, Cinemambiente e l’Associazione Mosaico.
“Una
selezione che spazia dalla storia civile italiana alle anteprime curde,
passando per la questione ambientale sempre più urgente e, su un tono più
intimo, il delicato ritratto della artista lituana Nijole Siveckas – dichiara
Dario Cambiano, responsabile del settore cinema per il Centro Studi
Sereno Regis – una rassegna di film originali, che denunciano la violenza
nei conflitti della nostra società, e che provano a proporre soluzioni
nonviolente: film che ci possono educare alla pace”.
L’inaugurazione del 27
febbraio sarà affidata a Pino, vita accidentale di un anarchico
evento che vedrà la presenza in sala della regista Claudia Cipriani e di Silvia
e Claudia Pinelli,
figlie di Pino: il documentario infatti racconta, attraverso lo sguardo delle
figlie, la vita del ferroviere anarchico ucciso mentre era nella Questura di
Milano, il 15 dicembre del 1969. Un ritratto commosso di un uomo che viveva con
passione l’impegno politico.
Pino. Vita accidentale di un anarchico
La rassegna prosegue giovedì
5 marzo con una serata sperimentale: la proiezione pubblica di un web doc, Lontano
dai confini di Karim Metref e Mauro Ravarino; un modo diverso,
più partecipato, di raccontare una storia. Un webdoc interattivo che riflette
sul tema del diritto alla mobilità e sulle ragioni profonde che portano le
persone a partire, a decidere di rimanere dove sono, a ritornare, attraverso un
percorso interattivo, fatto di interviste, dati, immagini, parole.
Giovedì 12 marzo è la volta del documentario The
climate limbo di Paolo Caselli, Francesco Ferri e Elena Brunello.
Il film racconta il nesso tra cambiamento climatico e migrazioni. Attraverso le
storie di Queen, fuggita dalla Nigeria a causa dei danni causati dal petrolio
sull’ambiente, di Rubel, scappato dalle feroci inondazioni del Bangladesh e le
voci di Francesco, Luigi e Carlotta, agricoltori e allevatori italiani che si
confrontano con il problema della desertificazione e della perdita di
biodiversità in Italia, il film vuole documentare come il cambiamento climatico
spingerà sempre più persone a lasciare la propria terra. A fare da cornice
scientifica sono un glaciologo, un fisico climatologo e un avvocato che si
occupa di diritti dell’immigrazione.
Nijole
Giovedì 19 marzo un’anteprima torinese: il
documentario di Sandro BozzoloNijole che ci porta a casa
di Nijole Sivickas, l’artista lituana emigrata in Colombia e madre di Antanas
Mockus, lo straordinario e nonviolento sindaco di Bogotà, che sostituì i
vigili urbani corrotti con un esercito di clown, mimi e performers e che spronò
la cittadinanza alla partecipazione attiva alla cosa pubblica. Una riflessione
su arte e impegno politico.
Giovedì
9 aprile il documentario Rotta Contraria di Stefano Grossi.
Un’opera lucida e analitica sulle motivazioni che spingono tanti italiani a
cercare lavoro in Albania, la terra dalla quale migliaia di persone scapparono
trent’anni fa, dando di fatto inizio alla lunga stagione delle emigrazioni
economiche verso l’Occidente. Ora, gli italiani vanno là per cercare lavori che
in Italia non sono più disponibili. La globalizzazione del migrante!
Ingresso unico a 5,00 Euro per ogni singola proiezione. Per studenti, docenti, educatori e personale del Convitto Nazionale Umberto I sarà possibile acquistare l’abbonamento alle cinque proiezioni al prezzo speciale di 15,00 Euro.
Il programma della rassegna in
dettaglio:
Giovedì 27 febbraio ore 21,00
PINO, VITA ACCIDENTALE DI UN ANARCHICO
di
Claudia Cipriani, Silvia e Claudia Pinelli (Italia, 2019, 55’)
Anteprima regionale. La
regista e le figlie di Giuseppe Pinelli saranno presenti in sala.
Era la notte tra il 15 e il 16 dicembre 1969 quando il
ferroviere, anarchico e partigiano Giuseppe Pinelli, detto “Pino”, moriva a 41
anni precipitando da una finestra della questura di Milano, dove era trattenuto
per accertamenti dopo l’esplosione della bomba alla Banca Nazionale
dell’Agricoltura di Milano: il documentario va alla scoperta dell’uomo, del
marito e del padre, con le sue idee, le sue passioni, i suoi affetti,
attraverso il racconto delle figlie, partendo proprio da quel fatidico 1969,
quando avevano 8 e 9 anni.
Giovedì
5 marzo, ore
21,00
LONTANO DAI CONFINI di Karim Metref e Mauro Ravarino (Italia, 2019, 70’)
Il
web doc dei due giornalisti approfondisce le ragioni dei migranti, riflettendo
sul diritto alla mobilità e ai vincoli di classe che ormai sono evidenti a
chiunque: sono i poveri soltanto che non hanno il diritto di viaggiare. E poi
ancora: partire o cercare di cambiare le cose dove si è nati? Quanto costa
partire, in termini economici e umani?
Giovedi
12 marzo ore 21,00
THE CLIMATE LIMBO di Paolo Caselli, Francesco Ferri, Elena Brunello (Italia,
2013, 58’)
In collaborazione con Associazione Mosaico e Cinemambiente
Quando discutiamo di migranti,
soprattutto in Italia dove il dibattito è avvelenato dall’opportunismo
politico, spesso dimentichiamo il ruolo che i cambiamenti climatici oggi
rivestono nell’innescare le migrazioni umane. È su questo tema che vuole
riflettere The Climate Limbo,
il documentario che racconta le
storie di quanti hanno abbandonato le loro terre perché diventate impossibili
da vivere, ma anche di tutti quegli agricoltori e allevatori italiani sul cui
lavoro influiscono sempre di più i cambiamenti del clima.
Giovedi 19 marzo ore 21,00
NIJOLE di Sandro
Bozzolo (Italia, 2019, 69’)
Prima Visione. Il regista sarà presente in sala.
Rettore dell’Università di Bogotà e due volte sindaco della
città, Antanas Mockus è stato inventore
di un nuovo modo di comunicare e fare politica, partendo dai più piccoli
problemi ed ottenendo risultati straordinari. Dietro di lui, una donna forte e
determinata, che ha lasciato la Lituania per vivere in Colombia. Un ritratto
prezioso.
Giovedi 9 aprile ore 21,00
ROTTA CONTRARIA di Stefano Grossi (Italia, 2019, 80’)
Il viaggio degli italiani verso l’Albania, trent’anni dopo le migrazioni albanesi, è lo svelamento delle storture del mercato globale e della crisi sistemica del sistema economico. Andare a trovare lavoro in Albania perché in Italia non ce n’è più è ironico e triste. Uno sguardo analitico, appassionato e partecipe, sulle vite di chi sceglie di andare dall’altra parte dell’Adriatico.
O sangue, opera prima del regista portoghese Pedro Costa, viene proiettato al Centro Studi Sereno Regis mercoledì 19 febbraio alle ore 21. La proiezione, a ingresso gratuito, è organizzata dall’Associazione Museo Nazionale del Cinema in collaborazione con la piattaforma Cined.
In un villaggio portoghese, due giovani fratelli, uno
adolescente e l’altro più piccolo, sono preoccupati per la costante assenza del
padre. Dall’incontro con la giovane Clara, nasce l’idea di creare una sorta di
famiglia clandestina che permetta di sopravvivere al contesto e ad una realtà
difficili e alle mire di un abbiente zio arrivato dalla città.
O sangue è l’esordio alla regia del portoghese Pedro Costa, il quale sarebbe negli anni successivi diventato uno dei protagonisti di punta del cinema d’autore europeo. L’autore in questo suo primo film, girato in un ammaliante e suggestivo bianco e nero, mostra già tutte le caratteristiche che lo avrebbero contraddistinto, realizzando però anche un’opera più immediata di molte, altrettanto affascinanti, che seguiranno, ricca di una dolcezza e di una partecipazione emotiva che vanno di pari passo col rigore stilistico. La proiezione è organizzata nell’ambito della piattaforma CinEd, piattaforma europea dedicata all’educazione al cinema e al suo linguaggio.
Giovedì 13 febbraio, dalle ore 18 alle ore 20, al Centro Studi Sereno Regis, presentazione del volume Un’altra vita. Al di là dei ‘bla bla’ sui braccianti africani di Andrea Fenoglio. Assieme al’autore interverranno: Maurizio Veglio – Associazione Studi Giuridici Immigrazione (ASGI) e Francesco Ciafaloni – rivista Gli Asini
La presentazione fa parte del ciclo “Vie della seta: diaspore, migrazioni, contaminazioni” ed è organizzata da Carovane Migranti, Associazione Nazionale Museo del Cinema, Centro Studi Sereno Regis e La Terra Che Connette.
“Lassè e Casimir sono due ragazzi molto diversi tra loro. Uno arriva dal Mali e l’altro dalla Costa d’Avorio. Si trovano entrambi al PAS di Saluzzo. PAS sta per Prima Accoglienza Stagionali. È una risposta istituzionale per accogliere una parte dei migranti africani che ogni primavera accorrono nella piccola città di Saluzzo per raccogliere albicocche, pesche, mele, pere, mirtilli, susine, kiwi del secondo comparto frutticolo italiano. Il PAS è una caserma restaurata. Lassè arriva a Saluzzo che è già tutto al completo, allora monta la sua piccola tenda sotto i viali, vicino alla grande struttura di accoglienza. Casimir è invece un immigrato perfettamente integrato. Dopo solo un anno dal suo arrivo in Italia fa già da mediatore culturale ed è sotto contratto con la Cgil. Il libro racconta le loro testimonianze, svelando i percorsi che li hanno portati in Italia e poi, in Piemonte.
Le storie di Lassè e Casimir non parlano solo di un mondo esotico al di là del mediterraneo. Con l’incedere della narrazione, si scopre che le terre dalle quali provengono, sono molto più legate alle nostre, di quanto crediamo. E anche il nostro benessere e le nostre prospettive di futuro, sono legati indissolubilmente all’esito delle loro avventure esistenziali. Come spiegò Edward Said in “Cultura e imperialismo” già nel 1993, “La liberazione non è nelle culture stabilite e asservite, ma nelle energie decentrate e esuli che oggi si incarnano nel migrante”.
Gli incontri sono aperti al pubblico fino a esaurimento dei posti disponibili. Per informazioni: Enzo Ferrara: 3398555744 enzoferrara@serenoregis.org – Centro Studi Sereno Regis tel. 011 532824
In memoria del 3 ottobre 2013 e di tutti i naufragi
che seguirono
30
GENNAIO | 28 FEBBRAIO 2020
Dal martedì al venerdì h.14 – 19 | EMERGENCY
INFOPOINT TORINO | C. Valdocco 3
INGRESSO LIBERO
Giovedì 30 gennaio
2020 alle ore 18, inaugurazione della mostra d’arte contemporanea “ROVI DI MARE · Visioni di un orizzonte in
bilico” con opere di Petra Probst e Flavio Tiberti all’Infopoint EMERGENCY di
TORINO. Oltre 20 ingrandimenti fotografici sul mondo del mare, scatti di gioia
e di dolore di un cammino di popoli senza fine. Un incastro di proposte di
riflessioni, attraverso immagini di impatto immediato e fotografie silenziose e
introspettive. Organizzata dai volontari di EMERGENCY Torino e dai due artisti
Petra Probst e Flavio Tiberti, in collaborazione con Associazione Museo
Nazionale del Cinema e GLOBAL RIGHTS. Quale premessa a un percorso di
collaborazione tra il Museo diffuso della Resistenza e Emergency, alcune
fotografie saranno esposte in Galleria delle Immagini, al Polo del ‘900″,
presso la sede del Museo, dal 30 gennaio al 9 febbraio (martedì – domenica ore
10-18, giovedì ore 14-22, lunedì chiuso, ingresso libero).
All’inaugurazione presso l’Infopoint EMERGENCY alle ore
18, insieme agli artisti, interverranno Roberto Mastroianni, presidente del
Museo Diffuso della Resistenza di Torino, Angela Vinci, referente del gruppo
EMERGENCY di Torino e Paola Feo, responsabile coordinamento nazionale volontari
di EMERGENCY.
A seguire un rinfresco per tutti i partecipanti.
La mostra ha percorso un lungo viaggio
partendo dalla Sicilia quasi 5 anni fa. Primo luogo espositivo è nel 2015 a
Sciacca, presso il suggestivo Palazzo Fazello. Nel 2017 fa tappa al Mu.MA di
Genova, Istituzione Musei del Mare e delle Migrazioni nelle prestigiose sale
della Commenda San Giovanni di Prè, in passato luogo di accoglienza, stazione marittima e ospedale per
pellegrini e indigenti.
Ora approda presso l’Infopoint di EMERGENCY a Torino, luogo d’incontro cittadino dell’associazione che, dal 1994,
promuove una cultura di pace e porta aiuto alle vittime civili delle guerre e
della povertà.
Petra Probst e Flavio Tiberti, due artisti di
lunga esperienza, sono partiti dallo scorcio del Mar Mediterraneo divenuto preziosa
ispirazione per la loro ricerca artistica e, dopo Sciacca e Genova, giungono a
Torino. Hanno scelto EMERGENCY per il suo coinvolgimento attivo,
accogliente coi viaggiatori di ogni estrazione e migrazione, per esporre la mostra “ROVI DI MARE. Visioni in orizzonti in bilico”,
in cui il mare rappresenta un’allegoria dai
confini fluttuanti.
L’esposizione bi-personale si compone di una
ventina di ingrandimenti fotografici in parte su supporti fluttuanti, simili a
vele che ritraggono il mondo intorno al mare. Una sorta di via crucis,
nell’accezione di crocevia dell’eterno cambiamento. È luogo di passaggio, fonte
di gioia e dolore: un simbolo di irrequietezza, di cammino di popoli, è la
prova attuale e concreta dello sconvolgimento dei paesi, di società al confine
tra la vita e la morte. Pur non mostrando immagini di cronaca lo sguardo è
rivolto verso l’esodo epocale dei profughi sulle rotte del Mar Mediterraneo.
I due artisti presentano un dialogo tra
immaginazione e percezione, tra equilibri e instabilità come tra visibile e
invisibile, presenza e assenza. Una visione e rappresentazione della realtà del
mare e della vita che lo popola e circonda attraverso chiavi di lettura diverse
ma complementari: un caleidoscopio di spigolature e smussature, alla ricerca
dell’anima e armonia comune. Rispettando il perenne movimento tra alte maree e
calme piatte, il pensiero si dirige al concetto di crisi – nell’accezione di
continua trasformazione – grazie all’utilizzo di immagini metaforiche,
esemplari della memoria e identità culturale individuale e collettiva.
La mostra sarà aperta fino al 28 FEBBRAIO
2020
Dal martedì al venerdì h.14– 19 | EMERGENCY
INFOPOINT TORINO | C. Valdocco 3
EVENTI DELLA MOSTRA
GIOVEDÌ 30 GENNAIO 2020 ore 18-19 30
Inaugurazione
con gli artisti Petra Probst e Flavio Tiberti; Roberto Mastroianni, presidente
del Museo Diffuso della Resistenza di Torino; Paola Feo e Angela Vinci di
Emergency
GIOVEDÌ 06 FEBBRAIO 2020, ore 18-19 30
Poetry
Reading di e con Paola Casulli
GIOVEDÌ 13 FEBBRAIO 2020, ore 18-19.30
Proiezione
MOVIMENTO
di Armando Ceste
lL
FUOCO NELLA FORESTA di Nicola Moruzzi
Presentazione
di Emergency Programma Italia
GIOVEDÌ 20 FEBBRAIO 2020, ORE 18-19 30
Presentazione
del libro
CERCAVO
LA FINE DEL MARE
Incontro
con l’autrice Martina Castigliani
GIOVEDÌ 27 FEBBRAIO 2020, ore 18-19.30
FINISSAGE
della mostra
ONDE:
Concerto benefit con il trio Gambino, Gianoglio, Leone
In
concomitanza con l’inaugurazione della mostra uscirà una edizione speciale
della rivista online di GLOBAL RIGHTS
dal titolo ROVI DI MARE, Mediterraneo, cimitero dei senza nome. Oltre a
contenere le immagini della mostra, la rivista conterrà testi di Ronan Bennett,
Alex Zanotelli, Alessandro Metz, Emergency e tanti altri.
Il ritorno di Mary Poppins inaugura
la terza edizione di AffiDarsi un progetto curato dall’Associazione Museo Nazionale del Cinema e
sostenuto dalla Città di Torino, Casa dell’Affidamento e Fondazione CRT. La rassegna
cinematografica fa parte di un più ampio progetto che include un percorso
creativo di video partecipativo per ragazzi in affidamento familiare coordinato
dai formatori Valentina Noya e Vieri Brini.
Il primo appuntamento è in programma per domenica 26 gennaio alle ore 15,00 presso il Centro Studi Sereno Regis (Via Garibaldi 13 a Torino) con l’anteprima assoluta del nuovo spot sull’affidamento familiare,
realizzato dal videomaker Jacopo Ficulle.
A
seguire sarà proiettato Il ritorno di
Mary Poppins di Rob Marshall che deve molto al suo percorso cinematografico alla
pellicola originale Disney del 1964: “La
prima volta avevo quattro anni, per me è stato un evento epocale vedere questo
film con Julie Andrews su un grande schermo. I miei genitori hanno portato
tutta la famiglia al cinema e ricordo ancora la visione in sala, la sensazione
meravigliosa, la magia, i colori, la musica, i balli, tutto! Mi ha segnato: è
stato l’inizio del mio amore per il musical!”
La
rassegna proseguirà sempre alle 15,00 per altre
tre domeniche in cui si alterneranno due
location: il secondo appuntamento infatti è previsto al CineTeatro Baretti (Via Baretti 4,
Torino) con Ernest & Celestine delicatissima animazione franco-belga
scritta da Daniel Pennac dove Claudio
Bisio e Alba Rohrwacher hanno
prestato le loro voci ai due simpatici protagonisti; per il terzo si torna di nuovo al Centro Studi Sereno Regis per
assistere alla proiezione di Solo cose belle curiosa commedia
indipendente italiana prodotta dalla Comunità Papa Giovanni XIII che parla di
accoglienza e inclusione. A chiudere la rassegna al CineTeatro Baretti sarà Lion
– la strada verso casa, storia
vera di Saroo Brierley emblematica per le tematiche filo rosso della rassegna,
interpretato da Dev Patel (lanciato
da Danny Boyle in The Millionaire), Rooney
Mara e Nicole Kidman; il film ha
ricevuto sei candidature agli Oscar del 2017.
Tutti gli appuntamenti sono a ingresso libero fino a esaurimento posti disponibili in sala.
Ernest & Celestine
“Il Comune di
Torino –
dichiara Sandra Patt, un’assistente
sociale della Casa dell’Affidamento – promuove
l’affidamento familiare fin dal 1976 e lo ritiene lo strumento più appropriato
per la tutela dei bambini che, per motivi diversi, non possono vivere,
temporaneamente, con la loro famiglia di nascita. Nel 2018 la Città ha
realizzato complessivamente 364 progetti di affido di cui 110 avviati per la
prima volta. Per questo è necessario diffondere sempre più la cultura
dell’affidamento familiare sollecitando nuove famiglie ad intraprendere questa
importante esperienza di genitorialità sociale. La solida collaborazione con
l’Associazione Museo Nazionale del Cinema vuole pertanto raggiungere
l’importante obiettivo di sensibilizzare sempre più famiglie per l’accoglienza
di bambini o ragazzi.”
“L’idea di AffiDarsi 3è quella di consolidare un percorso di formazione intenso al videomaking partecipativo – dichiara Valentina Noya, formatrice al video partecipativo e progettista dell’AMNC – contemplando ancora il coinvolgimento di ragazzi come era stato per il primo progetto AffiDarsi con la finalità che sia una generazione a raccontarsi autonomamente: adolescenti le cui strade sarebbero state forse diverse se non fossero entrati in affido; in modo da generare consapevolezza profonda rispetto al valore del servizio. Il primo processo di creazione è stato condotto da esperti di scrittura, psicologi e facilitatori alla metodologia in cui i partecipanti, quasi tutti minorenni allora, hanno compiuto una formazione in cui ognuno ha appreso come ideare, scrivere una sceneggiatura, recitare, riprendere e svolgere i ruoli tecnici del cinema, sperimentando la realizzazione del cortometraggio Mia. La valenza del primo progetto sociale audiovisivo AffiDarsi si è concretato nella capacitazione e nell’empowerment di giovani minori in affidamento familiare attraverso un percorso ludico ed esperienziale di co-costruzione di un prodotto cinematografico, grazie a una formazione estremamente incentivante alla futura professionalizzazione nel settore. É questo target di ragazzi che vogliamo continuare a coinvolgere in un processo di responsabilizzazione e documentazione delle proprie valorose, seppur complesse, esperienze di vita”.
AffiDarsi 3 è un progetto a cura dell’Associazione Museo Nazionale del Cinema sostenuto dalla Città di Torino – Divisione Servizi Sociali, Servizio Minori e Famiglie, Casa dell’Affidamento, Fondazione CRT e realizzato in collaborazione con Agave. Agency of video empowerment, Centro Studi Sereno Regis, CineTeatro Baretti, Condividere – Comunità Papa Giovanni XXIII.
Solo cose belle
> Domenica 26
gennaio ore 15,00 Centro Studi Sereno Regis, Sala Poli, via Garibaldi 13,
Torino,
Il
ritorno di Mary Poppinsdi Rob
Marshall (USA 2018, 130′)
Mary
Poppins torna per aiutare la nuova generazione della famiglia Banks a ritrovare
la gioia di vivere e il senso della meraviglia che mancano dalle loro vite a
seguito di una perdita personale. Diretto da Rob Marshall e sceneggiato da
David Magee a partire da un soggetto firmato da Magee, Marshall e John DeLuca,
e basato sui romanzi di Mary Poppins scritti da P.L. Travers, il film è
interpretato da Emily Blunt (che interpreta Mary Poppins), Lin-Manuel Miranda
(Jack), Colin Firth (William Weatherall Wilkins) e Meryl Streep (Cugina Topsy).
> Domenica 2
febbraio ore 15,00 CineTeatro Baretti, via Baretti 4, Torino,
Ernest
& Celestine di Stéphane Aubier e Vincent Patar (Francia, Belgio e
Lussemburgo 2012, 80′)
Il
film racconta la storia di un orso grande e grosso che sogna di fare l’artista
e di una topolina che non vuole fare la dentista. Nel convenzionale mondo degli
orsi, fare amicizia con un topo non è certo cosa ben vista. Nonostante questo,
Ernest, un orso che vive ai margini della società facendo il clown e il
musicista, accoglie in casa sua la piccola topolina Celestine, orfanella
fuggita dal mondo sotterraneo dei roditori. Queste due creature solitarie
cercando sostegno e conforto uno nell’altra scardinano le regole dei loro rispettivi
mondi creando scompiglio così nell’ordine costituito.
> Domenica 9
febbraio ore 15,00 Centro Studi Sereno Regis, Sala Poli, Via Garibaldi 13,
Torino,
Solo
cose belle di Kristian Gianfreda (Italia 2019, 84′)
Solo
cose belle
è la storia di Benedetta, una popolare ragazza sedicenne, e del suo incontro
con una bizzarra casa famiglia appena arrivata nel suo paese dell’entroterra
romagnolo. La Casa – rumorosa e stravagante – conta un papà e una mamma, un
richiedente asilo appena sbarcato, una ex-prostituta con una figlia piccola, un
giovanissimo ex carcerato, due ragazzi con gravi disabilità e il figlio
naturale della coppia. Benedetta, invece, è la figlia del sindaco, costretta ad
adeguarsi a un ruolo sociale che, come scoprirà in seguito, non le piace
affatto e a un ideale di perfezione, anche estetico, che la rende infelice. È
proprio lei che – attraverso la storia d’amore con Kevin, uno dei ragazzi della
Casa – guida lo spettatore in un “mondo ai margini” in cui tutti sembrano
“sbagliati” o “difettosi”, ma in realtà sono solo semplicemente molto umani.
Lion
> Domenica 16
febbraio ore 15,00 CineTeatro Baretti, via Baretti 4, Torino,
Lion –
la strada verso casa di Garth Davis (Australia, USA, UK
2016, 118′)
Il
film racconta l’incredibile storia vera di Saroo, un bambino indiano che a
cinque anni finisce sul treno sbagliato e si perde a Calcutta. Viene ritrovato
dalle autorità ma non riesce a spiegare il suo luogo di provenienza, ha
soltanto in mente l’immagine della stazione dalla quale era partito. Viene
quindi adottato da una coppia australiana. Molti anni dopo, ormai adolescente,
decide utilizzando Google Earth, di analizzare una per una tutte le stazioni
ferroviarie dell’India finché non riesce a trovare quella giusta e a
ricongiungersi con la famiglia di origine in un emozionante finale.
Potremmo richiedere che i cookie siano attivi sul tuo dispositivo. Utilizziamo i cookie per farci sapere quando visitate i nostri siti web, come interagite con noi, per arricchire la vostra esperienza utente e per personalizzare il vostro rapporto con il nostro sito web.
Clicca sulle diverse rubriche delle categorie per saperne di più. Puoi anche modificare alcune delle tue preferenze. Tieni presente che il blocco di alcuni tipi di cookie potrebbe influire sulla tua esperienza sui nostri siti Web e sui servizi che siamo in grado di offrire.
Cookie essenziali del sito Web
Questi cookie sono strettamente necessari per fornirti i servizi disponibili attraverso il nostro sito web e per utilizzare alcune delle sue funzionalità.
Poiché questi cookie sono strettamente necessari per la fruizione del sito web, non è possibile rifiutarli senza influire sul funzionamento del nostro sito. È possibile bloccarli o eliminarli modificando le impostazioni del browser e imporre il blocco di tutti i cookie su questo sito web.
Cookie di Google Analytics
Questi cookie raccolgono informazioni che vengono utilizzate in forma aggregata per aiutarci a capire come viene utilizzato il nostro sito web o l'efficacia delle nostre campagne di marketing o per aiutarci a personalizzare il nostro sito web e la vostra applicazione al fine di migliorare la vostra esperienza.
Se non vuoi che monitoriamo le tue visite sul nostro sito puoi disabilitare il monitoraggio nel tuo browser qui:
Altri servizi esterni
Usiamo anche diversi servizi esterni come Google Webfonts, Google Maps e fornitori di video esterni. Poiché questi fornitori possono raccogliere dati personali come il tuo indirizzo IP, ti consentiamo di bloccarli qui. Si prega di essere consapevoli del fatto che questo potrebbe ridurre pesantemente la funzionalità e l'aspetto del nostro sito. Le modifiche avranno effetto una volta ricaricata la pagina.
Impostazioni per Google Webfont:
Impostazioni per Google Maps:
Vimeo and YouTube video embeds:
Privacy Policy
Puoi leggere i nostri cookie e le nostre impostazioni sulla privacy in dettaglio nella nostra pagina sulla privacy.