Ieri ci ha lasciato all’età di novant’anni il nostro socio onorario Carlo Leva, importante scenografo del cinema italiano e collaboratore tra gli altri di Leone, Argento, Fellini, Malle, Chabrol, Risi e Valerii. Lo ricordiamo con alcune immagini legate al film “Il buono, il brutto, il cattivo” del 1966 e con un estratto di una sua testimonianza raccolta nell’aprile del 2001 al Dams di Torino poi pubblicata sul numero 69 di “Mondo Niovo 18/24 ft/s”:
“Con Sergio Leone ho avuto un rapporto di grande amicizia e stima. Mi ricordo che avevamo la stessa età, anzi lui scherzava sul fatto che aveva qualche mese in più di me per cui era il più anziano e quindi dovevo dargli retta. Avevamo gli stessi gusti, forse anche la stessa estrazione sociale. Entrambi amavamo la letteratura americana e avevamo visto la guerra con gli occhi di ragazzi. Poi io gli parlavo qualche volta del cinema che mi aveva fatto conoscere mio nonno, della FERT di Torino, dove il padre di Sergio Leone era stato un famoso regista del muto (Roberto Roberti, pseudonimo di Vincenzo Leone). Ci ha legato probabilmente anche questa radice comune nel cinema torinese. Per preparare “Il buono, il brutto, il cattivo” girammo tutta la Spagna in modo metodico e preciso. In particolare mi occupai del cimitero indiano che compare alla fine del film. Con quattordici soldati dell’esercito spagnolo e con i miei macchinisti e attrezzisti (in parte romani e in parte madrileni) riuscimmo a realizzare in pochi giorni questo enorme set utilizzando delle forme che avevo inventato io simili a grandi budini, lasciando vuoto lo spazio centrale dove Sergio mise in scena il duello finale.”
Il mockumenatry La Padania Meridionale, realizzato a partire dalle immagini dell’archivio #Superottimisti dagli studenti dell’Istituto Giulio Natta di Rivoli all’interno del progetto Vedere & Sapere, coordinato da Micaela Veronesi, ha vinto un premio del Festival VIDEOCINEMA & SCUOLA di Pordenone.
Riportiamo con piacere la motivazione della giuria, che fa riflettere in questi giorni di emergenza, anche sull’importanza dell’informazione: “Il video viene segnalato per l’ottima idea di mostrare quanto facilmente la realtà possa essere manipolata, e come il semplice accostamento di immagini di repertorio a parole non vere possa rinforzare il messaggio e renderlo indiscutibile. Narrando la storia di eventi paradossali, la simpatica voce fuori campo evidenzia la scelta di un gioco educativo che, attraverso il divertimento, non rinuncia a far capire quanto sia importante l’esercizio del senso critico e della responsabilità personale in un mondo sempre più pieno di fake news”.
Il cortometraggio Le Grand Viveur, realizzato da Perla Sardella con immagini dell’Archivio #Superottimisti è stato selezionato nel Concorso Internazionale Cortometraggi di Visions du Réel, uno dei più rinomati festival di documentari in Europa.
Un altro nuovo importante risultato per Re-framing home movies il progetto di produzione e formazione sul cinema di famiglia promosso da Cinescatti, Cineteca Sarda-Società Umanitaria e Archivio Superottimisti, coordinato da Gianmarco Torri e Karianne Fiorini.
Il cortometraggio, come tutto il festival, sarà visibile online gratuitamente dal 17 aprile al 5 maggio prossimo!
In questi giorni difficili per tutti ci ha purtroppo lasciato il nostro caro amico Lamberto Tarantino, vera anima e “hub” umano del Cecchi Point Casa del Quartiere e di Aurora.
Tara è stata una persona molto generosa e appassionata in tutto quello che faceva; dal suo lavoro da antennista ai “Cecchi Boys”, i “diversamente giovani” del quartiere, alle importanti attività dell’Agenzia alimentare per arginare le nuove povertà, nel prendersi cura dei gatti randagi – Tommy in particolare, in politica “dal basso”, nelle raccolte fondi annuali a sostegno di Telethon e con chiunque entrasse per la prima volta nelle ex Officine Municipali di via Antonio Cecchi.
Con la sua esperienza da genius loci avrebbe potuto tenere un master di rigenerazione urbana, ma lui preferiva definirsi ed essere un “porta borracce”.
Da buon pugliese sapeva anche essere “picciafuoco”, ma aveva un cuore grande e accogliente capace come pochi di entrare in sintonia con età e culture diverse.
Vogliamo ricordarlo attraverso alcune immagini che ci restituiscono la sua simpatia unica tanto da diventare il personaggio dello Zio all’interno del fumetto “Mischiati al Cottolengo”, pubblicato sul quinto numero de “La città nascosta”, e protagonista di un bellissimo ritratto di Giada Gaiotto – Pittrice realizzato in occasione del progetto Young Active Watchers.
Il 2 aprile, in occasione della Giornata Mondiale della Consapevolezza dell’Autismo, cinemAutismo e MYmovies sostengono la campagna #iorestoacasa tenendo accesa la passione per il cinema e animando lo spirito di condivisione anche da casa, con l’offerta gratuita del film “Tutto ciò che voglio” in streaming e 2.000 posti disponibili
Quest’anno per la prima volta cinemAutismo, la prima rassegna cinematografica dedicata all’autismo e alla sindrome di Asperger, celebrerà la Giornata Mondiale della Consapevolezza dell’Autismo in streaming. Costretti a sospendere l’edizione XII a causa delle disposizioni governative messe in atto per contenere l’epidemia di Coronavirus, gli organizzatori hanno deciso di proporre la visione gratuita online di un film che parla di autismo con l’intento di continuare a diffondere una cultura di inclusione e conoscenza dell’altro.
Il film scelto per l’occasione – e adatto a tutte le
età – è Tutto ciò che voglio – Please Stand By di Ben Lewin, una commedia on the
road con Dakota Fanning, Toni
Collette e Alice Eve, che sarà disponibile online su www.mymovies.it/iorestoacasa/dalle ore 16.00 alle 24.00 di giovedì 2
aprile.
La pellicola racconta la storia di
Wendy, una ragazza autistica di San Francisco che lavora in
un fast food e vive in una casa famiglia, sperando di poter andare presto a
vivere con la sorella. Appassionata di Star Trek, Wendy sta
scrivendo una nuova sceneggiatura della saga per
un concorso indetto dalla Paramount, ma, quando si
rende conto che non c’è più tempo per spedirla nei tempi prescritti, decide di
scappare alla volta di Los Angeles per consegnare a mano il dattiloscritto in
una complicata corsa contro il tempo…
Non
nascondiamo – commentano i curatori Marco Mastino e Ginevra Tomei – che
sospendere questa edizione di cinemAutismo
ci è molto dispiaciuto. Da undici anni lavoriamo per selezionare film in grado
di emozionare e far riflettere su un tema di cui si parla sempre più, ma che
continua ad essere poco compreso. Solitamente in questo periodo aspettiamo con
curiosità il momento delle proiezioni… Piaceranno i nostri film? Che
argomenti possiamo trattare? Amore? Relazioni? Famiglia? Lavoro? Amicizia? In
fondo tutti temi “normali”, ma che spesso non vengono associati alle
persone con autismo. Quest’anno però purtroppo stiamo vivendo un momento
storico eccezionale e per la tutela e la salute di tutti ci viene chiesto di
restare a casa. Ci siamo allora domandati come potevamo trasformare questa
chiusura forzata in un’opportunità, ed abbiamo trovato nel distributore DNC Entertainment Factory e in MYmovies i partner ideali.
Questa collaborazione ci permetterà di offrire
a tutta Italia (e non più solo a Torino!) la possibilità di celebrare la
Giornata Mondiale della Consapevolezza dell’Autismo con un bel film e di poter parlare di passioni…
di desiderio d’indipendenza…
di sogni… Ci permetterà,
insomma, di evadere dalla nostra routine casalinga e ci darà l’opportunità di
vedere il mondo con occhi diversi. Anche da casa.
cinemAutismo
è una rassegna curata da Marco Mastino e
Ginevra Tomei e organizzata dall’Associazione
Museo Nazionale del Cinema, grazie alla collaborazione e al sostegno di
Angsa Piemonte Onlus sez. di Torino, Gruppo Asperger Onlus, Anffas Onlus
Torino, Fondazione CRT e Motore di Ricerca – Comunità attiva.
Per assistere gratuitamente online alle visioni
collettive dei film in streaming promossi da MYmovies sarà sufficiente
collegarsi dal proprio computer, tablet o device all’indirizzo www.mymovies.it/iorestoacasa/,
selezionare i film da vedere e prenotare uno dei 25.000 posti disponibili nelle sale web. La piattaforma MYMOVIESLIVE simula fedelmente la
visione di un film al cinema, i posti assegnati sono limitati e numerati e gli
streaming iniziano a un orario prestabilito. È possibile vedere gli altri spettatori
in sala, fare amicizia e conversare in chat.
L’iniziativa di MYmovies si inserisce nell’ambito
della campagna di sensibilizzazione #iorestoacasa
in collaborazione con Bim Distribuzione, CG Entertainment, cinemAutismo, Far
East Film Festival, Fondazione Stensen, Lo schermo dell’arte, Okta Film, Torino
Underground, Tucker Film, Valmyn e Wanted Cinema.
Venerdì 6 marzo 2020, alle ore 20,30, all‘Infopoint Emergency Torino – Corso Valdocco 3, proiezione in anteprima del nuovo documentario di Nico Piro, Un ospedale in guerra – Emergency in Afghanistan, con la presenza dell’autore.
Alle ore 19,00, la proiezione sarà preceduta da un piccolo buffet vegetariano Afghano (offerta libera – prenotazione obbligatoria entro Mercoledì 4 Marzo).
Il conflitto afghano non è mai stato così tragico e feroce come in questi anni. Nonostante ci è stato colpevolmente fatto scivolare nella categoria delle crisi dimenticate, quelle di cui non parla più nessuno.Eppure le vittime civili sono al loro massimo storico; la produzione di oppio è da record, tra corruzione e brogli il modello democratico ”esportato” dopo il 2001 è a pezzi; il governo continua a perdere terreno a favore dei talebani; sul campo di battaglia c’è un nuovo protagonista: il braccio locale dell’Isis. Il documentario di Nico Piro non esprime giudizi, non articola analisi geo-poliiche, non sostiene tesi ideologiche ma prende posizione. Assume il punto di vista delle vittime e di chi lavora per curarle. Racconta la guerra vista dall’ospedale di Emergency, racconta cosa accade durante una ”mass casualty” quando al pronto soccorso arrivano decine e decine di feriti dopo un attentato o una battaglia, racconta cosa significhi per un paramedico vedere arrivare tra le vittime un proprio parente o così significhi passare giornate a rimettere insieme corpi fatti a brandelli da un’esplosione. Il racconto non si limita alle corsie dell’ospedale, l’autore ci porta nei bazar di Kabul; allo stadio dove si gioca la finale di calcio; in una palestra riaperta da poco dopo un attacco suicida; ci porta in mezzo agli afghani che provano a vivere una vita normale pur sapendo che ogni giorno può essere l’ultimo, pur sapendo che potrebbero trovarsi sul pianale di un pick up – feriti – in una corsa folle per raggiungere l’ospedale di Emergency nel cuore di Kabul.
Un Ospedale in Guerra – Italia 2020 – Durata: 45 minuti circa Scritto, girato e prodotto da Nico Piro Montaggio: Martina Rafanelli – Musiche composte e prodotte da Virginia Guastella – Supervisione musicale: Giovanni Guardi – Grafica: Giuseppe Formica – Color Grading: Crescenzo Mazza Voce Narrante: Nico Piro Voci: Pierfelice Bernacchi (Dejar) – Tiziana Avarista (Leila) – Paola Favaro (Meena) – Paola Favaro (Monika) – Pietro Plastina (Jamshid) – Alessandro Quarta (Said Faqir) Nico Piro è un inviato speciale della Rai. Si occupa di conflitti e crisi dimenticate. Da anni segue l’Afghanistan, Paese a cui ha dedicato due dei suoi libri: ”Afghanistan. Missione Incompiuta” (2015), ”Corrispondenze Afghane” (2019).
Nel 2015 ha autoprodotto ”Killa Dizez” un documentario sull’epidemia di Ebola in Sierra Leone e sugli Ebola fighters (medici e paramedici) dell’ospedale di Emergency a Goderich. ”Killa Dizez” è stato proiettato e premiato in tutto il mondo. Per il suo lavoro ha ricevuto diversi premi, tra i quali: il Premiolino, il Premio Ilaria Alpi, il Premio Luchetta, il Premio Paolo Frajese.
+++LA PROIEZIONE È STATA RINVIATA A DATA DA DESTINARSI+++
L’Associazione Museo Nazionale del Cinema (AMNC), nell’ambito della rassegna dedicata alla presentazione di libri sulla settima arte Parole&Cinema, presenta uno dei meno celebrati grandi classici della storia del cinema italiano: Omicron di Ugo Gregoretti (1963), prodotto da Franco Cristaldi, con Renato Salvatori e Rosemarie Dexter, un curioso mix di commedia, fantascienza, satira e denuncia sociale e opera difficile da incasellare nelle categorie con cui il nostro cinema viene solitamente raccontato. La proiezione sarà preceduta dalla presentazione del volume La dissolvenza del lavoro. Crisi e disoccupazione attraverso il cinema (Ediesse edizioni, 2019), saggio dedicato dal giornalista e critico Emanuele Di Nicola al tema scottante e urgente della rappresentazione del lavoro nel cinema.L’autore dialogherà con Edoardo Peretti dell’AMNC e Claudio Panella dell’Unione culturale Franco Antonicelli. Sarà presente anche, con la sua testimonianza e i suoi ricordi, il filmmaker (Senzachiederepermesso,2015 e Compagni, 2019), ex operaio e memoria storica del lavoro Pietro Perotti che ha ricevuto il Premio Maria Adriana Prolo alla carriera nel 2018. L’appuntamento è fissato per lunedì 9 marzo alle ore 20,45 presso la sala 3 del Cinema Massimo di Torino (Via Verdi 18) e si inserisce nella programmazione di Torino Città del Cinema 2020. La proiezione sarà preceduta dalla presentazione del libro La dissolvenza del lavoro. Crisi e disoccupazione attraverso il cinema di Emanuele Di Nicola. Intervengono l’autore, Claudio Panella, Edoardo Peretti e Pietro Perotti. Ingresso 6,00 Euro intero e 4,00 Euro ridotto.
Ugo Gregoretti
Omicron
(Italia 1963, 95′, 35mm, b/n)
Sulla riva del Po viene rinvenuto il corpo di un operaio, Trabucco. Ritenuto morto, è invece soltanto bloccato in tutti i suoi organi da Omicron, un abitante invisibile proveniente dal pianeta Ultra, il cui popolo intende invadere la Terra. Prima di essere sottoposto all’autopsia Trabucco-Omicron riesce a far funzionare buona parte delle funzioni corporali. Non è ancora in grado di risvegliare la conoscenza, ma intanto, per le sue straordinarie capacità automatiche, viene riassunto nella fabbrica in cui lavorava.
+++L’EVENTO È STATO RINVIATO A DATA DA DESTINARSI+++
Nell’ambito delle iniziative per festeggiare il Carnevale 2020 l’Officina Creativa, Volere la luna e l’Associazione Museo Nazionale del Cinema organizzano un momento d’incontro fra realtà socio-culturali attive sul territorio e cittadini all’insegna della convivialità e del divertimento: la Festa post Carnevale con i personaggi di Altan è l’occasione per animare con colori, musica, danze e teatro di strada il Parco della Tesoriera (C.so Francia 186/192, Torino), spazio verde unico all’interno della città, domenica 22 marzo dalle ore 14,00 dove sono tutti invitati a partecipare liberamente e sfilare con le maschere di gommapiuma ispirate ad Altan e i pupazzi originali realizzati da Pietro Perotti collaboratore e amico di figure come Piero Gilardi, Stefano Benni, Altan, Jacovitti e Mordillo.
Il 22 marzo, oltre a essere il secondo giorno di primavera, è la Giornata mondiale dell’acqua. Quello dell’acqua è uno dei temi ambientali più importanti, fra quelli che Pietro segue con passione da anni.
Per l’occasione sfileranno gli straordinari personaggi disegnati da Francesco Tullio Altan come la Pimpa, Armando e il Coccodrillo, Cristoforo Colombo, Franz (San Francesco d’Assisi), Kika, Kamillo Kromo, l’operaio Cipputi, Italo, ecc. Altan collaboratore fisso de «la Repubblica» e de «l’Espresso» è stato recentemente protagonista di una mostra ospitata al MAXXI di Roma e omaggiato al Torino Film Festival con il documentario diretto da Stefano Consiglio, Mi chiamo Altan e faccio vignette.
La manifestazione carnevalesca consisterà in una sfilata di personaggi mascherati, come in grande teatro di strada, molto più dinamico e coinvolgente rispetto alle tradizionali manifestazioni e vedrà la partecipazione attiva della cittadinanza, anche di ragazzi e bambini. In un momento storico in cui sembra prevalere il sentimento della paura, la Carnevalata con i personaggi di Altan sarà l’occasione per riscoprire antiche forme di socialità e condivisione nello spazio pubblico provando a esorcizzare il rancore e l’egoismo. Dopo un anno segnato dalla consapevolezza del riscaldamento globale con l’inquinamento che colpisce sempre di più i grandi agglomerati urbani, portare il Carnevale in uno dei parchi pubblici più belli di Torino è particolarmente significativo, così come coinvolgere gli studenti delle scuole che hanno aderito in forma attiva al movimento dei Fridays for Future tanto da convincere Greta Thunberg a venire a Torino a fine 2019 per conoscere i giovani attivisti per l’ambiente.
Nell’ambito del progetto sono previsti una serie di eventi collaterali tra cui segnaliamo giovedì 20 febbraio ore 21,00 presso il Circolo Antonio Gramsci (Via Musiné 7, Torino) la proiezione del documentario L’uso della gommapiuma nel carnevale di Pietro Perotti; il giorno successivo lo stesso film verrà mostrato nello Scuola Dewey. Martedì 25 febbraio nel pomeriggio ci sarà un’anteprima del Carnevale con gli studenti della Scuola Calvino sempre al Parco della Tesoriera. Lunedì 9 marzo alle ore 20,45 al Cinema Massimo (Via Verdi 18, Torino), nell’ambito di una serata dedicata alle tematiche del lavoro, Pietro Perotti presenterà in anteprima il video che documenta la parata del primo marzo. A fine mese verrà riproposto Senzachiederepermesso presso la Soms De Amicis (C.so Casale 134, Torino).
Carnevalata
con i personaggi di Altan è un’iniziativa sostenuta dalla Città di
Torino – Area Sport e Tempo libero, tramite il bando pubblico dedicato al
Carnevale e rappresenta la naturale evoluzione del laboratorio curato
dall’Officina Creativa e realizzato grazie alla Circoscrizione 4 (San
Donato, Campidoglio e Parella) nel 2018 dove persone di diverse età, formazione
ed esperienze hanno imparato la tecnica della gommapiuma costruendo marionette,
copricapo, mascheroni colorati, per momenti di animazione, spettacoli e feste
pubbliche. Questo gruppo ha poi realizzato la Carnevalata con Mondo Babonzo
lo scorso anno in Piazza Risorgimento e per le vie di Borgo Campidoglio.
L’iniziativa gode del patrocinio della Circoscrizione 4 della Città di
Torino ed è realizzata grazie alla fondamentale collaborazione di Carlo
Minoli, Roberto Patrucco e delle seguenti realtà: Officina Creativa, Volere
la luna, Associazione Museo Nazionale del CinemaAssociazione Ecoborgo Campidoglio,
Associazione ArTeMuDa, libreria La Gang del Pensiero, Associazione dei Sardi in
Torino “Antonio Gramsci” e Rete delle Case del Quartiere di Torino.
Pietro Perotti operaio alla
Fiat Mirafiori dal 1969 al 1985, Pietro Perotti ha partecipato a tutte le lotte
operaie occupandosi da subito di comunicazione all’interno della fabbrica,
realizzando adesivi, giornali murali, scritte e disegni nei bagni, pupazzi di
cartapesta, poi gommapiuma, che hanno fatto diventare i cortei “teatro di
strada”. Con la sua cinepresa super8 ha ripreso situazioni e lotte operaie a
Mirafiori dal 1974 a oggi. Collabora tra gli altri con artisti e scrittori
importanti come Stefano Benni, Altan, Marco Revelli e Piero Gilardi, fondatore
del PAV di Torino. Nel 2014 ha realizzato insieme a Pier Milanese il film
documentario Senzachiederepermesso, attualmente è fase di realizzazione
del nuovo progetto dal titolo Compagni. A fine novembre del 2018 ha
ricevuto dall’AMNC il Premio Maria Adriana Prolo alla carriera 2018 nell’ambito
del XXXVI Torino Film Festival. A fine 2019 ha presentato un anteprima del
documentario Compagni, in occasione del cinquantesimo anniversario “dell’autunno
caldo”, realizzato insieme a Ruggero Alfano.
+++LA RASSEGNA È STATA RINVIATA A DATA DA DESTINARSI+++
Il Centro Studi Sereno Regis presenta a partire da giovedì 27 febbraio alle ore 21,00 presso la sala Gabriella Poli (via Garibaldi 13, Torino) la terza rassegna cinematografica ispirata al premio gli occhiali di Gandhi, con l’anteprima regionale di Pino. Vita accidentale di un anarchico di Claudia Cipriani. La rassegna quest’anno festeggia i dieci anni di presenza al Torino Film Festival è sostenuta dal Convitto Nazionale Umberto I a cui si affianca la collaborazione con l’Associazione Museo Nazionale del Cinema, Cinemambiente e l’Associazione Mosaico.
“Una
selezione che spazia dalla storia civile italiana alle anteprime curde,
passando per la questione ambientale sempre più urgente e, su un tono più
intimo, il delicato ritratto della artista lituana Nijole Siveckas – dichiara
Dario Cambiano, responsabile del settore cinema per il Centro Studi
Sereno Regis – una rassegna di film originali, che denunciano la violenza
nei conflitti della nostra società, e che provano a proporre soluzioni
nonviolente: film che ci possono educare alla pace”.
L’inaugurazione del 27
febbraio sarà affidata a Pino, vita accidentale di un anarchico
evento che vedrà la presenza in sala della regista Claudia Cipriani e di Silvia
e Claudia Pinelli,
figlie di Pino: il documentario infatti racconta, attraverso lo sguardo delle
figlie, la vita del ferroviere anarchico ucciso mentre era nella Questura di
Milano, il 15 dicembre del 1969. Un ritratto commosso di un uomo che viveva con
passione l’impegno politico.
La rassegna prosegue giovedì
5 marzo con una serata sperimentale: la proiezione pubblica di un web doc, Lontano
dai confini di Karim Metref e Mauro Ravarino; un modo diverso,
più partecipato, di raccontare una storia. Un webdoc interattivo che riflette
sul tema del diritto alla mobilità e sulle ragioni profonde che portano le
persone a partire, a decidere di rimanere dove sono, a ritornare, attraverso un
percorso interattivo, fatto di interviste, dati, immagini, parole.
Giovedì 12 marzo è la volta del documentario The
climate limbo di Paolo Caselli, Francesco Ferri e Elena Brunello.
Il film racconta il nesso tra cambiamento climatico e migrazioni. Attraverso le
storie di Queen, fuggita dalla Nigeria a causa dei danni causati dal petrolio
sull’ambiente, di Rubel, scappato dalle feroci inondazioni del Bangladesh e le
voci di Francesco, Luigi e Carlotta, agricoltori e allevatori italiani che si
confrontano con il problema della desertificazione e della perdita di
biodiversità in Italia, il film vuole documentare come il cambiamento climatico
spingerà sempre più persone a lasciare la propria terra. A fare da cornice
scientifica sono un glaciologo, un fisico climatologo e un avvocato che si
occupa di diritti dell’immigrazione.
Giovedì 19 marzo un’anteprima torinese: il
documentario di Sandro BozzoloNijole che ci porta a casa
di Nijole Sivickas, l’artista lituana emigrata in Colombia e madre di Antanas
Mockus, lo straordinario e nonviolento sindaco di Bogotà, che sostituì i
vigili urbani corrotti con un esercito di clown, mimi e performers e che spronò
la cittadinanza alla partecipazione attiva alla cosa pubblica. Una riflessione
su arte e impegno politico.
Giovedì
9 aprile il documentario Rotta Contraria di Stefano Grossi.
Un’opera lucida e analitica sulle motivazioni che spingono tanti italiani a
cercare lavoro in Albania, la terra dalla quale migliaia di persone scapparono
trent’anni fa, dando di fatto inizio alla lunga stagione delle emigrazioni
economiche verso l’Occidente. Ora, gli italiani vanno là per cercare lavori che
in Italia non sono più disponibili. La globalizzazione del migrante!
Ingresso unico a 5,00 Euro per ogni singola proiezione. Per studenti, docenti, educatori e personale del Convitto Nazionale Umberto I sarà possibile acquistare l’abbonamento alle cinque proiezioni al prezzo speciale di 15,00 Euro.
Il programma della rassegna in
dettaglio:
Giovedì 27 febbraio ore 21,00
PINO, VITA ACCIDENTALE DI UN ANARCHICO
di
Claudia Cipriani, Silvia e Claudia Pinelli (Italia, 2019, 55’)
Anteprima regionale. La
regista e le figlie di Giuseppe Pinelli saranno presenti in sala.
Era la notte tra il 15 e il 16 dicembre 1969 quando il
ferroviere, anarchico e partigiano Giuseppe Pinelli, detto “Pino”, moriva a 41
anni precipitando da una finestra della questura di Milano, dove era trattenuto
per accertamenti dopo l’esplosione della bomba alla Banca Nazionale
dell’Agricoltura di Milano: il documentario va alla scoperta dell’uomo, del
marito e del padre, con le sue idee, le sue passioni, i suoi affetti,
attraverso il racconto delle figlie, partendo proprio da quel fatidico 1969,
quando avevano 8 e 9 anni.
Giovedì
5 marzo, ore
21,00
LONTANO DAI CONFINI di Karim Metref e Mauro Ravarino (Italia, 2019, 70’)
Il
web doc dei due giornalisti approfondisce le ragioni dei migranti, riflettendo
sul diritto alla mobilità e ai vincoli di classe che ormai sono evidenti a
chiunque: sono i poveri soltanto che non hanno il diritto di viaggiare. E poi
ancora: partire o cercare di cambiare le cose dove si è nati? Quanto costa
partire, in termini economici e umani?
Giovedi
12 marzo ore 21,00
THE CLIMATE LIMBO di Paolo Caselli, Francesco Ferri, Elena Brunello (Italia,
2013, 58’)
In collaborazione con Associazione Mosaico e Cinemambiente
Quando discutiamo di migranti,
soprattutto in Italia dove il dibattito è avvelenato dall’opportunismo
politico, spesso dimentichiamo il ruolo che i cambiamenti climatici oggi
rivestono nell’innescare le migrazioni umane. È su questo tema che vuole
riflettere The Climate Limbo,
il documentario che racconta le
storie di quanti hanno abbandonato le loro terre perché diventate impossibili
da vivere, ma anche di tutti quegli agricoltori e allevatori italiani sul cui
lavoro influiscono sempre di più i cambiamenti del clima.
Giovedi 19 marzo ore 21,00
NIJOLE di Sandro
Bozzolo (Italia, 2019, 69’)
Prima Visione. Il regista sarà presente in sala.
Rettore dell’Università di Bogotà e due volte sindaco della
città, Antanas Mockus è stato inventore
di un nuovo modo di comunicare e fare politica, partendo dai più piccoli
problemi ed ottenendo risultati straordinari. Dietro di lui, una donna forte e
determinata, che ha lasciato la Lituania per vivere in Colombia. Un ritratto
prezioso.
Giovedi 9 aprile ore 21,00
ROTTA CONTRARIA di Stefano Grossi (Italia, 2019, 80’)
Il viaggio degli italiani verso l’Albania, trent’anni dopo le migrazioni albanesi, è lo svelamento delle storture del mercato globale e della crisi sistemica del sistema economico. Andare a trovare lavoro in Albania perché in Italia non ce n’è più è ironico e triste. Uno sguardo analitico, appassionato e partecipe, sulle vite di chi sceglie di andare dall’altra parte dell’Adriatico.
O sangue, opera prima del regista portoghese Pedro Costa, viene proiettato al Centro Studi Sereno Regis mercoledì 19 febbraio alle ore 21. La proiezione, a ingresso gratuito, è organizzata dall’Associazione Museo Nazionale del Cinema in collaborazione con la piattaforma Cined.
In un villaggio portoghese, due giovani fratelli, uno
adolescente e l’altro più piccolo, sono preoccupati per la costante assenza del
padre. Dall’incontro con la giovane Clara, nasce l’idea di creare una sorta di
famiglia clandestina che permetta di sopravvivere al contesto e ad una realtà
difficili e alle mire di un abbiente zio arrivato dalla città.
O sangue è l’esordio alla regia del portoghese Pedro Costa, il quale sarebbe negli anni successivi diventato uno dei protagonisti di punta del cinema d’autore europeo. L’autore in questo suo primo film, girato in un ammaliante e suggestivo bianco e nero, mostra già tutte le caratteristiche che lo avrebbero contraddistinto, realizzando però anche un’opera più immediata di molte, altrettanto affascinanti, che seguiranno, ricca di una dolcezza e di una partecipazione emotiva che vanno di pari passo col rigore stilistico. La proiezione è organizzata nell’ambito della piattaforma CinEd, piattaforma europea dedicata all’educazione al cinema e al suo linguaggio.
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