L’Associazione Museo Nazionale del Cinema (AMNC), in collaborazione con il Centro Studi Sereno Regis e la Fondazione Montessori Italia, cura il progetto Legalità come metodo in programma dal 21 ottobre al 9 novembre grazie al sostegno della Città di Torino e della Fondazione per la Cultura Torino nell’ambito della seconda edizione del bando Bruno Caccia.
Il progetto si ispira all’eredità culturale lasciata dallo scrittore e giornalista Luca Rastello autore tra gli altri de La guerra in casa, Piove all’insù e I buoni, che in più di un’occasione ha ribadito come la legalità non sia un valore in sé, ma un metodo per fare bene le cose. Le attività proposte si basano su due assi: condividere con le nuove generazioni della città le esperienze maturate negli ultimi anni dall’AMNC e alla sua rete intorno alle questioni nodali poste dal bando, utilizzando come linguaggio privilegiato il cinema; diffondere un programma culturale gratuito rivolto alle scuole e alla cittadinanza per far conoscere spazi di partecipazione attiva del territorio dove poter potenzialmente seminare nuove progettualità condivise da parte del pubblico delle iniziative. Gli appuntamenti sono a ingresso libero ed è possibile prenotarsi gratuitamente QUI sulla pagina Eventbrite di Associazione Museo Nazionale del Cinema.
Lunedì 21 ottobre ore 21,00 | DIRITTI LGBTQIA+ Centro Studi Sereno Regis, Via Giuseppe Garibaldi 13, Torino Proiezione del videoritratto Andres di Valentina Noya e Vieri Brini (Italia 2022, 7′) realizzato nell’ambito del progetto A Perdita d’Odio curato da Emergency e di 20.000 specie di api di Estibaliz Urresola Solaguren (Spagna 2023, 110′, v.o.sott.ita.); è possibile prenotarsi gratuitamente QUI sulla pagina Eventbrite di AMNC.
Cocó, otto anni (Sofia Otero, Orso d’Argento a Berlino 2023 per la migliore interpretazione), si sente fuori posto e non capisce perché. Non si riconosce nel suo nome di battesimo, Aitor, né nello sguardo e nelle aspettative di chi ha intorno. Nel corso di un’estate nella campagna basca a casa della nonna – tra le gite al fiume, l’apicoltura e i saggi consigli di sua zia Lourdes – Cocò riuscirà forse finalmente ad affrontare i propri dubbi e le proprie paure, trovare la sua vera identità e decidere così qual è il suo nome. “Ho sempre riflettuto sull’identità, – dichiara la regista di Estibaliz Urresola Solaguren – sul corpo e sul genere, come anche sulle relazioni familiari, esprimendo questo argomento attraverso il mio lavoro. Nei miei lavori precedenti ho posto domande ricorrenti come: Da quando sappiamo chi siamo? Qual è la relazione tra la nostra idea di identità e il nostro corpo? L’auto-identità è soltanto un’esperienza intima e personale o è influenzata dallo sguardo esterno? L’identità di genere mi ha sempre interessato. Sono la quinta di sei figli e la maggior parte sono femmine. Ho sempre sentito una frattura tra i ruoli che mi venivano assegnati a casa e il comportamento che avrei dovuto tenere fuori. Ho praticato nuoto dai 6 ai 13 anni. Mi allenavo quotidianamente, gareggiavo nella categoria femminile e mi cambiavo in spogliatoi separati per genere. La differenza sessuale e simbolica del mio corpo ha segnato il mio passaggio dall’infanzia all’adolescenza. Siccome mi piaceva lo sport, ho trascorso la maggior parte della mia infanzia circondata da ragazzi. Ero più adatta all’azione, alla competrzione, al gioco… Ma allo stesso tempo, non mi sono mai sentita veramente inclusa in quel gruppo. Questa differenza è diventata ancora più grande quando sono entrata nell’adolescenza e quando il mio corpo è cambiato.”
Lunedì 28 ottobre ore 21,00 | OMAGGIO A LUCA RASTELLO Centro Studi Sereno Regis, Via Garibaldi 13, Torino Proiezione di Goleador di Francesca Frigo (Italia 2022, 15′) e di Una stanza di casa mia. Val di Susa e Dintorni: una conversazione con Luca Rastello di Daniele Gaglianone (Italia 2015, 61′), alla presenza degli autori in sala; è possibile prenotarsi gratuitamente QUI sulla pagina Eventbrite di AMNC.
Apre il programma il cortometraggio diretto Francesca Frigo: Steven gioca a calcio in una squadra composta da ragazzi con disabilità intellettiva. Quando un uomo misterioso si presenta agli allenamenti inizia a girare la voce che Steven stia per essere acquistato da una squadra di Serie A. Nel frattempo l’arrivo dell’uomo turba la madre del ragazzo che ne conosce la vera identità. “Il film nasce da un laboratorio cinematografico di tre anni compiuto insieme alla squadra di calcio per disabili intellettivi del Valsusa Team FD. L’obiettivo era di costruire insieme un percorso creativo che superasse i confini della documentazione sociale, per diventare un compiuto e coinvolgente racconto filmico. Questo percorso di relazione, di scrittura, di training attoriale fatto coi ragazzi ha dato vita, dopo un lungo lavoro di preparazione, a un set del tutto particolare dove autori, produttori, attori, ragazzi con disabilità, troupe, hanno vissuto un’esperienza umana e artistica che ha portato tutti a superare i propri limiti consueti grazie al cinema. Il risultato è un film basato su una struttura che guarda alla commedia degli equivoci per raccontare in chiave paradossale e originale il tema fondamentale della conquista di una vita autonoma e indipendente”. Andrea Parena, Francesca Frigo ed Evandro Fornasier
A seguire Una stanza di casa mia. Val di Susa e Dintorni di Daniele Gaglianone: il film raccoglie la testimonianza del viaggio-inchiesta che Rastello fece nel 2012 con l’amico e collega Andrea De Benedetti, percorrendo, da Lisbona a Kiev, l’intero corridoio 5, di cui la tratta Torino-Lione fa parte. Ne emerge, ancora una volta, la grande capacità di Rastello di raccontare e spiegare in maniera analitica, storica, onesta i fenomeni politici e sociali del mondo contemporaneo. “Incontrai Luca Rastello per raccogliere la sua testimonianza preziosa intorno alle vicende della Valle e al suo viaggio, a tratti picaresco ma sempre lucido e meticoloso, che aveva fatto qualche mese prima con Andrea De Benedetti portando – finalmente! – una merce tra Lisbona e Kiev: Luca e Andrea trasportarono via terra un pacco di caffè dall’Oceano Atlantico fino alla capitale ucraina attraversando l’Europa da ovest a est per verificare lo stato operativo (e/o intenzionale) del corridoio 5. Fino ad allora – come una sorta di mantra retorico, la “politica” parlava ancora con grande veemenza della necessità europea di realizzare il corridoio 5 Lisbona-Kiev, veemenza che si è spenta nel frattempo con grande disinvoltura, la stessa disinvoltura con la quale si continua imperterriti a procedere nello scavo del tunnel geognostico di Chiomonte nonostante sia sempre più arduo giustificare la necessità e i costi dell’opera. Durante la chiacchierata con Luca emersero molti aspetti, anche intimi, del suo legame con la Val di Susa e il movimento NO TAV”. Daniele Gaglianone
Lunedì 4 novembre ore 21,00 | CONTRASTO ALLA LUDOPATIA E ALLO SPRECO Centro Studi Sereno Regis, Via Giuseppe Garibaldi 13, Torino, ingresso libero. Proiezione di Raccontiamo la Bontà di Vieri Brini (2024, 20′) e di Rifiutati dalla sorte e dagli uomini di Vieri Brini ed Emanuele Policante (2014, 70′), alla presenza degli autori in sala; è possibile prenotarsi gratuitamente QUI sulla pagina Eventbrite di AMNC.
“L’interesse per il gioco d’azzardo, e le sue complicazioni socio-economiche, si è materializzato in un’immagine una mattina di alcuni anni fa, – dichiarano gli autori Vieri Brini ed Emanuele Policante – quando in un bar abbiamo osservato un uomo che, nella mezz’ora in cui siamo stati seduti al nostro tavolino, aveva bruciato una quantità considerevole di soldi nella Newslot davanti alla quale si era pietrificato per tutto il tempo dal suo ingresso nel locale. Con un primo lavoro di ricerca abbiamo scoperto un mondo tanto visibile quanto nascosto: la liberalizzazione delle “macchinette” a metà degli Novanta aveva sviluppato dei fenomeni assolutamente inediti nel panorama sociologico italiano. I bar da luoghi sociali stavano diventando dei piccoli casinò, con una parte della clientela che, completamente alienata da ciò che gli stava intorno, non partecipava alla vita collettiva ma dedicava tutto il tempo libero, e non solo, alla Newslot installata nel locale. Il passaggio successivo è stato quello di incontrare Mauro Croce, uno dei massimi esperti sulla dipendenza legata al gioco, che in Italia è considerata malattia solo dal 2013. Mauro ci ha aperto ulteriormente la prospettiva e ci ha seguito lungo tutto il percorso intrapreso, condividendo con noi dati e contatti. In questi anni di lavoro abbiamo costruito una rete che ci ha permesso di leggere il fenomeno al di là degli episodi più eclatanti arrivati alla ribalta mediatica per concentrarci sul rapporto fra gioco e vita quotidiana: ed è proprio lì che si nasconde il vero cuore del problema e molto probabilmente la sua soluzione. Solo un’azione consapevole, sia individuale che collettiva, di prevenzione e di attenzione può sinceramente azzerare la pressione che il mercato del gioco sta compiendo ai danni di tantissime persone e più in generale alla qualità della vita di tutta la popolazione italiana”. Il film sarà preceduto dalla proiezione del breve documentario Raccontiamo la Bontà che documenta un’importante rete di realtà sul territorio piemontese attive per contrastare lo spreco alimentare e che in modo virtuoso danno sostegno a tante persone in difficoltà.
Sabato 9 novembre ore 11,00 | NUOVE TECNOLOGIE Spazio Momag, Corso Palermo 93/G, Torino; è possibile prenotarsi gratuitamente QUI sulla pagina Eventbrite della Fondazione Montessori Italia.
Cosa sono le tecnologie educative? Il cellulare non è un libro né un puzzle. Incontro con Rossella Trombacco e Andrea Lupi della Fondazione Montessori Italia sui rischi e sulle potenzialità dell’utilizzo delle nuove tecnologie. Incontro rivolto alle famiglie della città con figli che frequentano la scuola dell’infanzia dedicato alle metodologie educative portate avanti dalla Fondazione Montessori. La Fondazione sensibilizzerà i genitori, insegnanti e i caregivers sull’utilizzo consapevole dei mobile phones come strumenti per la realizzazione di video narrazioni dello sviluppo infantile, degli apprendimenti infantili e del contesto culturale, emotivo e sociale della famiglia in cui è inserito il minore.
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