Doppia proiezione al Cinema Greenwich Village domenica 2 aprile 2023
In occasione della Giornata Mondiale della Consapevolezza sull’Autismo, torna Cinemautismo, la prima rassegna cinematografica italiana dedicata allo spettro autistico,alla sua XV edizione. L’appuntamento è per domenica 2 aprile al cinema Greenwich Village di Torino e, come da tradizione, l’ingresso è gratuito.
“Arrivare alla quindicesima edizione – commentano i curatori Marco Mastino e Ginevra Tomei – ci emoziona. Fin dall’inizio abbiamo voluto costruire un progetto che permettesse di dare visibilità all’autismo proponendo anche titoli senza distribuzione in Italia e, guardandoci indietro, non possiamo che essere soddisfatti della varietà e della qualità delle pellicole provenienti da tutto il mondo che abbiamo proposto. Dall’australiano Mary and Max al cinese Ocean Heaven, passando per l’israeliano Mabul allo svedese Simple Simon, questi sono solo alcuni dei titoli che ci hanno accompagnato in questo lungo viaggio nelle neuro-divergenze. Se ora c’è una vera e propria esplosione di serie e film in cui si parla di autismo, fino a poco tempo fa la situazione era molto diversa. La conoscenza e la consapevolezza stanno aumentando e, di pari passo, anche le tipologie di opere audiovisive, soprattutto quelle che fanno parte del cosiddetto “cinema del reale”: non più “solo” documentari, ma vere e proprie riflessioni sul presente. Quest’anno ne abbiamo scelte due, una danese e una italiana, che avremo la fortuna di vedere introdotte dai registi. Una bellissima opportunità di confronto che speriamo il pubblico apprezzerà”.
La rassegna, che prevede la proiezione di due film, si svolge domenica 2 aprile e inizia con I mille cancelli di Filippo di Adamo Antonacci, ironico e affascinante ritratto di Filippo Zoi, un ragazzo autistico con la passione per i cancelli e il disegno. Il documentario delinea, tassello dopo tassello, il complesso universo di Filippo, tra attività giornaliere, ore dedicate al disegno, impegni famigliari e momenti di difficoltà (ore 18.00 al Greenwich Village). Il film, girato nel 2022 e presentato a numerosi festival, sarà introdotto e commentato dal regista e dal padre di Filippo, Enrico Zoi.
La giornata prosegue e si conclude con l’anteprima nazionale di He’s My Brother di Cille Hannibal e Christine Hanberg, intensa e poetica opera danese che ritrae la vita familiare di Peter, un giovane uomo autistico nato sordo e cieco. Il film è raccontato attraverso gli occhi della sorella minore, la co-regista Christine Hanberg, che esplora il suo ruolo di sibling e tutrice, e si interroga – con disarmante onestà – sul significato dell’essere responsabile della vita di un’altra persona (ore 21.00 sempre al Greenwich Village). Christine Hanberg, assieme alla madre Jonna, sarà presente in sala per introdurre e commentare il documentario che si è aggiudicato nel 2021 la menzione speciale al Copenhagen International Documentary Film Festival (CPH: DOX), uno dei maggiori festival internazionali dedicati al cosiddetto “cinema del reale”.
Cinemautismo è una rassegna curata da Marco Mastino e Ginevra Tomei e organizzata dall’Associazione Museo Nazionale del Cinema, grazie al sostegno di Angsa Torino ODV, Gruppo Asperger Piemonte APS, ANFFAS Torino APS, Fondazione TEDA per l’autismo onlus, Motore di Ricerca – Comunità attiva e Fondazione CRT. La manifestazione è patrocinata dalla Regione Piemonte, dalla Città Metropolitana di Torino, dalla Città di Torino, da Fondazione Paideia Ente Filantropico e dal Comitato Siblings Onlus.
Ingresso libero a tutte le proiezionifino a esaurimento dei posti disponibili in sala.
In linea con il suo obiettivo di diffondere la conoscenza dello spettro autistico attraverso il cinema, Cinemautismo prosegue inoltre la sua collaborazione con i Servizi Educativi del Museo Nazionale del Cinema organizzando una matinée gratuita per le scuole superiori in programma lunedì 3 aprile alle ore 9.30 presso il Cinema Massimo (Via Verdi 18, Torino) con il film The Drummer and the Keeper di Nick Kelly.
I mille cancelli di Filippo di Adamo Antonacci (IT 2022, 73′)
Il documentario I mille cancelli di Filippo segue la vita del giovane autistico Filippo Zoi: la passione per il disegno, l’attività di illustratore di libri scritti dal padre Enrico, le crisi tanto violente quanto insondabili, le relazioni familiari e amicali.
Dal racconto affiora la passione di Filippo per porte e cancelli: come in una personalissima liturgia, sente il bisogno di elencare ai genitori le porte e i cancelli che ha “visto, fotografato e anche toccato” da quando era bambino fino a oggi che è un giovane adulto.
Il film delinea, tassello dopo tassello, il complesso universo di Filippo, tra attività giornaliere, ore dedicate al disegno, impegni famigliari e momenti di difficoltà.
21.00
He’s My Brother di Cille Hannibal e Christine Hanberg (DK, NO 2021, 75′) – Anteprima italiana – v.o. sott. it.
Menzione speciale al CPH: DOX, Copenhagen International Documentary Film Festival
Peter è il fratello di Christine: è nato sordo e cieco e la famiglia ha sempre dovuto vedere e sentire il mondo per lui. Oggi Peter ha 30 anni e vive ancora a casa. Il suo bisogno di aiuto e assistenza è tale per cui la famiglia ha difficoltà a trovargli una residenza. Cosa gli succederà, dunque, quando i genitori non ci saranno più? Chi gli garantirà una vita dignitosa?
He’s My Brother è un film poetico sui legami di sangue e su un’incredibile dinamica familiare. Il film è raccontato attraverso gli occhi della sorella minore, Christine, che esplora il suo ruolo di sibling e tutrice, e si interroga – con disarmante onestà – su cosa significhi effettivamente essere responsabile della vita di un’altra persona.
Giovedì 23 marzo, alle ore 21.00, proiezione a ingresso libero de “La vita agra” di Carlo Lizzani
Nell’ambito del programma diffuso di Biennale Democrazia 2023, l’Associazione Museo Nazionale del Cinema (AMNC) promuove un appuntamento a ingresso libero di Parole&Cinema dedicato a Luciano Bianciardi nella giornata di giovedì 23 marzo alle ore 21,00 presso la Sala Gabriella Poli del Centro Studi Sereno Regis (Via Garibaldi 13, Torino).
La libertà erosa e l’alienazione legate al mondo del lavoro, in particolare negli ambiti delle professioni culturali, sono tematiche centrali ne La vita agra e più complessivamente nell’opera di Luciano Bianciardi, scrittore disincantato nella sua irriverenza e preveggente nella sua lucidità. Questioni e atmosfere che tornano nella trasposizione cinematografica del suo romanzo più celebre, realizzata in forma di commedia amara da Carlo Lizzani nel 1963 insieme agli interpreti Ugo Tognazzi e Giovanna Ralli.
La proiezione del film di Lizzani sarà anticipata da un’introduzione curata da Edoardo Peretti che, partendo dal romanzo e della sua trasposizione cinematografica, allargherà lo sguardo sull’approccio che molto cinema e molta letteratura italiana hanno avuto nei primi anni sessanta nei confronti del boom economico; quello cioè di scovare il “lato oscuro della luna”, di cogliere gli elementi di crisi, di disagio e di contraddizione nascosti dietro le apparenze del benessere economico e di una nuova modernità.
A Comala un omaggio al cinema femminile mondiale proposto da registe italiane. Inaugurazione 16 febbraio, alle ore 21, con Ritratto della giovane in fiamme di Céline Sciamma presentato da Elsi Perino e Ilaria Ciavattini
L’Associazione Museo Nazionale del Cinema nell’anno in cui ricorre il 70° anniversario dalla sua fondazione è lieta di proseguire la sinergia con l’Associazione Comàla per il progetto Le cose che abbiamo in comune finanziato dalla Città di Torino con una rassegna di cinema al femminile che comprende alcuni dei principali film di sette registeacclamate a livello internazionale, le quali opere saranno presentate da altrettante registe italiane.
7 sere per 7 registe replica un fortunato format di Comàla originariamente declinato al maschile, ampliandolo e arricchendolo della presenza di altrettante autrici che condurranno il pubblico alla scoperta dei più iconici film di Céline Sciamma, Sofia Coppola, Jane Campion, Susanna Nicchiarelli, Andrea Arnold, Chloè Zhao, Chantal Akerman. La sera successiva alla proiezione, ogni regista nostrana coinvolta nella presentazione, presenterà al pubblico una sua opera, di cui discuterà il legame e l’ispirazione artistica con l’autrice prescelta e proiettata la sera prima. Queste doppie proiezioni intendono stimolare un dialogo immaginario tra autrici e offrire al pubblico uno sguardo dall’interno rispetto a un territorio ancora purtroppo troppo poco battuto professionalmente dalle donne: l’industria cinematografica.
La rassegna prenderà il via giovedì 16 febbraio da Comàla con Ritratto della giovane in fiamme di Céline Sciamma presentato da Ilaria Ciavattini ed Elsi Perino e proseguirà fino al 26 marzo.
Gli spazi coinvolti per le proiezioni sono due: Comala e Fondazione Merz a sua volta partner del più ampio progetto Le cose che abbiamo in comune. L’ingresso alle proiezioni è sempre libero e gratuito, con inizio previsto alle ore 21.00.
“A guidarci nell’esplorazione di temi complessi affrontati dalle autrici internazionali prescelte – dichiara Valentina Noya per l’Associazione Museo Nazionale del Cinema – come l’identità di genere, il racconto di formazione contemporaneo, l’affettività nonostante la disabilità, il femminismo e il socialismo, le nuove generazioni segnate dalla povertà educativa, ma con grandi passioni, la guarigione e la risignificazione della propria esistenza e la monotonia della vita casalinga, saranno altrettante donne registe con a cuore argomenti analoghi: Elsi Perino, Ilaria Ciavattini, Flavia Montini e la sceneggiatrice Anita Otto, Cristina Monti, Stefania Bona, Francesca Scalisi, Francesca Frigo, Donatella Di Cicco, molte delle quali hanno beneficiato del sostegno di Film Commission Torino Piemonte attraverso il Piemonte Doc Film Fund”.
“Per il progetto Le cose che abbiamo in comune – prosegue Roberta Lanzi – è stato sin da subito indispensabile nell’idea fondante della rassegna trovare un momento per raccontare un gruppo eterogeneo di artiste figlie di periodi e luoghi differenti, ognuna con la sua poetica, la sua voce e le sue istanze, ma tutte unite da un talento tale da scardinare un sistema patriarcale, maschilista e chiuso come quello del cinema: sette esempi di grandi registe che possano essere prova che la settima arte non è declinata solo al maschile”.
L’illustrazione della rassegna è stata realizzata da Laura Ciriello,in arte La volpe Illustrator, che ne ha descritto così la genesi: “L’illustrazione a cui ho pensato per 7 sere per 7 registe vuole raccontare la centralità dello sguardo femminile dietro la camera. Mi sono ispirata, sfogliando i miei libri, a una fotocamera Rolleiflex che appare in moltissimi autoritratti di Vivian Maier”.
7 sere per 7 registe fa parte del progetto Le cose che abbiamo in comune, finanziato dalla Città di Torino (su Asse 6 – misura TO6.2.1.a REACT TO COVID). Il progetto è coordinato da Associazione Comala, in partenariato con Fondazione Merz, Associazione Museo Nazionale del Cinema, Associazione Zampanò e Zoe-Ex Caserma La Marmora. Il progetto si pone l’obiettivo di sviluppare presidi culturali di comunità sull’asse che va da piazza Benefica (Cit Turin) alla Fondazione Merz e i giardini Chiribiri (San Paolo) passando per l’ex Caserma La Marmora di Corso Ferrucci, punto di congiunzione tra i due quartieri, con un programma ampio, continuativo ed eterogeneo di eventi e appuntamenti culturali che si svilupperanno fino all’estate del 2023.
PROGRAMMA COMPLETO DELLA RASSEGNA
> Giovedì 16 febbraio ore 21.00 Comala, c.so Ferrucci 65/A, Torino
Ritratto della giovane in fiamme di Céline Sciamma (Francia 2019, 122’)
Bretagna, Francia, 1770. Marianne, una pittrice, è incaricata di realizzare il ritratto di nozze di Héloïse, una giovane donna che ha appena lasciato il convento. Héloïse è però riluttante al matrimonio e Marianne deve ritrarla senza che lei lo sappia, osservandola di giorno e lavorando di nascosto di notte. Tra le due pian piano nascerà un rapporto fatto di intimità e attrazione, destinato a un drammatico epilogo.
> Domenica 19 febbraio ore 21.00 Comala, c.so Ferrucci 65/A, Torino
Un uomo deve essere forte di Ilaria Ciavattini ed Elsi Perino (Italia 2019, 62’)
La storia è ambientata in Val Trompia, provincia del Nord Italia; sullo sfondo fabbriche di armi, caccia sportiva, laghetti per la pesca facilitata e lavori spesso precari. Le riprese iniziano a novembre 2015 quando Jack, nato con caratteri sessuali femminili, sta compiendo il percorso di transizione per adeguare il proprio corpo a quello che sente di essere da sempre: un uomo. Jack inizia ad interrogarsi su cosa significhi, al di là del corpo, essere un uomo e su che tipo di uomo essere, iniziando a mettere in discussione i modelli di mascolinità offerti dall’ambiente in cui vive.
> Giovedì 23 febbraio ore 21.00 Comala, c.so Ferrucci 65/A, Torino
Il giardino delle vergini suicide di Sofia Coppola (USA 1999, 95’)
In una cittadina del Michigan, a metà degli anni Settanta, le cinque sorelle Lisbon, adolescenti d’inquietante beltà, sono l’oggetto del desiderio, della curiosità e della venerazione dei ragazzi del vicinato. La più piccola, Cecilia, tenta il suicidio: quello che seguirà è destinato a rimanere scolpito per sempre nella memoria dei sopravvissuti.
> Domenica 26 febbraio ore 21.00 Comala, c.so Ferrucci 65/A, Torino
Los Zuluagas di Flavia Montini (Italia 2022, 80’)
Camilo, 35 anni, figlio dei guerriglieri colombiani Bernardo Gutierrez Zuluaga e Amparo Del Carmen Tordecilla, torna nel suo paese d’origine dopo venticinque anni di esilio in Italia. Nel tentativo di comprendere le scelte radicali dei suoi genitori, si immerge nell’archivio di famiglia. Straordinari film amatoriali e scritti privati rivelano conflitti mai sopiti e memorie dolorose. Quelle di un padre, comandante rivoluzionario, che ha sacrificato tutto in nome della lotta politica, ma che ha visto il suo sogno di giustizia svanire. Quelle di un figlio, cresciuto all’ombra di un uomo carismatico ma ingombrante, incapace di accogliere i bisogni di un bambino. Quelle di una madre: un fantasma che agita i sonni di Camilo da quando aveva cinque anni. Un’occasione unica per dar vita a un dialogo impossibile, a lungo desiderato ma mai veramente avvenuto.
> Lunedì 27 febbraio ore 21.00 Comala, c.so Ferrucci 65/A, Torino
Lezioni di piano di Jane Campion (Australia/Francia/Nuova Zelanda 1993, 121’)
Ada, muta dall’età di sei anni, giunge in Nuova Zelanda, sposata per procura con Stewart, un piccolo possidente. Con lei ci sono la figlioletta Flora, i bauli, un pianoforte. Stewart fa abbandonare il pianoforte sulla spiaggia perché è difficile da trasportare lungo gli impervi sentieri dell’isola. Baines, un bianco che si è avvicinato ai costumi dei Maori, aiuta Ada a riaverlo. Ottenuto da Stewart il piano, chiede a Ada di dargli lezioni, che prevedano una disponibilità “controllata” della donna al gioco erotico. Per continuare a suonare, lei accetta. Baines le restituisce il pianoforte; tra i due si stabilisce una relazione che Flora osteggia. La relazione sembrerà sfociare nella tragedia.
> Venerdì 3 marzo ore 21.00 Fondazione Merz, Via Limone 24, Torino
Miss Marxdi Susanna Nicchiarelli (Italia/Belgio 2020, 107’)
Il film racconta la vita di Eleanor, la figlia più piccola di Karl Marx. Il ritratto che ne emerge è quello di una donna determinata e intelligente, appassionata attivista femminista e socialista. Tuttavia, la sua vita sarà fortemente condizionata dalla relazione con il compagno di lotte Edward Aveling.
> Domenica 5 marzo ore 21.00 Comala, c.so Ferrucci 65/A, Torino
Non aver paura! Donne che non si sono arrese di Cristina Monti (Italia 2009, 60’)
Ribelli, bandite, partigiane… donne protagoniste della guerra di Liberazione in Piemonte e delle successive battaglie per l’affermazione di diritti sociali e civili si raccontano attraverso il linguaggio del teatro. Con le loro testimonianze tratteggiano un quadro, ricco di sfumature, dei diversi modi in cui le donne hanno contribuito alla lotta al nazifascismo e di quanto questo sia stato deflagrante per le loro vite. Profonde ritrosie a ricordare i ruoli di primo piano rivestiti nella Resistenza o a rievocare il dolore di repressioni subite in ambito lavorativo sono state superate grazie alla presa di coscienza di aver fatto parte di un’unica grande corrente, la cui forza si alimenta ogni volta in cui queste donne si riuniscono per una nuova replica. Non stanno recitando: quella che portano sulla scena è la loro vita, sono le lotte che hanno vissuto sulla propria pelle e che hanno generato l’attitudine a non arrendersi nell’affrontare l’esistenza.
> Domenica 12 marzo ore 21.00 Comala, c.so Ferrucci 65/A, Torino
Fish Tank di Andrea Arnold (Paesi Bassi/Regno Unito 2009, 123’)
Tutto cambia per la problematica quindicenne Mia quando sua madre porta a casa il giovane fidanzato Connor. Il film è stato premiato al Festival di Cannes, ha vinto un premio ai BAFTA, ha ottenuto 3 candidature agli European Film Awards
> Lunedì 13 marzo ore 21.00 Fondazione Merz, Via Limone 24, Torino
Gente dei bagni di Stefania Bona e Francesca Scalisi (Italia 2015, 59’)
Un edificio di mattoni rossi, con una scritta grande al neon: ‘bagni’. Sono gli ultimi bagni municipali di Torino a fornire questo servizio alla cittadinanza. È un microcosmo di storie che s’incrociano nel tempo di uno degli aspetti più intimi della vita di ognuno: la pulizia del proprio corpo. Luogo di incontri di categorie sociali un tempo molto distinte, oggi accomunate dallo stesso bisogno. Luogo di scontri in cui la povertà talvolta prende la forma della rabbia. Un luogo prezioso, perché laddove la povertà si manifesta anche la condivisione e l’ascolto divengono i principi per una nuova rinascita.
> Domenica 19 marzo ore 21.00 Comala, c.so Ferrucci 65/A, Torino
The Rider di Chloé Zhao (Stati Uniti 2017, 103′)
A seguito di un grave incidente a cavallo, Brady, un giovane cowboy, deve affrontare un lungo percorso di guarigione fisica e psicologica per dare un nuovo senso alla propria esistenza e ai propri obbiettivi dopo che i medici gli hanno detto che non potrà più cavalcare. Il giovane cerca così un nuovo modo per mantenere la sua famiglia, ma fatica ad abbandonare la sua passione nonostante le convulsioni che l’incidente gli provoca. Presentato al Festival di Cannes del 2017 e candidato a quattro Independent Spirit Award The Rider è stato la consacrazione di Chloé Zhao, prima dell’exploit di Nomadland.
> Lunedì 20 marzo ore 21.00 Comala, c.so Ferrucci 65/A, Torino
Sanperè! – Venisse il fulmine di Francesca Frigo (Italia 2013, 70’)
Un anno nel centro di accoglienza di Caramagna, in Piemonte, dove risiedono il giovane ivoriano Diarra e i suoi compagni di sventura arrivati dalla Libia in attesa di ricevere il permesso di soggiorno e la risposta alla domanda di asilo politico. C’è chi è in fuga dalla guerra, chi è in cerca di un nuovo futuro per il quale ha pagato una grossa somma. Nel vuoto delle giornate, tante parole, tanti confronti, l’incombere della chiusura del centro… Fino a quando non finisce la cosiddetta «emergenza Nordafrica», che li ha visti protagonisti involontari per quasi due anni, e Diarra e gli altri sono costretti a riprendere il loro cammino, ciascuno per sé verso un diverso destino.
> Venerdì 24 marzo ore 21.00 Fondazione Merz, Via Limone 24, Torino
Ventisette di Donatella Di Cicco (Italia 2021, 82’)
Il film racconta una gravidanza nell’intimità di una famiglia che si interrompe a ventisette settimane. Al sesto mese nasce precocemente Anna Mia, a causa di una pre-eclampsia: il suo peso è di settecentoquaranta grammi. Viene ricoverata per tre mesi nel reparto di terapia intensiva neonatale della Clinica Universitaria del Sant’Anna di Torino (TINC). Tre lunghissimi mesi di piccoli progressi, misurati in grammi, passo dopo passo.
> Domenica 26 marzo ore 21.00 Comala, c.so Ferrucci 65/A, Torino
Jeanne Dielman, 23, quai du commerce, 1080 Bruxelles di Chantal Akerman (Belgio/Francia 1975, 201′)
Eletto miglior film della storia dalla rivista Sight & Sound il film racconta tre giorni della vita disperata e ripetitiva di Jeanne Dielman, la cui esasperante routine, intervallata anche da un’inaspettata abitudine, viene rotta da un incontro con un cliente. I piccoli particolari della vita della donna disveleranno come il meccanismo si sia inceppato.
Corso di formazione gratuito per insegnanti su cinema e nonviolenza inserito nel progetto Ragazzi in Città 3 promosso dall’AMNC, Unione Culturale Franco Antonicelli e Centro Studi Sereno Regis, sostenuto dal MiC – Direzione generale Cinema e Audiovisivo, MIM nell’ambito del progetto Cinema e immagini per la Scuola
Il cinema, ormai il penultimo media, o forse anche il terz’ultimo, resta tuttavia il medium più impattante a livello emotivo, al punto che il suo stesso lessico ne dà conto: pellicola, cioè sottile membrana, fragile barriera tra noi e i contenuti di quel testo illustrato che affonda le sue radici nel desiderio umano di condividere storie.
Queste storie portano con sé visioni del mondo, valori, disvalori, emozioni. La analisi filmica tradizionale raramente si occupa del contenuto delle storie scritte per il cinema. Parla di qualità dell’immagine, di sintassi filmica, di colore, inquadrature, recitazione. Questo corso invece intende occuparsi delle storie, delle narrazioni e di quanto, in termini valoriali, veicolano.
Soprattutto intende introdurre i partecipanti, attraverso il cinema, specchio della realtà, alla riflessione su due temi di estrema attualità e al contempo ancestrali: la violenza, i conflitti umani e la loro possibile soluzione tramite percorsi che utilizzino la nonviolenza.
Partendo dal chiederci perché la violenza sia uno strumento quasi inevitabile per le società umane, studieremo come riconoscere chi chiamiamo nemico, per analizzare poi il core del corso: il cinema nonviolento.
Esiste un modo di usare il cinema – come ogni arte, del resto – che svela l’impegno civile degli autori. Molti film hanno saputo denunciare le ingiustizie, e altrettanto bene hanno mostrato come affrontare i conflitti in maniera creativa, nonviolenta. Questi film diventano uno strumento fondamentale per una didattica volta a sviluppare la coscienza civile degli studenti.
Non solo: scoprendo come si possa fare cinema nonviolento, ci si interrogherà su come riportare quegli insegnamenti nella nostra vita quotidiana, affinché anche il nostro vivere diventi sempre più nonviolento e rispettoso delle relazioni con gli altri umani e la natura.
Dal documentario alla denuncia, dalla satira alla documentazione di azioni nonviolente; il corso è il risultato di 12 anni di riflessioni che il Centro Studi Sereno Regis ha condotto da quando, nel 2011, ha tenuto a battesimo il primo premio alla cinematografia nonviolenta, “Gli occhiali di Gandhi”, istituito da Gianni Amelio all’interno del Torino Film Festival.
PROGRAMMA
I incontro, 23 marzo h 17 – 20: premesse generali sul cinema. Riflessioni sulla violenza. Il cinema usa il nostro tempo. Quanto gli concediamo? Perché molti di noi sono affascinati dai racconti violenti, dal cinema horror? Cosa è la violenza? Che cosa provoca in noi, che radici ha? Cosa ci affascina della violenza? Esempi ed esercizi.
II incontro, 30 marzo h 17 – 20: la violenza nella società. Perché usiamo la violenza. Quanti tipi di violenza ci sono e chi li mette in atto.
A. Dogliotti La violenza diretta, quella strutturale e quella culturale. Come riconoscerle. Appendice: la violenza contro le donne. Esempi ed esercizi.
III incontro, 13 aprile h 17 – 20: il mio miglior nemico. Fisiognomica del cattivo. A chi somiglia, veramente? Dove nasce il cattivo, come si forma? Differenza tra “nemico” e “cattivo”. Mettersi nei panni del nemico. Di chi siamo nemici, noi? The Stanford prison experiment: possiamo diventare cattivi? Come si risolvono i conflitti senza la NV?
IV incontro, 20 aprile h 17 – 20: la nonviolenza al cinema. La nonviolenza: una filosofia? un cammino spirituale? una tecnica? Come si “mostra” al cinema? All’inizio: denunciare i conflitti, documentarli. Il giullare: irridere il potere per svelare le ingiustizie. Il terzo passo: mostrare la via della nonviolenza. Il quarto passo: per un cinema che diventa nonviolenza praticata.
L. Arcidiacono Cinema, sostenibilità e natura
V incontro, 27 aprile h 17 – 20: i film nonviolenti. Analisi critica di: Couleur de peau: miel. L’image manquante. The dark horse. Mister Tao.
VI incontro, 4 maggio h 17 – 20: i film nonviolenti. Analisi critica di: Talien, El lugar de las fresas, Balon
VII incontro, 18 maggio h 17 – 20: un cinema diverso è possibile. Analisi critica di: Non è un pranzo di gala, A force more powerful, Cultures of resistance, Dove bisogna stare
Un percorso in 3 tappe, 3 epoche e 3 paesi su giovani #città #Storia #sogni #diritti
Nell’ambito del progetto Ragazzi in Città 3, sostenuto dal Ministero dell’Istruzione e dal Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo tramite il ‘Piano Nazionale Cinema e Immagini per la Scuola’, Associazione Museo Nazionale del Cinema, Unione culturale Franco Antonicelli e Centro Studi Sereno Regis organizzano presso il Convitto Nazionale Umberto I (Via Bligny 1 bis, Torino)), una mini-rassegna cinematografica aperta alle classi del biennio di scuola secondaria di secondo grado.
Attraverso tre film di epoche, generi e paesi diversi, il percorso mostra vari modi di narrare per immagini il rapporto tra giovani e città inteso come spazio di crescita, di conflitto e di sviluppo di uno sguardo sul mondo. Tra diritti negati, illusioni, sentimenti e sogni, la rassegna propone una breve storia del cinema in tre tappe legate da un filo rosso: il rapporto tra realtà e finzione, tra storia del cinema e storia sociale.
Ecco il calendario:
16 Marzo 10-13*: SCIUSCIÀ di Vittorio De Sica (Italia, 1946, 88’)
13 Aprile 8,30-13*: LA PICCOLA VENDITRICE DI SOLE di Djibril Diop Mambéty (Senegal, 1999, 45’)
11 Maggio 9-13*: TOMBOY di Céline Sciamma (Francia, 2011, 84’)
Potrà poi aggiungersi una proiezione speciale e conclusiva del progetto.
*NB: le forbici orarie sono indicative: a seconda delle manifestazioni di interesse sarà fissato un unico orario per ciascuna delle giornate.
SINOSSI DEI FILM IN PROGRAMMA:
Sciuscià
All’indomani della Seconda Guerra Mondiale, Pasquale e Giuseppe sono due amici che, nel disordine di quel momento storico, esercitano lavoretti e attività non sempre lecite. Coinvolti in una rapina, vengono inviati al riformatorio in attesa di giudizio. Il tempo passa e la loro vita in carcere si fa sempre più dura. Trattati spesso in modo disumano dai secondini e dai dirigenti, i loro animi si inaridiscono e anche l’amicizia che li legava finisce per essere messa a dura prova.
La piccola venditrice di sole
Sili Laam vive sui marciapiedi di Dakar chiedendo l’elemosina. All’ennesima violenza subita dai piccoli strilloni che vendono i quotidiani, Sili decide di diventare anche lei venditrice di giornali, nonostante le stampelle con cui è costretta a camminare. Con l’aiuto di un amico, realizza il suo obiettivo e si emancipa. Da questo momento comincia per lei una nuova vita.
Tomboy
Il personaggio al centro della storia ha 10 anni. È estate e la sua famiglia ha appena cambiato casa. La sua vita in una nuova città è sospesa tra nostalgia del passato e desiderio di futuro, tra infanzia e adolescenza. Come si può conciliare il dover badare alla sorellina mentre i genitori sono al lavoro con l’arrivo di una nuova amica e di tutta una compagnia di coetanei?
Mercoledì 8 marzo, dalle ore 17,30, appuntamento al Liceo Berti con Persepolis di Marjane Satrapi e Vincent Paronnaud
Nell’ambito del progetto Le cose che abbiamo in comune, l’Associazione Museo Nazionale del Cinema e Comàla collaborano a un appuntamento speciale, aperto a tutta la cittadinanza, promosso dal Liceo Domenico Berti di Torino in occasione della Giornata internazionale della donna. in programma mercoledì 8 marzo dalle ore 17,30 presso l’aula magna della scuola (Via Duchessa Jolanda 27 bis, Torino. Il pomeriggio inizia con Renata Andolfi che racconterà il suo viaggio di 900 km in bicicletta nel nord dell’India per raccogliere fondi contro le mutilazioni genitali femminili a sostegno delle bambine accolte presso il Rescue Center di Loitokitok in Kenya. A seguire proiezione del film Persepolis di Marjane Satrapi e Vincent Paronnaud introdotto dalle studentesse e dagli studenti delle classi 2a E e 2a G che hanno fatto un incontro preparatorio con il regista iraniano Milad Tangshir. Nel corso della giornata interverrà l’attivista iraniana Azam Bahrami. L’ingresso è libero fino a esaurimento posti disponibili in sala.
Dal 5 febbraio al 12 marzo sei appuntamenti gratuiti con il meglio del cinema d’animazione per promuovere il servizio dell’affido
L’Associazione Museo Nazionale del Cinema (AMNC) promuove la quinta edizione di AffiDarsi, una rassegna cinematografica sostenuta dalla Città di Torino, Casa dell’Affidamento e Fondazione CRT volta a promuovere il servizio dell’affido. Il progetto si compone di sei appuntamenti domenicali con il cinema d’animazione nel mese di febbraio e marzo, a ingresso libero, fino a esaurimento posti, in tutte le location della rassegna.
La rassegna inaugura il 5 febbraio alle ore 15,30 presso il Cinema Massimo (Via Verdi 18, Torino) con la proiezione di Minions 2 – Come gru diventa cattivissimo di Kyle Balda. Quando è ancora un ragazzino, Gru sogna di diventare uno dei temibili Vicious Six. Le cose non vanno esattamente come sperato, ed è qui che entra in gioco una pattuglia di inarrestabili e catastrofici Minions. Con la loro disarmante comicità e l’incomprensibile parlantina i Minions fanno di tutto per aiutarlo. Sullo sfondo, una coloratissima California, caleidoscopico insieme di stili e citazioni.
La rassegna proseguirà domenica 12 febbraio alle 15,30 al Centro Studi Sereno Regis (Via Garibaldi 13, Torino) con il film 20th Century AnimationRon – Un amico fuori programma di Sarah Smith e J. P. Vine. La rassegna continua il 19 febbraio alle 15,30 presso il CineTeatro Baretti (Via Baretti 4, Torino) con il film DisneyRaya e l’ultimo drago di Paul Briggs e John Ripa. Domenica 26 febbraio alle 15,30 sarà la volta del lungometraggio danese Dreambuilders – La fabbrica dei sognidi Kim Hagen Jensen, mentre il 5 marzo canteremo a squarciagola con i personaggi di Sing 2 – Sempre più forte di Garth Jennings che ha aperto il TFF 39; entrambe le proiezioni si terranno presso il Centro Studi Sereno Regis. La rassegna AffiDarsi 5 si concluderà in modo pirotecnico domenica 12 marzo alle 15,30 con un altro film Disney pluripremiato ovvero Encanto di Byron Howard e Jared Bush: Premio Oscar®, Golden Globe e Bafta per il miglior film d’animazione, tornando al Cinema Massimo.
Ogni film sarà preceduto da due brevi video-ritratti dedicati all’affidamento, Destiny e Ashkan, realizzati dall’AMNC nel corso della terza edizione di AffiDarsi.
“Il Comune di Torino – dichiara la D.ssa Veronica Lucchina , Responsabile della Casa dell’affidamento – promuove l’affidamento familiare sin dal 1976 e ancora oggi questa esperienza, nonostante il momento difficile che tutte le famiglie stanno vivendo, testimonia concretamente quanto la città sia ricca di persone aperte alla solidarietà e all’accoglienza. L’esperienza dell’affidamento vuole costituire un ponte tra due famiglie laddove ci sia una qualche forma di vulnerabilità che richiede, per un tempo definito, un intervento di aiuto. Tutti i bambini hanno diritto a crescere nella propria famiglia ma quando questo non sia possibile l’affidamento rappresenta una risorsa preziosa. Per questo motivo la collaborazione con L’Associazione Museo Nazionale del Cinema si propone l’obiettivo di mantenere viva l’attenzione su questo tema per promuovere sempre più una cultura dell’affidamento”.
“Dopo la seguitissima ultima rassegna a inizio 2022, siamo molto contenti di continuare il percorso cinematografico insieme alla Casa dell’affidamento; – dichiara Valentina Noya Vicepresidente dell’AMNC – le nuove generazioni sono state le più colpite nei due anni di pandemia. Riteniamo importante proporre alle famiglie dei momenti culturali pubblici, dedicati a bambini e ragazzi, per tornare a condividere sul grande schermo le emozioni che sa regalare il cinema d’animazione attraverso storie universali di accoglienza e inclusione. Un ringraziamento particolare va ai nostri prestigiosi partner, il Centro Studi Sereno Regis, il Museo Nazionale del Cinema e l’Associazione Baretti che a diversi livelli lavorano con passione sul nostro territorio”.
I film in programma
> Domenica 5 febbraio ore 15,30
Cinema Massimo, Via Verdi 18, Torino – ingresso libero
Minions 2 – Come Gru diventa cattivissimo di Kyle Balda, (USA 2022, 88′)
Negli anni ’70, molto prima di diventare il maestro del male, Gru (doppiato da Max Giusti nella versione italiana) è un ragazzino di periferia che trama di conquistare il mondo dal suo seminterrato, senza grossi risultati. Quando Gru incontra i Minions, tra cui Kevin, Stuart, Bob e Otto, insieme uniscono le forze come una famiglia strampalata. Costruiscono la loro tana, progettano le loro armi e tentano di portare a termine le prime missioni. Quando i Malefici 6, il famigerato gruppo di super cattivi, spodesta il loro leader, Gru si reca a un colloquio per diventare un nuovo membro del gruppo. I Malefici 6 non rimangono particolarmente impressionati dal piccolo aspirante cattivo, ma poi Gru li supera in astuzia e si ritrova improvvisamente a essere il nemico dei super cattivi. Con Gru in fuga, i Minions tentano di imparare l’antica arte del kung fu per salvarlo.
> Domenica 12 febbraio ore 15,30
Centro Studi Sereno Regis, Via Garibaldi 13, Torino – ingresso libero
Ron – Un amico fuori programma di Sarah Smith e J. P. Vine, (USA 2021, 106′)
Ron, prodotto da 20th Century Studios e Locksmith Animation, è la storia di Barney, un ragazzino delle medie con difficoltà nei rapporti sociali, e Ron, il suo nuovo dispositivo digitale parlante e deambulante, che dovrebbe essere il suo “Migliore Amico Pronto all’Uso”. Gli esilaranti malfunzionamenti di Ron, inseriti sullo sfondo di un’era dei social media, li lanciano in un viaggio pieno di azione in cui il ragazzo e il robot fanno i conti con la meravigliosa baraonda di una vera amicizia.
> Domenica 19 febbraio ore 15,30
CineTeatro Baretti, Via Baretti 4, Torino – ingresso libero
Raya e l’ultimo dragodi Paul Briggs e John Ripa, (USA, 2021, 107’)
Nel fantastico mondo di Kumandra un tempo umani e draghi vivevano in armonia. Quando le forze del male giunsero a minacciare il regno, i draghi si sacrificarono per salvare l’umanità. Oggi, dopo cinquecento anni, quelle stesse forze maligne sono tornate e spetta a Raya, guerriera solitaria, trovare l’ultimo leggendario drago per riunire regni e popolazioni divisi. Grande produzione Disney dalla suggestiva cornice fantasy che ci parla di inclusività e dell’impegno necessario a ricomporre le fratture tra le persone.
> Domenica 26 febbraio ore 15,30
Centro Studi Sereno Regis, Via Garibaldi 13, Torino – ingresso libero
Dreambuilders – La fabbrica dei sognidi Kim Hagen Jensen (Danimarca 2020, 81′)
Mina vive felicemente con il papà e il suo adorato criceto, Viggo Mortensen, quando la nuova compagna del padre, Helen, si trasferisce in casa loro insieme alla figlia. Jenny è coetanea di Mina ma, ai suoi occhi, non potrebbe essere più diversa: dispettosa, fissata con gli abiti di moda e con i social network, e soprattutto determinata a sbarazzarsi di Viggo. Mina è disperata e non può nemmeno contare sulla complicità del padre, che la invita a indossare il “cappello della felicità” e a essere tollerante. Una notte, però, scopre un buco nella parete del suo sogno e, dietro quella frattura accidentale, un mondo di costruttori di sogni, che lavora alacremente per riempire l’immaginario notturno di ogni essere umano. È così che le viene in mente l’idea pericolosa per cui, se non può cambiare Jenny da sveglia, può però farlo mentre dorme, intervenendo direttamente sui suoi sogni.
> Domenica 5 marzo ore 15,30
Centro Studi Sereno Regis, Via Garibaldi 13, Torino – ingresso libero
Sing 2 – Sempre più forte di Garth Jennings, (USA 2021, 109′)
Il gruppo di animali, a cui capo c’è capitan koala Buster Moon, decide di indire una gara canora per portare il Moon Theatre al suo vecchio splendore. I protagonisti, questa volta, dovranno abbandonare il Moon Theatre per debuttare su un palco ancora più prestigioso. Infatti, Buster sogna di esibirsi al Crystal Tower Theater nell’incantevole Redshore City, ma senza nessuna conoscenza non sarà facile. Buster e il suo straordinario gruppo di amici dovranno riuscire a entrare di nascosto nei famosi uffici della Crystal Entertainment. Per attirare l’interesse di Mr. Crystal, Buster promette che nel suo nuovo spettacolo parteciperà la leggenda del leone rock Clay Calloway. Purtroppo, Buster non lo conosce e far sì che faccia parte del suo gruppo è impossibile. Se da una parte Gunter e Buster si preparano a realizzare il loro più sorprendente spettacolo teatrale, dall’altra dovranno trovare e convincere il solitario Clay ad unirsi a loro, per assolvere la promessa fatta a Mr. Crystal Mount.
> Domenica 12 marzo ore 15,30
Cinema Massimo, Via Verdi 18, Torino – ingresso libero
Encanto di Byron Howard e Jared Bush, (USA 2021, 102′)
Nella magica città di Encanto c’è una casa molto particolare che si muove al ritmo di frizzanti melodie sudamericane. La famiglia che la abita è altrettanto speciale: tutti i Madrigal sono dotati di un potere straordinario, tranne Mirabela. Quando la magia di Encanto si trova in pericolo sarà proprio lei a cercare di salvarla. Il sessantesimo lungometraggio prodotto dalla Disney, diretto dagli autori di Zootropolis (2016), mescola musical e avventura per raccontare una storia di diversità e accettazione nel contesto di una coloratissima Colombia.
Nell’ambito di Ragazzi in città 3 e nelle attività collaterali al Carnevale per l’ambiente di Cit Turin, l’Associazione Museo Nazionale del Cinema promuove una proiezione speciale e gratuita del documentario Senzachiederepermesso di Pietro Perotti e Pier Milanese rivolta alle studentesse e agli studenti delle scuole secondarie di II grado del territorio; all’incontro sarà presente Pietro Perotti per introdurre il film e rispondere alle domande del pubblico.
L’appuntamento è in programma giovedì 9 marzo alle ore 9,30 presso il CineTeatro Baretti (Via Giuseppe Baretti 4, Torino) nel quartiere San Salvario, non lontano dalla fermata Marconi della metropolitana.
I docenti interessati a partecipare dovranno tassativamente mandare una mail all’indirizzo info@amnc.it specificando il nome della scuola, il numero di studenti coinvolti e lasciando un contatto telefonico per agevolare le comunicazioni.
Il film racconta la storia dell’operaio Pietro Perotti, impiegato alla Fiat Mirafiori dal 1969 al 1985, che ha partecipato alle lotte operaie occupandosi di comunicazione all’interno della fabbrica, realizzando adesivi, giornali murali, scritte e disegni nei bagni, pupazzi di cartapesta e gommapiuma, facendo diventare i cortei «teatro di strada». Con la sua cinepresa Perotti ha immortalato situazioni e lotte operaie a Mirafiori fin dal 1974. Grazie a questo materiale inedito il film dipinge un affresco di vita operaia in quella che è stata la più grande fabbrica metalmeccanica d’Europa per arrivare a raccontare il suo attivismo fino ai giorni nostri in difesa dell’ambiente, del lavoro e dei diritti umani.
Pietro Perotti è nato a Ghemme in provincia di Novara, il paese di Alessandro Antonelli, nel 1939; entra in Fiat il 9 luglio 1969, subito dopo gli scontri di Corso Traiano; ha partecipato a tutte le lotte operaie occupandosi da subito di comunicazione all’interno della fabbrica, realizzando adesivi, giornali murali, scritte e disegni nei bagni, pupazzi di cartapesta, poi gommapiuma, che hanno fatto diventare i cortei “teatro di strada”. Con la sua cinepresa super8 ha documentato situazioni e lotte operaie a Mirafiori dal 1974 a oggi. Dopo essersi licenziato dalla Fiat, il 25 Aprile 1985, continua a creare pupazzi e installazioni di gommapiuma per teatri, televisioni e artisti come Stefano Benni, Altan e per tutte le situazioni di lotta e opposizione. Nel 2018 ha ricevuto il Premio Maria Adriana Prolo alla carriera nell’ambito del Torino Film Festival.
Appuntamento domenica 5 marzo dalle ore 15 al Giardino Luigi Martini di Piazza Benefica
Nell’ambito delle iniziative per festeggiare il Carnevale 2023 l’Associazione Museo Nazionale del Cinema (AMNC), la Fondazione Merz e Comàla organizzano un momento d’incontro fra realtà socio-culturali attive sul territorio e la cittadinanza all’insegna della convivialità e del divertimento per riflettere sul futuro del nostro pianeta a ridosso dello sciopero globale per il clima: il Carnevale per l’ambiente di Cit Turin è l’occasione per animare con colori, musica e teatro di strada Piazza Benefica (Giardino Luigi Martini, Torino), domenica 5 marzo dalle 15,00 dove sono tutti invitati a partecipare liberamente e sfilare con le maschere realizzate nell’ambito del progetto e che incroceranno la festa di Via Principi d’Acaja promossa dall’Associazione commercianti i Principi.
Domenica 5 marzo infatti avverrà la restituzione pubblica di due percorsi formativi che hanno coinvolto la cittadinanza. Il laboratorio Centauro sopravento curato dal Dipartimento Educazionedella Fondazione Merz dedicato alla produzione di maschere in cartapesta per sperimentare con i travestimenti una nuova corporeità performativa, ibridata da immaginari simbolici, archetipi e mitologie, prospettive eco-centriche e non-umane. Gli occhi e le mani per l’ambiente invece è il corso curato da Pietro Perotti: in un mondo sempre più virtuale il laboratorio ha offerto ai partecipatati delle indicazioni per ritrovare il piacere usare la manualità per esprimere la propria creatività, costruire oggetti ludici o soggetti da condividere con altrə nello spazio pubblico.
“Il laboratorio – dichiara Pietro Perotti – è partito dalla constatazione che il dramma della crisi climatica ci tocca da vicino, è qui sotto i nostri occhi: il fiume Po oltre a essere inquinato è ormai da mesi in secca, molti pesci sono già privi di vita. Per esprimere questo dramma e dare voce a chi non ne ha, si è deciso di costruire dei pesci che animati con la mano, aprono e chiudono la bocca come per cercare acqua e aiuto. Altri soggetti coinvolti come noi in questo dramma climatico sono gli animali di terra e dell’aria che hanno diritto a vivere come noi, ma a cui stiamo togliendo sempre più spazio. Per dare visibilità anche a loro abbiamo costruito animali come copricapi con le sembianze di tucani, pappagalli, fenicotteri, tigri, giaguari, volpi, ricci, coccodrilli e tartarughe”.
Per il Carnevale per l’ambiente ci sarà anche un’azione teatrale, accompagnata dalla musica della Tequila band, marching band itinerante di Torino, con un’isola lussureggiante circondata dal mare e con tutti gli animali che la proteggono e difendono dagli attacchi di alcune grandi maschere che rappresentano l’inquinamento, una raffineria, un bidone che versa veleni e una ruspa che distrugge le foreste.
Nell’ambito del progetto sono previsti una serie di eventi collaterali tra cui segnaliamo giovedì 9 marzo alle 9,30 presso il CineTeatro Baretti (Via Giuseppe Baretti 4, Torino) la proiezione per le scuole a ingresso libero del documentario Senzachiderepermesso di Pietro Perotti e Pier Milanese. Il film racconta la storia dell’operaio Pietro Perotti, impiegato alla Fiat Mirafiori dal 1969 al 1985 che ha partecipato alle lotte operaie occupandosi di comunicazione all’interno della fabbrica, realizzando adesivi, giornali murali, pupazzi di cartapesta e gommapiuma, animando i cortei. Con la sua cinepresa Perotti ha documentato le lotte fin dal 1974. Grazie a questo materiale inedito il film dipinge un affresco di vita operaia in quella che è stata la più grande fabbrica metalmeccanica d’Europa.
I docenti interessati a partecipare dovranno mandare una mail a info@amnc.it specificando il nome della scuola e il numero di studenti coinvolti e lasciando.
Carnevale per l’ambiente di Cit Turin mette insieme le fortunate esperienze della Carnevalata con Mondo Babonzo in Piazza Risorgimento nel 2019 e il Carnevale con Altan al Parco della Tesoriera del 2020; dopo l’interruzione dovuta alla pandemia l’AMNC, nell’anno in cui ricorre il 70° anniversario dalla sua fondazione, ha riunito la Fondazione Merz e Comàla, già partner del progetto Le cose che abbiamo in comune, per continuare a vivere lo spazio pubblico riflettendo in maniera creativa come la crisi climatica tocca tutte le nostre vite.
Nel 2023 l’Associazione Museo Nazionale del Cinema (AMNC) festeggia il suo 70° anniversario e lo fa con un ricco programma di proiezioni, incontri e rassegne durante tutto l’anno, da febbraio a dicembre
Nel 2023 l’Associazione Museo Nazionale del Cinema (AMNC) festeggia il suo70° anniversario e lo fa con un ricco programma di proiezioni, incontri e rassegne durante tutto l’anno, da febbraio a dicembre.
Fondata dalla storica del cinema Maria Adriana Prolo il 7 luglio 1953, in Via Riberi 7 a Torino, insieme ad altri sei pionieri del cinema torinese – Giordano Bruno Ventavoli, Leonardo Mosso, Giovanni Pastrone, Mario Gromo, Augusto Ferraris e Carlo Giacheri – l’Associazione ha conservato e valorizzato il patrimonio raccolto da Maria Adriana Prolo fino al 1992. In quell’anno, l’Associazione ha donato il patrimonio all’allora neonato Museo Nazionale del Cinema per iniziare così un nuovo percorso affiancando il Museo nella promozione della memoria storica audiovisiva e nel creare sinergie per coinvolgere nuovi pubblici costruendo con essi un dialogo costante.
“In occasione del 70° anniversario, in rete con numerosi partner e istituzioni del territorio, l’Associazione Museo Nazionale del Cinema ha deciso di promuovere molteplici iniziative durante tutto l’anno per celebrare questa ricorrenza, nel rispetto della propria storia, ma soprattutto con uno sguardo proiettato al futuro – dichiarano Vittorio Sclaverani e Valentina Noya, rispettivamente Presidente e Vice-Presidente dell’AMNC. Ad accompagnare l’Associazione in questo percorso ci sarà un padre nobile del cinema italiano, il regista Davide Ferrario, nuovo Presidente onorario della nostra realtà. Da anni il regista di Tutti giù per terra accoglie con entusiasmo e generosità le nostre proposte culturali decentrate: nel 2013 ha diretto il corto Lighthouse in occasione di un altro 70°, in quel caso della Biennale Cinema di Venezia, girato alla Casa nel Parco di Mirafiori durante una proiezione delle comiche di Buster Keaton organizzata proprio dall’AMNC. Davide Ferrario è un autore che da sempre dialoga con la Storia del Cinema: ha scritto, infatti, insieme al regista Daniele Segre, il documentario dedicato alla fondatrice del Museo del Cinema Occhi che videro e diretto Dopo mezzanotte a seguito dell’inaugurazione del Museo alla Mole Antonelliana. Con Davide condividiamo il lavoro e la visione che portiamo avanti dentro e fuori dal carcere, luogo in cui l’Associazione lavora da anni con il progetto LiberAzionie contesto che il regista conosce molto bene anche grazie a numerosi suoi lavori, a partire dal film Tutta colpa di Giuda. Siamo quindi felici di poter condividere con lui, come nuovo Presidente onorario, il percorso dell’AMNC dei prossimi anni certi che ci sarà uno scambio proficuo e fertile”.
“Sono felice e onorato della proposta dall’AMNC – commenta Davide Ferrario, neo Presidente onorario. Ne seguo e condivido da tempo l’attività, a cui talvolta ho avuto la fortuna di dare il mio contributo. In particolare, c’è una coincidenza che mi rende cara la cosa: nel 2023 sono esattamente 20 anni che girammo, sotto la volta della Mole, Dopo mezzanotte, che uscì l’anno dopo al festival di Berlino. In quel film c’è tutta la passione e l’affetto che ho per il Museo e che ho avuto la fortuna di comunicare a una platea internazionale.”
Maria Adriana Prolo
Il ricco programma di proiezioni, incontri e rassegne prende avvio già da febbraio con molte iniziative a partire da tre proiezioni a ingresso libero, ospitate presso la sala Gabriella Poli del Centro Studi Sereno Regis (Via Garibaldi 13, Torino): sabato 11 febbraio alle 16.30 si terrà un dialogo a distanza tra le pagine scritte da Luisa Viglietta e le immagini del documentario dedicato all’astronauta Samantha Cristoforetti in occasione della Giornata internazionale delle donne e delle ragazze nella scienza. Si prosegue il giorno successivo, domenica 12 febbraio alle 15.30, con la proiezione per famiglie del film d’animazione di Ron – Un amico fuori programma nell’ambito della rassegna AffiDarsiche proseguirà fino al 12 marzo con altri quattro appuntamenti settimanali ospitati presso il CineTeatro Baretti e il Cinema Massimo. Lunedì 13 febbraio alle 21.00 invece si ricorderà il 40° anniversario della tragedia del Cinema Statuto attraverso il documentarioSale per la capra di Fabrizio Dividi, Marta Evangelisti e Vincenzo Greco, alla presenza degli autori insieme a Michela Favaro, Vice Sindaca della Città di Torino con deleghe alla sicurezza e alla legalità.
Martedì 14 febbraio alle 9.30 presso il Cinema Massimo avrà luogo, in collaborazione con i Servizi educativi del Museo Nazionale del Cinema, una proiezione speciale per le scuole secondarie di II grado di Eldorado di Markus Imhoof. Al termine della proiezione seguirà un incontro con gli studenti a cura dell’AMNCche ha consegnato il Premio Maria Adriana Prolo 2022 al regista svizzero, candidato più volte agli Oscar, in occasione della Giornata mondiale dei diritti umani,e che gli ha dedicato il numero monografico dellarivista Mondo Niovo, con il patrocinio di Amnesty International Italia.
Da metà febbraio l’AMNC insieme al centro del protagonismo giovanile Comàla (C.so Ferrucci 65/a, Torino) e la Fondazione Merz (Via Limone 24, Torino) ospiteranno la rassegna a ingresso libero7 sere per 7 registe che metterà in dialogo importanti autrici internazionali con giovani cineaste italiane, per lo più legate al mondo produttivo piemontese. Lo stimolo di questo progetto deriva da una parte dal desiderio di volgere al femminile la fortunata rassegna da tempo promossa da Comàla che ha sempre dato spazio ai registi e dall’altra mostrare alcuni film diretti da registe che sono entrate nella nuova classifica dei migliori film di sempre pubblicata dalla famosa rivista cinematografica inglese Sight and Sound. La rassegna verrà inaugurata con Ritratto della giovane in fiamme di Céline Sciamma giovedì 16 febbraio per chiudersi domenica 23 marzo con Jeanne Dielman, 23 quai du commerce, 1080 Bruxelles di Chantal Akerman, considerato il miglior film di tutti i tempi proprio dalla rivista punto di riferimento del cinema mondiale. Nell’ambito del programma saranno mostrati film di registe riconosciute a livello internazionale come Sofia Coppola (Il giardino delle vergini suicide), Jane Campion (Lezioni di piano), Susanna Nicchiarelli (Miss Marx), Andrea Arnold (Fish Tank)e Chloé Zhao (The Rider). Il percorso più indie della rassegna sarà inaugurato da Elsi Perino e Ilaria Ciavattini con il loro film Un uomo deve essere forte in programma il 19 febbraio, a seguire Flavia Montini e Anita Otto presenteranno il pluripremiato Los Zuluagas il 26 febbraio, Cristina Monti introdurrà il suo racconto dedicato alla Resistenza Non aver paura! Donne che non si sono arrese il 5 marzo, Francesca Frigo di BabyDoc condividerà la sua esperienza nel mondo dell’accoglienza dei migranti attraverso il documentario Sanperè! – Venisseil fulmine il 20 marzo. La Fondazione Merz accoglierà, infine, le proiezioni di Gente dei bagni di Stefania Bona e Francesca Scalisi in programma il 12 marzo e di Ventisette di Donatella Di Cicco il 24 marzo.
Cinemautismo, una delle tante rassegne promosse da AMNC
Il 20 febbraio alle 20.45 il Cinema Massimo (Via Verdi 18, Torino) ospiterà l’anteprima del film Pluto (Or: How I Learned NOT to Stop Worrying and NOT to Love the Bomb) di Renzo Carbonera (2022, 75′), prodotto da Kiné con Rai Cinema, in collaborazione con EiE Film e la distribuzione di OpenDDB. L’attore principale del documentario dedicato al nuovo rischio di minaccia atomica è Andrea Pennacchi, noto per le sue partecipazioni nei film di Mazzacurati, Segre e Milani, ma soprattutto per il personaggio del Pojana, conosciuto nel programma televisivo Propaganda Live.
Pietro Perotti, artista, ex operaio, filmmaker indipendente e Premio Maria Adriana Prolo nel 2018, condurrà un laboratorio artistico gratuitodall’11 al 26 febbraio, Gli occhi e le mani, presso Comàla, per creare maschere e coreografie in gommapiuma e plastazote che andranno a colorare lo sciopero globale per il clima del 3 marzo e il Carnevale per l’ambiente che animerà le strade del quartiere Cit Turin domenica 5 marzo.
Il cinema al femminile sarà nuovamente protagonista il 22 febbraio presso la sede torinese delle Gallerie d’Italia, nell’ambito della mostra JR – Déplacé∙e∙s, con la presentazione del film Visages, Villages di Agnès Varda e JR introdotto da Marco Mastino ed Edoardo Peretti, responsabile del progetto Parole&Cinema.
In occasione dell’8 marzo, Festa della Donna, la rete del progetto Le cose che abbiamo in comune organizzerà una giornata presso il Liceo Domenico Berti di Torino dedicata alle diverse forme di resistenza femminile tra Nepal, Africa e Iran, costruita insieme alle testimonianze di diversi artisti originari di questi paesi.
Sabato 11 marzo il regista Giovanni Piperno sarà presente nella sala del CineTeatro Baretti con il documentario distribuito dall’Istituto Luce-Cinecittà Cipria che mette in scena, attraverso un attento lavoro sugli archivi, le storie attualissime di tre donne italiane all’inizio del secondo conflitto mondiale.
Sempre all’interno del progetto Parole&Cinema, nell’ambito di Biennale Democrazia, si parlerà di Luciano Bianciardi, a pochi mesi dal centenario dalla nascita: la libertà erosa e l’alienazione legate al mondo del lavoro, in particolare negli ambiti delle professioni culturali, sono tematiche centrali nel romanzo La vita agra e più complessivamente nell’opera di Bianciardi, scrittore disincantato nella sua irriverenza e preveggente nella sua lucidità. Tematiche e atmosfere che tornano nella trasposizione cinematografica del suo romanzo più celebre, realizzata in forma di commedia amara da Carlo Lizzani nel 1963 con protagonisti Ugo Tognazzi e Giovanna Ralli. L’incontro e proiezione del film di Lizzani avranno luogo presso il Centro Studi Sereno Regis, giovedì 23 marzo alle ore 21.00.
Carlo Verdone all’inaugurazione della rassegna Più cinema per tutti promossa da AMNC
PRIMAVERA ed ESTATE
Ad aprile si svolgerà la quindicesima edizione di cinemAutismo, iniziativa curatada Marco Mastino e Ginevra Tomei, in programma il 2 aprile, Giornata mondiale della consapevolezza dell’autismo. Per proseguire i percorsi dedicati all’inclusione, durante la primavera l’Associazione produrrà, nell’ambito dell’ottava edizione di Cinema Plurale, dei piccoli film che documenteranno il lavoro degli artisti legati a InGenio Arte Contemporanea, all’Archivio d’arte irregolare della Città di Torino e le attività promosse dalla rete Motore di Ricerca.
Fino a giugno verranno portate avanti le attività della terza edizione di Ragazzi in Città, un progetto di proiezioni e produzioni partecipate che coinvolgerà le studentesse e gli studenti di diverse scuole del territorio cittadino con particolare attenzione ai quartieri di Barriera di Milano e di Mirafiori grazie a due tutor d’eccezione come il regista Giovanni Piperno e lo sceneggiatore Pier Paolo Piciarelli. Mentre in estate prenderà il via la terza edizione di Barriera a cielo aperto, la rassegna che unisce diversi spazi della periferia nord a partire dall’Arena cinematografica Monterosa.
Markus Imhoof riceve il Premio Maria Adriana Prolo 2022
AUTUNNO/INVERNO
In autunno si svolgerà la quarta edizione di LiberAzioni festival – l’arte dentro e fuori il carcere, diretto da Valentina Noya, con la restituzione dei laboratori artistici organizzati presso la Casa circondariale Lorusso Cutugno di Torino e dei due concorsi nazionali: quello cinematografico dedicato alla cittadinanza libera e quello letterario esclusivamente dedicato alla popolazione detenuta. A dicembre sarà consegnato, infine, il 22° Premio Maria Adriana Prolo e pubblicato il numero 108 di Mondo Niovo 18-24 ft/s, la rivista fondata nel 1961 e ora diretta da Davide Mazzocco. Dal 2022 l’AMNC ha deciso di uscire dalla vetrina del Torino Film Festival, ex Cinema Giovani, per ricercare una posizione libera e autonoma in dialogo con la Giornata mondiale dei diritti umani, il 10 dicembre,in collaborazione con Amnesty International Italia.
Nel corso di tutto l’anno proseguiranno le attività di digitalizzazione, catalogazione e valorizzazione delle immagini conservate nell’Archivio Armando Ceste e nel Fondo Corrado Iannelli grazie alla preziosa collaborazione con Claudio Coloberti, Rewind Digital e il laboratorio di Zenit – Arti Audiovisive.
Partner principale dei progetti dell’Associazione sarà il Museo Nazionale del Cinema: grazie a una rinnovata sinergia, l’AMNC e l’istituzione diretta da Domenico De Gaetano collaboreranno alla maggior parte delle attività in programma a partire da un evento speciale organizzato per il prossimo 7 luglio. Il Museo e l’AMNC, in un periodo ancora molto complesso per la fruizione cinematografica in sala, ritengono fondamentale cooperare e co-progettare insieme, lavorando per diffondere una cultura cinematografica alle nuove generazioni grazie alla nodale collaborazione con i Servizi Educativi. Le due realtà nel corso del 2023 intendono anche far accrescere nel pubblico le potenzialità creative dei nuovi linguaggi, grazie alle due sale VR allestite alla Mole Antonelliana. Durante tutto l’anno il Museo e l’AMNC si porranno costantemente in ascolto del territorio con l’obiettivo di rendere il patrimonio museale sempre più accessibile a tutte e a tutti, pensando al cinema come strumento privilegiato per poter leggere la realtà.
Le attività dell’Associazione Museo Nazionale del Cinema sono sostenute da MiC – Direzione generale Cinema e Audiovisivo, MIM nell’ambito del progetto Cinema e immagini per la Scuola, Regione Piemonte, Città di Torino, Fondazione CRT, Fondazione per la Cultura Torino, 8 per 1000 Battista e organizzate in collaborazione con Museo Nazionale del Cinema – Fondazione Maria Adriana Prolo, Associazione Baretti, Bagni Pubblici di Via Aglié, Casa dell’Affidamento, Centro Studi Sereno Regis, CineTeatro Monterosa, Comàla, Fondazione Merz, Fondazione Montessori, Liberitutti Cooperativa Sociale, Mosaico Refugees, Re.Te. Ong, Rewind Digital, Sumisura – risorse per l’ambiente e la città, Unione Culturale Franco Antonicelli, Ufficio della Garante dei Diritti delle persone private della libertà personale della Città di Torino e Via Baltea – Laboratori di Barriera.
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